Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Scoperto Ymir: il Ransomware che sfida le difese delle Aziende con tecniche mai viste prima

Redazione RHC : 13 Novembre 2024 17:54

Gli specialisti di Kaspersky Lab hanno scoperto un nuovo malware ransomware chiamato Ymir, che utilizza meccanismi avanzati per aggirare il rilevamento e la crittografia dei dati dell’organizzazione vittima. Il malware prende il nome dalla luna irregolare di Saturno, che orbita nella direzione opposta alla rotazione del pianeta. Questo nome riflette la combinazione non convenzionale di funzionalità di gestione della memoria utilizzate da Ymir.

I ricercatori hanno scoperto Ymir mentre analizzavano un attacco contro un’organizzazione anonima in Colombia avvenuto in più fasi. In primo luogo, gli aggressori hanno utilizzato lo stealer RustyStealer per rubare le credenziali aziendali dei dipendenti. Ciò ha consentito loro di accedere al sistema e di mantenerne il controllo abbastanza a lungo da impiantare il ransomware.

Questo comportamento è solitamente tipico dei cosiddetti broker di accesso iniziale (IaB). Di solito poi vendono l’accesso al sistema attaccato nel Dark Web ad altri aggressori. In questo caso, però, gli aggressori utilizzando l’accesso per lanciare un ransomware.

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    “Se i cosiddetti “broker” e coloro che hanno distribuito il ransomware sono le stesse persone, allora possiamo parlare di una deviazione dalla tendenza principale: gli aggressori hanno ulteriori opportunità di hacking senza fare affidamento sui gruppi tradizionali che offrono la crittografia come servizio ( RaaS)”, commenta Konstantin Sapronov, capo del team globale di risposta agli incidenti informatici presso Kaspersky Lab.

    Va notato che gli aggressori hanno utilizzato una combinazione non standard delle  funzioni malloc ,  memmove  e  memcmp per eseguire codice dannoso direttamente nella memoria. Questo approccio differisce dal tipico flusso di esecuzione sequenziale tipicamente utilizzato nei comuni ransomware e consente ai criminali di eludere il rilevamento in modo più efficace.

    Inoltre, Ymir consente agli aggressori di crittografare selettivamente i file, il che dà loro un maggiore controllo sulla situazione. Utilizzando il comando path, gli aggressori possono specificare la directory in cui il malware deve cercare i dati. Se un file è nella lista bianca, Ymir lo salterà e non lo crittograferà.

    Il ransomware utilizza ChaCha20 un algoritmo di crittografia autenticata con dati associati (AEAD), che combina il cifrario a flusso ChaCha20 con il codice di autenticazione del messaggio Poly1305. Le sue prestazioni sono superiori all’algoritmo di crittografia Advanced Encryption Standard (AES). Sebbene gli aggressori non abbiano ancora denunciato pubblicamente il furto di dati né avanzato alcuna richiesta, gli esperti monitorano attentamente ogni nuova attività.

    “Finora non abbiamo notato l’emergere di nuovi gruppi che attaccano con questo ransomware. Solitamente gli aggressori pubblicano informazioni sui data leak site o su forum o portali del dark web per esigere un riscatto dalle vittime. Ma nel caso di Ymir ciò non è ancora avvenuto. Resta quindi aperta la questione su chi si celi dietro il nuovo ransomware. Crediamo che questa possa essere una nuova campagna”, chiarisce Konstantin.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Sicurezza è Lavoro: dal cantiere al cloud, dobbiamo proteggere chi costruisce l’Italia!

    1° Maggio, un giorno per onorare chi lavora, chi lotta per farlo in modo dignitoso e chi, troppo spesso, perde la vita mentre svolge la propria mansione. Nel 2025, l’Italia continua a pian...

    Buon World Password Day! Tra MIT, Hacker, Infostealer e MFA. Perchè sono così vulnerabili

    Domani celebreremo uno degli elementi più iconici – e al tempo stesso vulnerabili – della nostra vita digitale: la password. Da semplice chiave d’accesso inventata negli anni...

    Benvenuti su Mist Market: dove con un click compri droga, identità e banconote false

    Ci sono luoghi nel web dove la normalità cede il passo all’illecito, dove l’apparenza di un marketplace moderno e funzionale si trasforma in una vetrina globale per ogni tipo di rea...

    La Cina Accusa la NSA di aver usato Backdoor Native su Windows per hackerare i Giochi Asiatici

    Le backdoor come sappiamo sono ovunque e qualora presenti possono essere utilizzate sia da chi le ha richieste ma anche a vantaggio di chi le ha scoperte e questo potrebbe essere un caso emblematico s...

    WindTre comunica un DataBreach che ha coinvolto i sistemi dei rivenditori

    Il 25 febbraio 2025 WindTre ha rilevato un accesso non autorizzato ai sistemi informatici utilizzati dai propri rivenditori. L’intrusione, riconosciuta come un’azione malevola, è st...