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Loongson 3C6000: La CPU Cinese Sfida l’Intel Xeon Silver 4314

Redazione RHC : 28 Luglio 2024 18:03

Il produttore cinese di processori Loongson ha rivelato i dati sulle prestazioni dei suoi nuovi chip a 16 core per data center. Si è scoperto che il divario tra i chip del Regno di Mezzo e i loro diretti concorrenti – le soluzioni Intel – non è così grande.

Loongson 3C6000 16 core

I Loongson 3C6000 sono processori monolitici a 16 core che funzionano sull’architettura proprietaria LA664 (MIPS), motivo per cui è improbabile che appaiano mai nei sistemi consumer basati su Windows o Linux. I chip supportano la tecnologia multi-threading simultaneo (SMT), che aumenta significativamente le prestazioni in una serie di attività, ma le velocità di clock e la dissipazione del calore dei nuovi prodotti non vengono rivelate.

I 3C6000 sono accoppiati con la già obsoleta memoria DDR4-3200 in modalità quad-channel e portano a bordo anche 64 linee PCI-e Gen 4. Inoltre, i processori supportano la tecnologia Loongson Coherent Link, che consente a più chip di scambiare dati ad alta velocità velocità.

Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)

Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.

La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.

Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


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Il produttore stesso afferma che le prestazioni dei nuovi chip saranno al livello della famiglia Intel Xeon Ice Lake-SP, introdotta per la prima volta nel 2021. Presumibilmente, il concorrente diretto del Loongson 3C6000 è l’Intel Xeon Silver 4314, che opera ad una frequenza fino a 3,4 GHz. Tuttavia, gli sviluppatori hanno scelto di non condividere i risultati di test specifici: quasi sicuramente verranno rilevati solo dopo l’ingresso dei processori cinesi sul mercato, previsto per il quarto trimestre del 2024.

Pertanto, in termini tecnici, i processori per server cinesi saranno circa tre generazioni indietro rispetto alle loro controparti “blu”. Tuttavia, la differenza reale potrebbe essere molto maggiore, perché nessuno ha preso in considerazione l’efficienza energetica e le prestazioni dei nuovi chip in una serie di compiti specifici.

L’effetto boomerang delle sanzioni

Come spesso abbiamo riportato su queste pagine, l’effetto delle sanzioni statunitensi sta alimentando una corsa alla tecnologia proprietaria sia in Russia che in Cina, portando le due superpotenze ad una loro autonomia nel mondo tecnologico.

La Cyber-politica e la sicurezza nazionale oggi è un elemento imprescindibile per ogni regione dello scacchiere geopolitico moderno. Solo il tempo potrà fornirci una chiara indicazione se la politica statunitense basata sulle “sanzioni”, avviata ormai da anni era errata. Infatti per le superpotenze, tali sanzioni hanno fornito traino a stimolare le industrie interne e generare nuove opportunità.

Va da se che ad oggi, l'”autonomia tecnologica” e le “tecnologie domestiche” sono diventati un argomento di importante discussione a livello politico sia in Cina che in Russia, quando altri paesi non sanno neppure l’esistenza del concetto.

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