Massimiliano Brolli : 26 Maggio 2022 12:01
Il laboratorio di ricerca zeroday di TIM (Red Team Research RTR), nell’ambito delle attività di bug hunting, ha rilevato 2 vulnerabilità zeroday sul sistema GEMINI-NET™, tecnologia dell’azienda italiana RESI Informatica.
Nello specifico, è stata rilevata una OS Command Injection che è stata valutata dal NIST con una Severity Critical e quindi con 9,8 di score. Tale vulnerabilità nasce dal mancato controllo dei parametri inviati come input nel sistema, prima che vengano elaborati dal server.
A causa della mancanza della convalida dell’input dell’utente, un utente malintenzionato può ignorare la sintassi prevista dal software e iniettare comandi di sistema arbitrari con i privilegi dell’utente dell’applicazione.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
RESI S.p.A. è da oltre trent’anni partner tecnologico delle più grandi organizzazioni italiane come il Ministero della Difesa, la Presidenza del consiglio dei ministri, Poste italiane, Leonardo, Ferrovie dello Stato, TIM, Italtel ed è di fatto una tra le poche aziende italiane che crea tecnologica nazionale su questo specifico ambito.
Si precisa che tutte le patch sono state rilasciate da Resi per il superamento delle vulnerabilità specifiche.
GEMINI-NET™ è un sistema di Resi che consente di effettuare un monitoraggio attivo e passivo in ambito network e servizi di comunicazione, utilizzati nelle reti di vecchia e di nuova generazione. Tale piattaforma è un sistema OSS integrabile, modulare e scalabile.
Monitora in tempo reale tutte le esigenze legate ai tipici servizi di rete e le problematiche infrastrutturali ed è in grado di ottimizzare le risorse e il traffico dati sulla rete.
Da quanto si legge dal sito istituzionale del gruppo di ricerca, nell’ambito delle attività svolte dal laboratorio, i ricercatori Alessandro Bosco, Fabio Romano e Stefano Scipioni, una volta individuate queste vulnerabilità, hanno immediatamente avviato il percorso di Coordinated Vulnerability Disclosure (CVD) assieme a Massimiliano Brolli, alla guida del progetto, effettuando la pubblicazione a valle della produzione delle fix da parte del produttore.
Di seguito i dettagli presenti sul sito del progetto e le valutazioni svolte dal NIST degli Stati Uniti D’America.
Si tratta di uno tra i pochi centri italiani di ricerca industriali in ambito di bug di sicurezza, dove da diverso tempo vengono effettuate attività di “bug hunting” che mirano alla ricerca di vulnerabilità non documentate. Le attività condotte dal team, portano ad una successiva emissione di CVE sul National Vulnerability Database degli Stati Uniti D’America, terminato il percorso di Coordinated Vulnerability Disclosure (CVD) con il vendor del prodotto.Advertisements
Nel corso dei due anni di attività, abbiamo visto il laboratorio, rilevare moltissimi bug 0-day su prodotti molto diffusi di big vendor di valenza internazionale, come ad esempio Oracle, IBM, Ericsson, Nokia, Computer Associates, Siemens, QNAP, Johnson & Control, Schneider Electric, oltre ad altri fornitori su tipologie differenti di architetture software/hardware.
Nel corso di due anni sono stati emessi oltre 70 CVE, delle quali 7 con severity Critical e 9,8 di score CVSSv3, 23 di severity High e le restanti con severity Medium.
Relativamente ad una vulnerabilità rilevata dal gruppo di ricerca sul prodotto Metasys Reporting Engine (MRE) Web Services, del fornitore Johnson & Control, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti D’America, ha emesso un avviso di sicurezza riportando come Background i settori quali: “CRITICAL INFRASTRUCTURE SECTORS, COUNTRIES/AREAS DEPLOYED e COMPANY HEADQUARTERS LOCATION”.
Si tratta di una realtà tutta italiana che emette una CVE ogni 6 giorni lavorativi di media, contribuendo in maniera fattiva alla ricerca delle vulnerabilità non documentate a livello internazionale, che si sta distinguendo a livello paese sull’elevata caratura delle attività svolte, oltre a contribuire all’innalzamento dei livelli di sicurezza dei prodotti utilizzati da organizzazioni e singole persone.
Domani celebreremo uno degli elementi più iconici – e al tempo stesso vulnerabili – della nostra vita digitale: la password. Da semplice chiave d’accesso inventata negli anni...
Ci sono luoghi nel web dove la normalità cede il passo all’illecito, dove l’apparenza di un marketplace moderno e funzionale si trasforma in una vetrina globale per ogni tipo di rea...
Le backdoor come sappiamo sono ovunque e qualora presenti possono essere utilizzate sia da chi le ha richieste ma anche a vantaggio di chi le ha scoperte e questo potrebbe essere un caso emblematico s...
Il 25 febbraio 2025 WindTre ha rilevato un accesso non autorizzato ai sistemi informatici utilizzati dai propri rivenditori. L’intrusione, riconosciuta come un’azione malevola, è st...
Ancora non sono chiari i motivi che hanno causato un grave Blackout in Spagna e Portogallo nelle ultime ore. Vaste aree sono rimaste senza energia elettrica, scatenando un’ondata di speculazion...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006