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Operation Secondary Infektion: una operazione russa di disinformazione inefficace.

Redazione RHC : 18 Agosto 2021 18:57

Gli specialisti della divisione Insikt Group della società americana di sicurezza delle informazioni Recorded Future, ha riportato di un’operazione a lungo termine di disinformazione, condotta dalla Russia chiamata Operation Secondary Infektion.

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Il gruppo Insikt lo ha segnalato per la prima volta nell’aprile 2020 e ora ha rilasciato nuovi dettagli, tra cui un’analisi di tattiche, tecniche e procedure (TTP).

Il nome Operation Secondary Infektion ha qualcosa in comune con Operation Infektion, un’operazione condotta dal Ministero della Sicurezza dello Stato della DDR negli anni ’80. La campagna, nota anche come Operazione Denver, mirava a convincere il mondo che l’HIV/AIDS era stato sviluppato in un laboratorio presso la base militare di Fort Detrick nel Maryland, negli Stati Uniti.

Secondo i rapporti del KGB, il virusandò fuori controllo” ed è entrato nell’ambiente. Solo nel 1992, dopo il crollo dell’URSS, l’allora direttore del Russian Foreign Intelligence Service, Yevgeny Primakov, ammise che dietro l’operazione Infektion c’era il KGB.

Come Operation Infektion, anche la campagna Operation Secondary Infektion, lanciata nel 2014, si basa su informazioni false con l’obiettivo di diffondere disinformazione verso fonti locali per poi invadere le notizie mainstream.

Gli operatori dietro Secondary Infektion stanno mostrando grande interesse per gli affari ei problemi interni dei governi dei paesi dell’ex blocco sovietico. Tuttavia, l’operazione è stata inefficace nel diffondere informazioni strategiche “necessarie” a grandi piattaforme di informazione come Reddit a causa delle politiche di blocco degli account implementate, della moderazione dei forum e della capacità della comunità di riconoscere i tentativi di diffondere propaganda e disinformazione.

La campagna ha utilizzato narrazioni politicamente e socialmente divisive nella società americana per promuovere obiettivi strategici per le popolazioni che parlano russo, ucraino e altre lingue regionali.

I ricercatori hanno identificato almeno due persone utilizzate che hanno partecipato a questa campagna. Uno di loro imitata il gruppo Anonymous, mentre l’altro si atteggiava a blogger di lingua francese.

Fino ad ora, tattiche, tecniche e procedure dell’Operazione Secondary Infektion utilizzano ancora quasi esclusivamente media statici, ovvero schermate “photoshoppate” e immagini di documenti falsi. Sebbene al momento non ci siano prove del loro utilizzo, è possibile, anche se improbabile, che coloro che stanno dietro l’operazione continueranno a utilizzare deepfake, video alterati e audio modificato.

Secondo Insikt Group, l’operazione Secondary Infektion è ancora in corso. Sebbene la sua attività abbia iniziato a diminuire dopo un picco nel 2014-2020, ma i ricercatori sono quasi sicuri che l’operazione “certamente continuerà”.

Redazione
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