Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Ogni tanto una gioia… anzi mezza! Scoperto un modo per decifrare Akira su server Linux

Redazione RHC : 18 Marzo 2025 14:55

Il ricercatore Yohanes Nugroho ha rilasciato uno strumento per decifrare i dati danneggiati dalla variante Linux del ransomware Akira. Lo strumento sfrutta la potenza della GPU per ottenere chiavi di decrittazione e sbloccare i file gratuitamente.

L’esperto ha affermato di aver trovato la soluzione dopo che un amico gli ha chiesto aiuto. Ha stimato che il sistema crittografato potrebbe essere violato in circa una settimana (in base al modo in cui Akira genera le chiavi di crittografia utilizzando i timestamp).

Alla fine, il progetto ha richiesto tre settimane per essere completato e il ricercatore ha dovuto spendere circa 1.200 dollari in risorse GPU necessarie per decifrare la chiave di crittografia. Ma alla fine il metodo ha funzionato.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Lo strumento di Nugroho è diverso dai tradizionali decryptor, in cui gli utenti forniscono una chiave per sbloccare i file. Al contrario, utilizza la forza bruta per ottenere chiavi di crittografia (uniche per ogni file), sfruttando il fatto che Akira genera chiavi di crittografia in base all’ora corrente (in nanosecondi) e la utilizza come seed.

Akira genera dinamicamente chiavi di crittografia univoche per ogni file utilizzando quattro diversi timestamp con una precisione al nanosecondo e ne esegue l’hashing utilizzando 1500 cicli di SHA-256.

Queste chiavi vengono crittografate utilizzando RSA-4096 e aggiunte alla fine di ogni file crittografato, rendendone difficile la decifratura senza la chiave privata. Il livello di precisione dei timestamp crea oltre un miliardo di possibili valori al secondo, rendendo difficili gli attacchi brute-force. Inoltre, Nugroho ha scoperto che la versione Linux del malware crittografa più file contemporaneamente utilizzando il multithreading, il che rende ancora più difficile determinare la marca temporale.

Il ricercatore ha ristretto i possibili timestamp dell’attacco brute force esaminando i log condivisi dal suo amico. Ciò ha permesso di rilevare il tempo di esecuzione del ransomware e i metadati del file hanno aiutato a stimare il tempo di completamento della crittografia.

I primi tentativi di hacking furono effettuati sulla RTX 3060 e si rivelarono troppo lenti: il limite era di soli 60 milioni di test al secondo. Nemmeno l’aggiornamento alla RTX 3090 ha aiutato molto.

Alla fine Nugroho si è rivolto ai servizi GPU cloud RunPod e Vast.ai, che hanno fornito potenza sufficiente e hanno contribuito a confermare l’efficacia dello strumento da lui creato. L’esperto ha utilizzato sedici RTX 4090 e ci sono volute circa 10 ore per forzare la chiave. Tuttavia, a seconda del numero di file crittografati da recuperare, questo processo potrebbe richiedere diversi giorni.

Tuttavia, il ricercatore fa notare che gli specialisti delle GPU possono chiaramente ottimizzare il suo codice, quindi le prestazioni possono probabilmente essere migliorate.

Nugroho ha già pubblicato il suo decryptor su GitHub, dove ha anche pubblicato istruzioni dettagliate su come recuperare i file Akira crittografati.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

3 bug da score 10 sono stati rilevati in Cisco ISE e ISE-PIC: aggiornamenti urgenti
Di Redazione RHC - 18/07/2025

Sono state identificate diverse vulnerabilità nei prodotti Cisco Identity Services Engine (ISE) e Cisco ISE Passive Identity Connector (ISE-PIC) che potrebbero consentire a un utente malintenzion...

Il Video di un Attacco Ransomware in Diretta! Il workshop di HackerHood per Omnia e WithSecure
Di Redazione RHC - 17/07/2025

HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...

Google Chrome, fix in emergenza per un bug critico che porta ad una sandbox escape
Di Redazione RHC - 17/07/2025

Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....

Dentro l’Operazione “Eastwood”: tra le ombre del cyberterrorismo e la propaganda
Di Paolo Galdieri - 17/07/2025

L’operazione internazionale “Eastwood” rappresenta uno spartiacque nella lotta contro il cyberterrorismo. Per la prima volta, un’azione coordinata su scala mondiale ha infe...

Operazione Eastwood: Smantellato il gruppo hacker filorusso NoName057(16)
Di Redazione RHC - 16/07/2025

Nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Polizia Postale ha portato a termine i...