Redazione RHC : 14 Ottobre 2023 12:37
Ieri, il gruppo ransomware RANSOMEDVC ha affermato di aver violato la società Colonial Pipeline e di aver fatto trapelare 5 GB di dati, inclusi file interni e foto. Ma in effetti non tutto è così lineare come sembra in quanto sul loro data leak site (DLS) sono presenti dei samples di Accenture.
Queste ultime affermazioni del gruppo RansomedVC sono emerse attraverso post sul loro blog sul dark web. Il gruppo ha anche condiviso le proprie affermazioni tramite il canale Telegram lanciato di recente e il proprio account X (in precedenza Twitter).
Vale la pena ricordare che RANSOMEDVC è il gruppo che ha violato recentemente la Sony Corporation a settembre 2023. Sul proprio canale Telegram, RansomedVC ha affermato che “Abbiamo preso con successo il controllo dei sistemi di oleodotti della Colonial Pipeline”.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
RANSOMEDVC ha dichiarato di essersi infiltrato con successo nella rete di Colonial Pipeline, la società americana che gestisce un importante sistema di condotte che trasporta quotidianamente oltre 100 milioni di galloni di vari prodotti petroliferi, tra cui benzina, carburante diesel e carburante per aerei.
Ricordiamo che la Colonial Pipeline venne conosciuta dal pubblico occidentale, dopo l’attacco all’oleodotto sferrato dal gruppo ransomware Darkside, cosa che portò ad un dialogo sul cybercrime tra Putin e Biden, prima della guerra Ucraina Russia.
RansomedVC ha affermato nel post nel suo Data Leak Site che Rob Lee, CEO di Dragos, in qualche modo ha ingannato RansomedVC che avrebbe fatto trapelare i file che Lee avrebbe acquistato per cercare di corteggiare Colonial Pipeline.
Sembrerebbe che Rob Lee sia un attore di minacce e che i file trapelati da RansomedVC sia stata una sorta di vendetta per aver imbrogliato Colonial Pipeline che sarebbero sotto il controllo di RansomedVC.
Ma il tutto non risulta ancora molto lineare.
La rivista DataBreaches ha posto una serie di domande a RansomedVC, come ad esempio: “Chi è stato hackerato? Colonial Pipeline, Dragos o Accenture? E se questo non era un hack, cos’era?” RansomedVC ha risposto: “Accenture è stato violato, ma Rob Lee ha acquistato i file come leva per sottrarre Colonial Pipeline ad Accenture” ovviamente in termini di appalti.
Sempre DataBreaches riporta che RansomedVC ha scritto: “Rob Lee ha smesso casualmente di fare affari e comunicare con noi, ma stava ancora lavorando con altri IAB.“ e ha aggiunto “avrebbe dovuto pagare per altri file discussi”, dove “abbiamo concordato anche i prezzi“.
Ma se è stata Accenture ad essere stata hackerata, allora come hanno fatto a prendere il controllo dei sistemi di Colonial Pipeline?
Si è scoperto che in effetti non l’avevano fatto. Quando gli è stato chiesto delle delucidazioni, il portavoce di RansomedVC ha immediatamente detto a DataBreaches: “Dichiarazione inaccurata, ci scusiamo. Sono stati presi solo i file“.
Infatti successivamente hanno modificato il loro post su Telegram riportando che erano in possesso dei dati e non della rete.
Quindi che tipo di dati sono trapelati da RansomedVC?
Si tratta di molti file di Accenture relativi a Colonial Pipeline. Alcuni sembrano provenire dall’incidente ransomware di DarkSide, mentre altri sembrano essere recenti ed alcuni riportano la gestione delle vulnerabilità all’interno dell’azienda.
Colonial Pipeline ha risposto che “è a conoscenza di affermazioni infondate pubblicate su un forum online secondo cui il suo sistema è stato compromesso da una parte sconosciuta. Dopo aver collaborato con i nostri team di sicurezza e tecnologia, nonché con i nostri partner della CISA, possiamo confermare che non si sono verificate interruzioni delle operazioni del gasdotto e al momento il nostro sistema è sicuro. I file pubblicati online inizialmente sembrano far parte di una violazione dei dati di terze parti non correlata a Colonial Pipeline”.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda che saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Sono state identificate diverse vulnerabilità nei prodotti Cisco Identity Services Engine (ISE) e Cisco ISE Passive Identity Connector (ISE-PIC) che potrebbero consentire a un utente malintenzion...
HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...
Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....
L’operazione internazionale “Eastwood” rappresenta uno spartiacque nella lotta contro il cyberterrorismo. Per la prima volta, un’azione coordinata su scala mondiale ha infe...
Nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Polizia Postale ha portato a termine i...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006