Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

L’avvelenamento dei dati nelle AI porterà a non riconoscere i malware come tali

Redazione RHC : 18 Maggio 2022 07:39

Negli ultimi dieci anni, l’intelligenza artificiale è stata utilizzata per il riconoscimento facciale, il rating del credito e le previsioni meteorologiche.

Allo stesso tempo, i casi di hack sofisticati sono diventati più frequenti. La combinazione di intelligenza artificiale e sicurezza informatica era inevitabile poiché entrambi i campi cercavano strumenti migliori e nuovi modi di utilizzare questa tecnologia.

Ma c’è un problema serio che minaccia di minare questi sforzi e potrebbe consentire agli aggressori di aggirare la protezione digitale senza essere scoperti.

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    Si tratta di una minaccia che a suo tempo avevamo trattato all’interno delle attività di hacking delle AI ovvero dell‘avvelenamento dei dati. 

    Molte aziende potrebbero non essere preparate ad affrontare questi rischi sempre più crescenti. Si prevede che il mercato globale della sicurezza informatica dell’IA triplicherà fino a raggiungere i 35 miliardi di dollari entro il 2028. I fornitori di servizi di sicurezza e i loro clienti potrebbero dover combinare più strategie per raggiungere il giusto livello di sicurezza informatica.

    Data un’enorme quantità di dati, ai computer può essere insegnato a classificare correttamente le informazioni. Lo stesso approccio viene utilizzato nella sicurezza informatica. Per catturare il malware, le aziende caricano i dati nei loro sistemi e lasciano che l’IA impari da sola. 

    Grazie a numerosi esempi di codice buono e cattivo, i computer possono imparare a individuare il malware. 

    I sistemi di apprendimento automatico richiedono un numero enorme di campioni correttamente etichettati per identificare con precisione le minacce. 

    Il problema è che anche le più grandi società di sicurezza possono confrontare e classificare solo un numero limitato di esempi di malware, quindi non hanno altra scelta che acquistare altri propri dati di addestramento da altre fonti. Alcuni dati potrebbero potrebbero essere opensource o in crowdsourcing.

    Ma qualche malintenzionato, potrebbe contrassegnando dei campioni come validi quando di fatto contengono codice dannoso. In questo modo un hacker può indurre la rete neurale a pensare che il codice pericoloso sia innocuo. 

    Catturare tali campioni di codice è quasi impossibile. Il codice backdoor può bypassare completamente i meccanismi di difesa, avvelenando meno dello 0,7% dei dati inviati al suo sistema di apprendimento automatico.

    Pertanto, un sistema di apprendimento automatico può diventare vulnerabile anche se utilizza solo una piccola quantità di dati open source non verificati.

    Un modo per prevenire l’avvelenamento dei dati consiste nel controllare regolarmente l’accuratezza di tutte le etichette nei dati di addestramento da parte degli scienziati che sviluppano modelli di intelligenza artificiale.

    Ad esempio, i ricercatori di OpenAI LLP, durante l’analisi dei set di dati per un nuovo strumento di imaging, hanno analizzato regolarmente i dati attraverso filtri speciali per garantire che ogni etichetta fosse accurata.

    Ma come starete pensando, la complessità sta aumentando in modo impressionante e generalmente, la complessità non è un fattore che contribuisce ad aumentare la sicurezza.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Articoli in evidenza

    22 siti hackerati, la risposta di Anonymous Italia agli attacchi DDoS di NoName057(16)

    In risposta agli attacchi informatici lanciati ieri dagli hacktivisti filorussi di NoName057(16), il collettivo italiano Anonymous Italia ha reagito con ben 22 defacement mirati contro obiettivi russi...

    NoName057(16) è tornato! Nuova ondata di DDoS sulle infrastrutture italiane

    Gli hacker di NoName057(16) riavviano le loro attività ostili contro diversi obiettivi italiani, attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS). Ma Telegram è in ...

    Oracle è stata Violata? Il giallo della compromissione di 140.000 tenant Cloud

    Nella serata di ieri, 21 marzo 2025, durante una delle consuete esplorazioni nel sottobosco del web di DarkLab, ci siamo inbattuti in una notizia che potrebbe far tremare i polsi a molti amministrator...

    Telegram nel mirino! Broker Zero-Day ricercano RCE per un prezzo modico di 4 milioni di dollari

    Con la sua base utenti che supera il miliardo di persone, in particolare in Russia e Ucraina, Telegram è un obiettivo di grande valore per gli attori legati allo Stato. Gli esperti di sicurezza, ...

    Cucù, Lo 0day di Graphite non c’è più! Whatsapp risolve il bug usato per colpire gli italiani

    Ne avevamo discusso di recente, analizzando il caso Paragon in Italia, che ha portato alla sorveglianza di diversi cittadini italiani. Uno scandalo che, come spesso accade, ha sollevato polemiche per ...