Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Ogni tanto una gioia… anzi mezza! Scoperto un modo per decifrare Akira su server Linux

Redazione RHC : 18 Marzo 2025 14:55

Il ricercatore Yohanes Nugroho ha rilasciato uno strumento per decifrare i dati danneggiati dalla variante Linux del ransomware Akira. Lo strumento sfrutta la potenza della GPU per ottenere chiavi di decrittazione e sbloccare i file gratuitamente.

L’esperto ha affermato di aver trovato la soluzione dopo che un amico gli ha chiesto aiuto. Ha stimato che il sistema crittografato potrebbe essere violato in circa una settimana (in base al modo in cui Akira genera le chiavi di crittografia utilizzando i timestamp).

Alla fine, il progetto ha richiesto tre settimane per essere completato e il ricercatore ha dovuto spendere circa 1.200 dollari in risorse GPU necessarie per decifrare la chiave di crittografia. Ma alla fine il metodo ha funzionato.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Lo strumento di Nugroho è diverso dai tradizionali decryptor, in cui gli utenti forniscono una chiave per sbloccare i file. Al contrario, utilizza la forza bruta per ottenere chiavi di crittografia (uniche per ogni file), sfruttando il fatto che Akira genera chiavi di crittografia in base all’ora corrente (in nanosecondi) e la utilizza come seed.

Akira genera dinamicamente chiavi di crittografia univoche per ogni file utilizzando quattro diversi timestamp con una precisione al nanosecondo e ne esegue l’hashing utilizzando 1500 cicli di SHA-256.

Queste chiavi vengono crittografate utilizzando RSA-4096 e aggiunte alla fine di ogni file crittografato, rendendone difficile la decifratura senza la chiave privata. Il livello di precisione dei timestamp crea oltre un miliardo di possibili valori al secondo, rendendo difficili gli attacchi brute-force. Inoltre, Nugroho ha scoperto che la versione Linux del malware crittografa più file contemporaneamente utilizzando il multithreading, il che rende ancora più difficile determinare la marca temporale.

Il ricercatore ha ristretto i possibili timestamp dell’attacco brute force esaminando i log condivisi dal suo amico. Ciò ha permesso di rilevare il tempo di esecuzione del ransomware e i metadati del file hanno aiutato a stimare il tempo di completamento della crittografia.

I primi tentativi di hacking furono effettuati sulla RTX 3060 e si rivelarono troppo lenti: il limite era di soli 60 milioni di test al secondo. Nemmeno l’aggiornamento alla RTX 3090 ha aiutato molto.

Alla fine Nugroho si è rivolto ai servizi GPU cloud RunPod e Vast.ai, che hanno fornito potenza sufficiente e hanno contribuito a confermare l’efficacia dello strumento da lui creato. L’esperto ha utilizzato sedici RTX 4090 e ci sono volute circa 10 ore per forzare la chiave. Tuttavia, a seconda del numero di file crittografati da recuperare, questo processo potrebbe richiedere diversi giorni.

Tuttavia, il ricercatore fa notare che gli specialisti delle GPU possono chiaramente ottimizzare il suo codice, quindi le prestazioni possono probabilmente essere migliorate.

Nugroho ha già pubblicato il suo decryptor su GitHub, dove ha anche pubblicato istruzioni dettagliate su come recuperare i file Akira crittografati.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Scoperta grave vulnerabilità su Chrome: exploit usato da APT TaxOff per installare malware avanzato

Secondo una analisi degli specialisti del Positive Technologies Expert Security Center, è stata rilevata una nuova vulnerabilità in Google Chrome monitorata con l’identificatore CVE-2...

E’ cyberwar tra Israele ed Iran! APTiran colpisce Israele e avverte sul pericolo delle backdoor

Come abbiamo visto, è guerra informatica tra Israele ed Iran. Dopo gli attacchi di Predatory Sparrow alla Bank Sepah, ora un gruppo che si fa chiamare APTiran, colpisce le infrastrutture di Israe...

BrowserVenom, il malware che sfrutta DeepSeek per rubare dati. Può colpire anche in Italia?

Autori: Simone D’Agostino e Antonio Piovesan Abbiamo spesso parlato di casi di vettori di attacco come e-mail/sms di phishing, siti abbeveratoio (watering hole) o altro riconducibile in general...

Gli accessi ad una grande azienda italiana della meccanica industriale in vendita nel Dark Web

Un nuovo caso di Initial Access italiano è emerso nelle ultime ore sul dark web, confermando la continua pressione cybercriminale sul tessuto industriale del Paese. Il venditore, identi...

Il 23 Giugno esce “Byte the silence”! Il IV episodio sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber e sarà gratuito

Roma 16/06/2025 – Red Hot Cyber annuncia con orgoglio l’uscita del quarto episodio del fumetto BETTI-RHC, dal titolo “Byte the Silence”, un’opera che ha un obiettivo...