Redazione RHC : 9 Giugno 2021 04:53
Si chiama Siloscape, è un malware identificato dal ricercatore di Palo Alto Daniel Prizmant, che prende di mira i cluster Kubernetes tramite i container di Windows. Il suo scopo principale è aprire una backdoor nei cluster Kubernetes configurati male per eseguire container dannosi.
La compromissione di un intero cluster è molto più grave della compromissione di un singolo container, poiché un cluster potrebbe eseguire più applicazioni cloud, mentre un singolo container di solito esegue una singola applicazione in cloud.
Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AIVuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro. Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Ad esempio, l’autore dell’attacco potrebbe essere in grado di rubare informazioni critiche come nomi utente e password, file riservati di un’organizzazione o persino interi database ospitati nel cluster. Un tale attacco potrebbe persino essere sfruttato come attacco ransomware prendendo in ostaggio i file dell’organizzazione. Ancora peggio, con le organizzazioni che passano al cloud, molti utilizzano i cluster Kubernetes come ambienti di sviluppo e test e una loro violazione può portare a devastanti attacchi in supply-chain.
Siloscape utilizza un proxy Tor e un dominio .onion per connettersi in modo anonimo al suo server di comando e controllo (C2). Il ricercatore è riuscito ad accedere a questo server, identificando 23 vittime e ha scoperto che il server veniva utilizzato per ospitare 313 utenti in totale, il che implica che Siloscape è una piccola parte di una campagna più ampia in corso da più di un anno.
Il rapporto fornisce informazioni di base sulle vulnerabilità dei container Windows, e una panoramica tecnica di Siloscape con consigli sulle migliori pratiche per la protezione dei container in ambiente Windows.
Il malware è caratterizzato da diversi comportamenti e tecniche:
L’indagine sul server C2 ha mostrato che questo malware è solo una piccola parte di una rete più ampia, in quanto questa campagna risulta in corso da più di un anno.
Prima di immergersi nei dettagli tecnici di Siloscape, è importante comprendere meglio il suo comportamento e flusso di attacco e persistenza complessivo:
Se ne volete sapere di più, in calce il link con i dettagli tecnici.
Fonte
https://unit42.paloaltonetworks.com/siloscape
Avevamo già parlato della proposta di regolamento “ChatControl” quasi due anni fa, ma vista la roadmap che è in atto ci troviamo nell’imbarazzo di doverne parlare nuovamente. Sembra però un d...
ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...
La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...
A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente, in modo massivo e massiccio, quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...
Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...