
Secondo gli specialisti di Silent Push, il gruppo di hacker FIN7 ha lanciato una rete di siti con falsi generatori di contenuti AI per adulti. I visitatori di tali risorse vengono infettati da malware che rubano dati.
Il gruppo FIN7 (alias Sangria Tempest, Carbon Spider e Carbanak) è attivo da più di dieci anni, dal 2013. Inizialmente il gruppo si è impegnato in attacchi per rubare dati di pagamento, per poi passare all’hacking di grandi aziende e alla distribuzione di ransomware. FIN7 è stato quindi associato a gruppi di estorsione come DarkSide, BlackMatter e BlackCat.
In genere, FIN7 è specializzato in complessi attacchi di phishing e ingegneria per ottenere l’accesso primario alle reti aziendali. Ad esempio, esiste un caso noto in cui gli hacker si sono spacciati per BestBuy e hanno inviato unità USB dannose ai loro obiettivi.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Ora, gli aggressori sono stati collegati a un’intricata rete di siti che promuovono generatori di deepnudes basati sull’intelligenza artificiale che presumibilmente aiutano a generare foto esplicite basate su fotografie di persone vestite.

I falsi siti FIN7 fungono da esca per le persone interessate a creare deepfake di celebrità nude e altre persone. Vale la pena notare che gli aggressori hanno utilizzato trucchi simili per diffondere malware nel 2019, molto prima del boom globale dell’intelligenza artificiale.
La rete di hacker opera con il marchio AI Nude ed è attivamente promossa utilizzando tecniche SEO black hat per garantire che i siti generatori di falsi siano in cima ai risultati di ricerca. Tutti i siti hanno un design simile e promettono la creazione gratuita di nudi profondi basati su qualsiasi foto caricata.
Secondo Silent Push, il gruppo controllava direttamente siti come aiNude[.]ai, easynude[.]website e nude-ai[.]pro, che offrivano ai visitatori prove e download gratuiti, ma in realtà distribuivano semplicemente malware.
I siti consentivano agli utenti di caricare qualsiasi foto da cui desideravano creare un vero e proprio deepfake. Tuttavia, dopo che il sistema sembrava generare le immagini, questa non è apparsa sullo schermo. All’utente è stato invece richiesto di seguire un collegamento per scaricare il risultato.

Di conseguenza, la vittima è finita su un altro sito, dove le è stato fornito un link e una password per accedere a un archivio protetto ospitato su Dropbox.
Naturalmente, invece di un’immagine generata dall’intelligenza artificiale, l’archivio conteneva l’infostealer Lumma, che, dopo il lancio, ruba credenziali e cookie archiviati nei browser, dati dai portafogli di criptovaluta e altre informazioni dal computer della vittima.
I ricercatori hanno anche trovato diversi siti che pubblicizzano software per la creazione di deepnude in Windows. Queste risorse distribuiscono il malware Redline Stealer e D3F@ck Loader, che rubano anche informazioni dai dispositivi compromessi.
Attualmente tutti e sette i siti scoperti dagli specialisti di Silent Push sono già stati cancellati.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Una campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…

Pier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…

Quando si parla di sicurezza informatica, non si può mai essere troppo prudenti. Inoltre quando si parla di backdoor (o di presunte tali), la domanda che segue è: chi l’ha inserita? Era per scopo di…

Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…

L’analisi che segue esamina il vettore di attacco relativo alla CVE-2025-47761, una vulnerabilità individuata nel driver kernel Fortips_74.sys utilizzato da FortiClient VPN per Windows. Il cuore della problematica risiede in una IOCTL mal gestita che…