SIAE colpita dai black hacker di Everest ransomware. 3 milioni di riscatto.
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Crowdstriker 970×120
Banner Mobile
SIAE colpita dai black hacker di Everest ransomware. 3 milioni di riscatto.

SIAE colpita dai black hacker di Everest ransomware. 3 milioni di riscatto.

Redazione RHC  20 Ottobre 2021 12:00

Il ransomware in Italia non si ferma.

Questa volta è il turno della SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, un ente pubblico economico a base associativa, preposto alla protezione e all’esercizio dell’intermediazione del diritto d’autore in Italia, in forma di società di gestione collettiva senza scopo di lucro.

Il ransomware Everest

Il ransomware Everest, è stato osservato per la prima volta nel 2018 e si tratta di una variante dell’Everbe 2.0 Ransomware ed è, come altri ceppi di ransomware, di origine russa. Siamo subito andati a vedere all’interno del loro DLS (data leak site) ed in effetti riportano in prima pagina il successo dell’attacco alla SIAE.

B939cf 23efabec71294765854aaca6eff643af Mv2

Secondo quanto appreso, questa mattina la SIAE è stata colpita da un attacco ransomware che ha esfiltrato una quantità di dati pari a 60/70GB. In tali informazioni sono presenti numeri di passaporto, patenti di guida, documenti di pagamento, account bancari e carte di credito.

Questo infatti viene osservato dai sample presenti nel loro DLS che vi riportiamo di seguito.

B939cf 167584a51df5402393f2066a64fbdada Mv2 B939cf 847ceb55297b4304a4cddced33e26f61 Mv2
Esempio di patente di guida
B939cf 4b2d05ec8cea4fa9abf172e0f4cc7fe6 Mv2
Esempio di documentazione scannerizzata di variazione recapito

Al momento, i sistemi IT dell’azienda risulta paralizzato anche se è stata già informata in mattinata la polizia postale e il garante della privacy per tutelare i dati dei propri iscritti, che sono oggetto di databreach,

Il riscatto

Nel frattempo, come previsto dalla legge, verrà fatta una comunicazione a tutte le persone che sono state colpite da questo data breach.

La cyber-gang ha chiesto un riscatto di 3 milioni di dollari in bitcoin per non rendere pubblici i dati sottratti, ma SIAE ha confermato che non intende pagare, anche se il forte rischio che tali dati diventino di pubblico dominio e quindi divulgati sul darkweb è molto alto.

Ricordiamoci che la Siae era stata vittima di un attacco informatico già nel 2018.

Subito dopo vennero apportati dei miglioramenti relativamente alla sicurezza informatica, anche se qualche settimana fa erano stati emanati degli avvisi sui propri canali social, relativi a tentativi di phishing e danni diretti ai propri iscritti.

I due episodi potrebbero essere collegati e sono ad oggi in corso degli approfondimenti in merito.

Stiamo monitorando la vicenda e vi forniremo nuove informazioni non appena sarà più chiara la dinamica dell’attacco.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Linee Rosse e Limiti Etici nell’OSINT: Quando la Ricerca Oltrepassa il Confine della Legalità
Di Alexandro Irace - 17/12/2025

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...

Immagine del sito
La psicologia delle password. Non proteggono i sistemi: raccontano le persone
Di Simone D'Agostino - 17/12/2025

La psicologia delle password parte proprio da qui: cercare di capire le persone prima dei sistemi. Benvenuti in “La mente dietro le password”, la rubrica che guarda alla cybersecurityda un’angol...

Immagine del sito
Se pensavi che la VPN servisse a proteggerti… ripensaci!
Di Redazione RHC - 16/12/2025

Le estensioni del browser sono da tempo un modo comune per velocizzare il lavoro e aggiungere funzionalità utili, ma un altro caso dimostra con quanta facilità questo comodo strumento possa trasform...

Immagine del sito
Supply Chain. Aggiornavi Notepad++ e installavi malware: cosa è successo davvero
Di Redazione RHC - 16/12/2025

Una nuova versione, la 8.8.9, del noto editor di testo Notepad++, è stata distribuita dagli sviluppatori, risolvendo una criticità nel sistema di aggiornamento automatico. Questo problema è venuto ...

Immagine del sito
Pornhub: esposta la cronologia dei membri Premium. Scopriamo cos’è successo
Di Luca Galuppi - 16/12/2025

Questa non è la classica violazione fatta di password rubate e carte di credito clonate.È qualcosa di molto più delicato. Il data breach che ha coinvolto Pornhub nel dicembre 2025 rappresenta uno d...