Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Outlook nel mirino: Varonis rileva un rischioso bug sotto attacco che consente di accedere alle password degli utenti

Redazione RHC : 22 Gennaio 2024 19:23

La società di sicurezza informatica Varonis ha scoperto una nuova vulnerabilità nei prodotti Microsoft. Questa consente diversi metodi di attacco che permettono agli aggressori di ottenere gli hash delle password degli utenti.

La vulnerabilità, identificata come CVE-2023-35636, interessa la funzionalità di condivisione del calendario in Outlook ed è classificata come Medium (CVSS 6.5). Con il suo aiuto, un utente malintenzionato può inviare all’utente una lettera appositamente predisposta. Questa costringerà Outlook a connettersi a un server controllato dai malintenzionati e a inviargli un hash NTLM v2 per l’autenticazione.

Un esempio di hash NTLM v2 intercettato. (Fonte Varonis)

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    NTLM v2 è un protocollo utilizzato per autenticare gli utenti su server remoti. L’hash della password dell’utente NTLM v2 può essere prezioso per gli aggressori. Questo perché possono lanciare un attacco di forza bruta e ottenere la password oppure utilizzare l’hash direttamente per l’autenticazione.

    Microsoft ha corretto CVE-2023-35636 come parte degli aggiornamenti di sicurezza non programmati a dicembre 2023. Ma alcuni metodi di attacco che potrebbero consentire agli aggressori di ottenere l’hash di autenticazione funzionano ancora.

    Pertanto, uno di questi metodi è l’utilità Windows Performance Analyser (WPA), spesso utilizzata dagli sviluppatori. I ricercatori hanno scoperto che i collegamenti relativi a WPA vengono elaborati utilizzando uno speciale URI. Attraverso questo URI è possibile autenticarsi utilizzando NTLM v2 su Internet, esponendo l’hash NTLM.

    Questo metodo prevede anche l’invio di un’e-mail contenente un collegamento progettato per reindirizzare la vittima a un payload WPA dannoso su un sito controllato dall’aggressore.

    Dopo che la vittima ha cliccato sul collegamento, l’aggressore ha ottenuto le password crittografate della vittima. (Fonte Varonis)

    Altri due metodi utilizzano Esplora file standard di Windows. A differenza di WPA – che non è un componente di sistema predefinito e viene utilizzato principalmente solo dagli sviluppatori di software -Esplora file è profondamente integrato in Windows e viene utilizzato quotidianamente dalla stragrande maggioranza degli utenti. Entrambe le opzioni di attacco prevedono che l’aggressore invii un collegamento dannoso all’utente di destinazione tramite e-mail, social media o altri canali. Pertanto è necessaria una iterazione dell’utente.

    “Una volta che la vittima fa clic sul collegamento, l’aggressore può ottenere l’hash e quindi provare a decifrare la password dell’utente offline”, ha spiegato Varonis. “Una volta violato l’hash e ottenuta la password, un utente malintenzionato può utilizzarla per accedere all’organizzazione come utente.”

    Come notato sopra, il CVE-2023-35636 è stato corretto a dicembre, ma altri problemi rimangono ancora rilevanti. Si consiglia alle aziende di installare gli ultimi aggiornamenti di sicurezza. Inoltre è necessario adottare misure aggiuntive per proteggersi dagli attacchi di phishing per evitare di cadere vittime dei criminali.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Sicurezza è Lavoro: dal cantiere al cloud, dobbiamo proteggere chi costruisce l’Italia!

    1° Maggio, un giorno per onorare chi lavora, chi lotta per farlo in modo dignitoso e chi, troppo spesso, perde la vita mentre svolge la propria mansione. Nel 2025, l’Italia continua a pian...

    Buon World Password Day! Tra MIT, Hacker, Infostealer e MFA. Perchè sono così vulnerabili

    Domani celebreremo uno degli elementi più iconici – e al tempo stesso vulnerabili – della nostra vita digitale: la password. Da semplice chiave d’accesso inventata negli anni...

    Benvenuti su Mist Market: dove con un click compri droga, identità e banconote false

    Ci sono luoghi nel web dove la normalità cede il passo all’illecito, dove l’apparenza di un marketplace moderno e funzionale si trasforma in una vetrina globale per ogni tipo di rea...

    La Cina Accusa la NSA di aver usato Backdoor Native su Windows per hackerare i Giochi Asiatici

    Le backdoor come sappiamo sono ovunque e qualora presenti possono essere utilizzate sia da chi le ha richieste ma anche a vantaggio di chi le ha scoperte e questo potrebbe essere un caso emblematico s...

    WindTre comunica un DataBreach che ha coinvolto i sistemi dei rivenditori

    Il 25 febbraio 2025 WindTre ha rilevato un accesso non autorizzato ai sistemi informatici utilizzati dai propri rivenditori. L’intrusione, riconosciuta come un’azione malevola, è st...