Redazione RHC : 24 Luglio 2025 16:50
“Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non elimini le radici a fondo, queste ricresceranno” e oggi, più che mai, questa verità si conferma essere vera. Infatti il gruppo hacktivista filorusso NoName057(16) continua a far parlare di sé rivendicando nuove azioni di disturbo e sabotaggio che colpiscono infrastrutture critiche e siti istituzionali italiani.
Tutto questo avviene dopo pochi giorni dall’operazione Eastwood, durante la quale paesi come Italia, Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi, Svizzera, Svezia, Francia e Spagna hanno contribuito a rallentare le attività del gruppo di hacker filorussi.
In un recente post pubblicato sul loro canale Telegram (in versione inglese), il collettivo ha annunciato di aver “collassato” diversi siti italiani legati alla gestione portuale e alla difesa, mostrando screenshot di portali irraggiungibili e messaggi di errore come “403 Forbidden” o “Service Unavailable”.
![]() CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHCSei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Tra gli obiettivi dichiarati nel post ci sono:
Il gruppo ha anche condiviso link a report di monitoraggio (tramite check-host.net) per dimostrare la caduta dei siti presi di mira, accompagnando il messaggio con la consueta retorica provocatoria e l’uso di emoji minacciose. Questa azione conferma la strategia di NoName057(16), che negli ultimi mesi ha intensificato attacchi DDoS e operazioni di defacement contro paesi europei considerati “ostili” alla Russia, tra cui l’Italia.
Ma il quadro diventa ancora più inquietante se si guarda a un altro annuncio recente dello stesso gruppo. Due giorni fa, NoName057(16) ha dichiarato di essersi infiltrato nel sistema di controllo dell’impianto di trattamento delle acque di Ostrava, una città nel nord-est della Repubblica Ceca.
Secondo il messaggio diffuso, gli hacktivisti avrebbero alterato parametri critici del sistema, causando guasti a compressori e pompe, rallentando la filtrazione e creando falsi allarmi che ostacolano il monitoraggio e la manutenzione.
Nella loro rivendicazione, gli hacktivisti hanno spiegato in dettaglio come avrebbero:
Il messaggio si chiude con una minaccia esplicita: “Se non ripristinate il controllo e non migliorate la vostra patetica sicurezza informatica, le conseguenze potrebbero essere più gravi: arresto del sistema, contaminazione dell’acqua o danni irreversibili alle apparecchiature. Possiamo ripristinare il controllo, ma solo alle nostre condizioni. Pensate a chi ha davvero il controllo della situazione.”
Questa escalation dimostra come NoName057(16) stia passando da azioni principalmente dimostrative a tentativi di sabotaggio mirati, che puntano a colpire infrastrutture civili essenziali, aumentando così la pressione psicologica e politica sui paesi bersaglio.
Il caso dell’impianto di Ostrava segna un salto di qualità nelle attività del gruppo: non più soltanto attacchi DDoS per bloccare temporaneamente l’accesso a siti istituzionali, ma intrusioni che incidono sul funzionamento reale di sistemi critici.
Un campanello d’allarme per tutti i paesi europei, chiamati a rafforzare la sicurezza delle proprie infrastrutture, che si confermano sempre più nel mirino di gruppi hacktivisti e cyber criminali con finalità politiche.
Il 15 ottobre 2025 segna un anniversario di eccezionale rilievo nella storia della sicurezza nazionale italiana: cento anni dalla nascita del Servizio Informazioni Militare (SIM), primo servizio di in...
Un nuovo post sul dark web offre l’accesso completo a migliaia di server e database MySQL appartenenti a provider italiani di hosting condiviso. Nelle ultime ore è apparso su un forum underground u...
Un grave incidente di sicurezza è stato segnalato da F5, principale fornitore di soluzioni per la sicurezza e la distribuzione delle applicazioni. Era stato ottenuto l’accesso a lungo termine ai si...
Un nuovo e insolito metodo di jailbreaking, ovvero l’arte di aggirare i limiti imposti alle intelligenze artificiali, è arrivato in redazione. A idearlo è stato Alin Grigoras, ricercatore di sicur...
Nel suo ultimo aggiornamento, il colosso della tecnologia ha risolto 175 vulnerabilità che interessano i suoi prodotti principali e i sistemi sottostanti, tra cui due vulnerabilità zero-day attivame...