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Nucor, La Più Grande Acciaieria USA si Ferma Dopo L’attacco Informatico

Redazione RHC : 15 Maggio 2025 14:16

La più grande azienda siderurgica statunitense, Nucor, ha temporaneamente sospeso le attività in diversi suoi stabilimenti dopo che la sua infrastruttura IT interna è stata attaccata. La società lo ha annunciato nel modulo ufficiale 8-K depositato presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. Si specifica che l’incidente ha interessato “determinati sistemi informatici”, ma non vengono divulgati dettagli sul tipo di attacco o sui siti interessati.

L’azienda ha sottolineato che l’interruzione delle attività è stata una misura preventiva adottata “in segno di eccessiva cautela”. È attualmente in corso il processo di riavvio degli oggetti arrestati. L’incidente è oggetto di indagine da parte di una società di sicurezza informatica terza e sono coinvolte anche le forze dell’ordine.

Le unità produttive di Nucor in Alabama, Carolina del Sud e Indiana non sono state disponibili per rilasciare dichiarazioni oppure i loro numeri di telefono non erano disponibili.


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    Nucor gestisce più di 20 acciaierie negli Stati Uniti, nonché decine di impianti di riciclaggio di rottami metallici e di produzione di materiali da costruzione. L’azienda svolge un ruolo fondamentale nelle infrastrutture critiche del Paese e, di conseguenza, rappresenta un potenziale bersaglio sia per gli estorsori sia per i gruppi informatici stranieri.

    Secondo gli esperti, gli attacchi a tali strutture possono perseguire sia obiettivi puramente criminali (ad esempio, l’interruzione delle operazioni e l’estorsione) sia obiettivi strategici. Alla conferenza RSA 2025 di maggio si è discusso delle possibili azioni da parte degli hacker cinesi che cercano di infiltrarsi nelle reti americane prima di importanti eventi geopolitici. È stato presentato uno scenario in cui interruzioni di corrente, acqua e comunicazioni paralizzano le infrastrutture civili nel mezzo di una crisi di politica estera.

    Le aziende manifatturiere come Nucor sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di minacce: i tempi di inattività delle apparecchiature causano perdite significative e hanno ripercussioni a catena sull’intero settore. In passato, incidenti simili hanno avuto gravi conseguenze. Nel 2021, ad esempio, un attacco al Colonial Pipeline ha bloccato quasi la metà della fornitura di carburante alla costa orientale degli Stati Uniti, scatenando il panico e costringendo l’azienda a pagare un riscatto di 5 milioni di dollari.

    Si stima che entro il 2023 circa il 70% di tutti gli incidenti relativi ai software di crittografia industriale avesse come target i produttori anziché le aziende di servizi pubblici. Ciò conferma la tendenza a spostare il vettore di attacco verso settori vulnerabili ma critici.

    Non è ancora noto quali vulnerabilità siano state sfruttate nell’attacco a Nucor né se si sia trattato di un attacco ransomware. I rappresentanti dell’azienda si sono limitati ad assicurare che i lavori di restauro erano già in corso e hanno promesso di fornire nuovi dettagli man mano che la situazione si evolveva.

    Redazione
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