
Poiché Google Chrome continua a dominare il mercato dei browser, la già piccola quota di Firefox si sta riducendo ulteriormente e la Mozilla Foundation si trova a un bivio.
Secondo Wired, se dieci anni fa Firefox rappresentava il 20% degli utenti di browser Internet, ora questa cifra raggiunge a malapena il 4%. Di conseguenza, sia il reddito che il personale di Mozilla sono diminuiti e non sembra che le cose miglioreranno in alcun modo. Secondo i dipendenti dell’azienda, Mozilla ha già perso la guerra dei browser e non sarà in grado di aumentare la sua posizione prossimamente.
Che sia vero o no, è chiaro che Mozilla non ha nemmeno provato a strappare il podio a Chrome ultimamente. Sembra che l’azienda stia lentamente cercando nuovi modi per generare reddito.
La principale fonte di reddito di Mozilla attualmente deriva dalle partnership con Google. Sebbene le due società non siano d’accordo su molte cose, hanno trovato un compromesso: Google è il motore di ricerca predefinito in Firefox, per il quale Mozilla riceve una buona commissione (circa 400 milioni di dollari all’anno, secondo Wired).
Tuttavia, dipendere dalla buona volontà del proprio concorrente le sorti di Mozilla e questa sicuramente non è una buona posizione.
Pertanto, al fine di ridurre la dipendenza da Google, Mozilla sta cercando di creare nuovi prodotti e servizi a pagamento.
Salvation può essere un servizio VPN Mozilla a pagamento, che costa 10 dollari al mese. Il servizio offre crittografia a livello di dispositivo, una garanzia di rimborso di 30 giorni e una rigorosa politica di non registrazione.
È improbabile che Mozilla VPN sia in grado di rimuovere completamente la dipendenza di Mozilla da Google nel prossimo futuro, ma aiuterà sicuramente a ridurla. I nuovi prodotti rappresenteranno il 14% delle entrate dell’azienda nel 2021, secondo Wired.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


La popolare app video TikTok si è trovata al centro di un nuovo scandalo per violazioni delle normative europee sulla protezione dei dati. È stato scoperto che il servizio traccia le attività degli utenti non…

L’ex primo ministro israeliano Naftali Bennett ha ammesso che il suo account Telegram è stato hackerato, sebbene il suo dispositivo non sia stato compromesso. Ha fatto l’annuncio in seguito alle segnalazioni di un iPhone hackerato…

Una falla zero-day critica nei dispositivi Cisco Secure Email Gateway e Cisco Secure Email and Web Manager sta facendo tremare i ricercatori di sicurezza. Con oltre 120 dispositivi vulnerabili già identificati e sfruttati attivamente dagli…

Negli ultimi mesi, una domanda sta emergendo con sempre maggiore insistenza nei board aziendali europei: il cloud statunitense è davvero sicuro per tutte le aziende? Soprattutto per quelle realtà che operano in settori strategici o…

Nel 2025, gli hacker nordcoreani hanno rubato la cifra record di 2 miliardi di dollari in criptovalute, il 51% in più rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il numero di attacchi è diminuito, mentre i danni sono…