Redazione RHC : 2 Agosto 2022 16:26
Sembrerebbe che la MBDA abbia chiarito che i post sui vari forum (Exploit e Breached) dove veniva riportata una presunta fuga di informazioni dalle infrastrutture IT dell’azienda erano falsi. La notizia era stata creata nel tentativo di ricattare l’organizzazione.
Gli estorsori avevano acquisito i dati della MBDA da un’unità esterna utilizzata dalla “divisione italiana dell’azienda” e chiesto un riscatto per non divulgare o vendere i file.
“L’origine dei dati è già stata accertata, essendo stati acquisiti da un hard disk esterno. È stato confermato che non si è verificato alcun hacking delle reti sicure dell’azienda”
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber
«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi».
Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare.
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Sicuramente, a livello di cyberspace esterno non sarà successo alcun hack.
Ma occorrerebbe comprendere meglio internamente, come tale hard disk sia fuoriuscito dall’azienda, come mai non era stato cifrato (viste le informazioni riservate contenute, perché così sembra) e se si sia trattato di un impiegato infedele oppure di una falla all’interno dell’infrastruttura IT dell’azienda che abbia permesso il download di informazioni riservate da una PdL di un impiegato.
In una azienda che produce armi, ci si aspetterebbe una politica di blocco delle porte USB e quindi la possibilità di non far utilizzare ai dipendenti unità di archiviazione esterna dei dati.
MBDA sta confutando il presunto "hacking" dei sistemi informatici dell'azienda e ha sporto denuncia alla polizia di un tentativo di ricatto verso l'azienda.
MBDA è oggetto di un tentativo di ricatto da parte di un gruppo criminale che afferma falsamente di aver violato le reti informatiche dell'azienda. In seguito al rifiuto dell'azienda di cedere a questa minaccia di ricatto e di pagare una richiesta di riscatto, il gruppo criminale ha diffuso informazioni su Internet, rendendole accessibili a pagamento.
La questione è oggetto di indagine da parte delle autorità nazionali italiane, che MBDA sostiene pienamente. La società intraprenderà tutte le azioni legali possibili di fronte a quello che è un atto criminale di ricatto.
L'origine dei dati è già stata accertata, essendo stati acquisiti da un hard disk esterno.
È stato confermato che non si è verificato alcun hacking delle reti sicure dell'azienda. Finora, i processi di verifica interna dell'azienda indicano che i dati messi a disposizione online non sono né dati classificati né sensibili.
MBDA dispone di sistemi di protezione informatica all'avanguardia per far fronte a questo tipo di azioni criminali.
L’azienda non fornisce alcuna spiegazione su come gli estorsionisti abbiano messo le mani sull’hard disk esterno della MBDA Italia.
MBDA ha anche aggiunto che non cederanno al ricatto e non pagheranno il riscatto ai criminali.
Invece, lavoreranno con le forze dell’ordine italiane e intraprenderanno tutte le azioni legali contro gli autori della truffa. Il 30 luglio 2022, un gruppo di hacker chiamato “Andrastea”, che si descrive come un gruppo di ricercatori sulla sicurezza informatica, ha pubblicato dei post su alcuni forum di hacking di una presunta violazione dell’MBDA sfruttando le vulnerabilità critiche della rete.
Gli hacker hanno affermato di aver scaricato circa 60 GB di dati a seguito dell’intrusione, comprese informazioni sui dipendenti di MBDA, diversi progetti militari classificati, schemi tecnici, contratti, accordi e altro.
Andrastea ha condiviso campioni dei dati rubati come prova che i dati in loro possesso sono reali.
MBDA è un grande sviluppatore di sistemi missilistici che attualmente produce 45 tipi di missili venduti a 90 clienti. Altri 15 sono ora in fase di sviluppo, inclusi i sistemi aria-aria, terra-aria, aria-superficie, antinave, anticarro e lancia-multiplo.
La recente vicenda del gruppo Facebook “Mia Moglie”, attivo dal 2019 e popolato da oltre 32.000 iscritti, mette in luce una dinamica che intreccia violazione della privacy, pornografia n...
Per i dipendenti di Google, “stare al passo con i tempi” significa non solo sviluppare l’intelligenza artificiale, ma anche essere in grado di utilizzarla ogni giorno. Negli ultim...
Advanced Security Solutions, con sede negli Emirati Arabi Uniti, è nata questo mese ed offre fino a 20 milioni di dollari per vulnerabilità zero-day ed exploit che consentirebbero a chiunque...
Un difetto critico riscontrato nel più recente modello di OpenAI, ChatGPT-5, permette a malintenzionati di aggirare le avanzate funzionalità di sicurezza attraverso l’uso di semplici ...
Gli analisti di Citizen Lab hanno segnalato che oltre 20 app VPN presenti sul Google Play Store presentano gravi problemi di sicurezza che minacciano la privacy degli utenti e consentono la decrittazi...