Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Sorveglianza Ovunque! La Corea del Nord ha il suo smartphone … ma ti spia in ogni tocco

Redazione RHC : 5 Giugno 2025 12:13

Uno smartphone contrabbandato dalla Corea del Nord ha rivelato quanto profondamente il regime di Kim Jong-un controlli la vita quotidiana dei cittadini, fino alle parole che digitano. Nonostante la sua somiglianza esteriore con i dispositivi moderni, il telefono era uno strumento di censura digitale totale.

La BBC ha pubblicato un video che mostra il dispositivo.

All’accensione, lo schermo accoglie l’utente con una bandiera nordcoreana animata. L’interfaccia assomiglia a quella dei modelli Huawei o Honor, ma non è noto se siano ufficialmente forniti al Paese. In ogni caso, il software del telefono è stato chiaramente riprogettato: alcune funzioni sono state tagliate e la sorveglianza è integrata nel sistema.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Una delle caratteristiche più sorprendenti era la sostituzione automatica delle parole ritenute discutibili dalle autorità. Ad esempio, inserendo il termine sudcoreano “oppa” (un indirizzo rivolto a un fratello o a un fidanzato), la parola veniva automaticamente modificata in “compagno“. Il sistema visualizzava anche un avviso: “oppa” può essere utilizzato solo per un fratello maggiore.

Un’altra regola linguistica è la sostituzione dell’espressione “Corea del Sud” con “Stato fantoccio”. Questa sostituzione è in linea con la retorica ufficiale di Pyongyang, che nega la legittimità di Seul e sottolinea “l’ostilità del Sud capitalista”.

Ancora più allarmante era la funzione di screenshot segreto : il telefono scattava uno screenshot ogni cinque minuti e lo salvava in una cartella nascosta a cui l’utente non aveva accesso. Gli esperti sospettano che questi screenshot vengano utilizzati dai servizi di sicurezza per analizzare le attività degli utenti.

Il telefono è finito nelle mani di giornalisti tramite Daily NK, una pubblicazione sudcoreana specializzata nella copertura degli eventi nella RPDC. Dopo un’analisi, la BBC ha confermato che la sorveglianza è integrata nel firmware, non nelle singole applicazioni. L’intervento dell’utente diventa impossibile senza un hack completo del sistema.

Negli ultimi anni, gli smartphone sono diventati più comuni in Corea del Nord. Tuttavia, rimangono isolati dalla rete globale e soggetti a un’intensa sorveglianza governativa. Parallelamente al controllo tecnologico, il Paese dispone di una speciale forza di polizia giovanile, le cosiddette “squadre antiviolenza”. Fermano adolescenti e giovani per strada, controllano il contenuto dei loro telefoni, cercano linguaggio “pericoloso”, canzoni sudcoreane, serie TV o persino tracce di comunicazioni con parenti all’estero.

Il contrabbando di file multimediali attraverso il confine continua nonostante la minaccia di incarcerazione. Il più delle volte, serie TV, film e programmi entrano nel Paese su chiavette USB nascoste in confezioni di noodle o riso. La distribuzione è effettuata non solo da corrieri privati, ma anche da ONG internazionali che supportano l’accesso dei nordcoreani a informazioni alternative.

I racconti dei fuggitivi confermano che l’accesso ai media stranieri, in particolare ai drama sudcoreani, è spesso il primo passo per mettere in discussione la propaganda di stato e, in ultima analisi, per decidere di disertare. Le ricerche dimostrano che i nordcoreani continuano a cercare modi per aggirare le restrizioni governative, nonostante le crescenti barriere tecnologiche.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Ancora attacchi alle infrastrutture Italiane. NoName057(16) sferra nuovi attacchi DDoS

Anche questa mattina, gli hacker di NoName057(16) procedono a sferrare attacchi DDoS contro diversi obiettivi italiani. Nell’ultimo periodo, Telegram ha intensificato la sua azione co...

Pornhub, Redtube e YouPorn si ritirano dalla Francia per colpa della legge sulla verifica dell’età

Secondo diverse indiscrezioni, il proprietario di Pornhub, Redtube e YouPorn ha intenzione di interrompere il servizio agli utenti francesi già mercoledì pomeriggio per protestare contro le ...

Gli hacktivisti filorussi di NoName057(16), rivendicano nuovi attacchi alle infrastrutture italiane

Gli hacker di NoName057(16) riavviano le loro attività ostili contro diversi obiettivi italiani, attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS). NoName057(16) &#x...

Chrome sotto attacco! Scoperta una pericolosa vulnerabilità zero-day attivamente sfruttata

Google ha pubblicato un aggiornamento di sicurezza urgente per il browser Chrome, a seguito della conferma che una pericolosa vulnerabilità zero-day è attualmente oggetto di attacchi attivi ...

Quando gli hacker entrano dalla porta di servizio! PuTTY e SSH abusati per accedere alle reti

Una campagna malware altamente sofisticata sta prendendo di mira client SSH legittimi, tra cui la nota applicazione PuTTY e l’implementazione OpenSSH integrata nei sistemi Windows, con l’...