Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
970x120
Enterprise BusinessLog 320x200 1
Stanno cercando proprio la tua VPN Ivanti! oltre 230 IP stanno a caccia di endpoint vulnerabili

Stanno cercando proprio la tua VPN Ivanti! oltre 230 IP stanno a caccia di endpoint vulnerabili

24 Aprile 2025 14:14

I criminali informatici sono a caccia. Sona a caccia di VPN Ivanti e la prossima potrebbe essere quella installata nella tua organizzazione!

I cybercriminali infatti sono alla ricerca di VPN Ivanti da sfruttare e lo stanno facendo attivando scansioni mirate. Un aumento delle attività di scansione rivolte ai sistemi VPN Ivanti Connect Secure (ICS) e Ivanti Pulse Secure (IPS), sono state rilevate recentemente e questo segnala un potenziale sforzo di ricognizione coordinato da parte degli autori della minaccia. 

Questo aumento delle scansioni avvengono dopo la pubblicazione della vulnerabilità critica di buffer overflow basata sullo stack in Ivanti Connect Secure (versioni 22.7R2.5 e precedenti), Pulse Connect Secure 9.x (ora fuori supporto), Ivanti Policy Secure e Neurons per i gateway ZTA. Il bug di sicurezza è monitorato dal National Vulnerability Database con il codice CVE-2025-22457.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Anche l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale italiana (ACN) aveva pubblicato un bollettino riportato la fase di sfruttamento attivo del bug di sicurezza all’inizio del mese di aprile. Inizialmente sottovalutata, si è poi scoperto che questa falla permetteva invece l’esecuzione di codice remoto (RCE) non autenticato, consentendo agli aggressori di eseguire codice arbitrario su dispositivi vulnerabili.

L’11 febbraio 2025 è stata rilasciata una patch per CVE-2025-22457 (versione ICS 22.7R2.6), ma molti dispositivi legacy rimangono senza patch e sono esposti. 

I sistemi di monitoraggio di GreyNoise hanno segnalato scansioni massive attraverso i loro tag scanner ICS dedicati, che tracciano gli IP che tentano di identificare sistemi ICS/IPS accessibili tramite Internet . 

Il picco, che ha registrato oltre 230 indirizzi IP univoci che hanno sondato gli endpoint ICS/IPS in un solo giorno, rappresenta un aumento di nove volte rispetto alla tipica base di riferimento giornaliera di meno di 30 IP univoci.

I tre principali Paesi di origine delle attività di scansione sono Stati Uniti, Germania e Paesi Bassi, mentre i principali obiettivi sono le organizzazioni in questi Paesi. Negli ultimi 90 giorni sono stati osservati 1.004 IP univoci che hanno eseguito scansioni simili, con le seguenti classificazioni: 634 Sospetto, 244 Malizioso, 126 Benigno.

È importante notare che nessuno di questi IP era falsificabile, il che indica che gli aggressori hanno sfruttato infrastrutture reali e tracciabili. Gli IP dannosi precedentemente osservati in altre attività nefaste provengono principalmente dai nodi di uscita Tor e da noti provider cloud o VPS. 

Lo sfruttamento in natura è già stato confermato, con gruppi APT (Advanced Persistent Threat) come UNC5221 che hanno sottoposto la patch a reverse engineering per sviluppare exploit funzionanti. Per mitigare i rischi, le organizzazioni dovrebbero:

  • Installare immediatamente le patch più recenti su tutti i sistemi ICS/IPS (ICS 22.7R2.6 o successive).
  • Esaminare i registri per rilevare sospette ricerche e tentativi di accesso da IP nuovi o non attendibili.
  • Bloccare gli IP sospetti o dannosi identificati da GreyNoise e altri feed di threat intelligence.
  • Monitorare attività di autenticazione insolite, in particolare da Tor o da IP ospitati sul cloud.
  • Utilizza lo strumento Integrity Checker (ICT) di Ivanti per identificare i segnali di compromissione.

GreyNoise continua a monitorare questa minaccia in evoluzione e consiglia ai team di sicurezza di restare vigili. 

Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • 0day
  • aggiornamento
  • CTI
  • cyber threat intelligence
  • cybercrime
  • endpoint
  • intelligence
  • ivanti
  • Malware
  • patch management
  • scanner
  • scansioni attive
  • sicurezza informatica
  • Threat Actors
Cropped RHC 3d Transp2 1766828557 300x300
La redazione di Red Hot Cyber è composta da professionisti del settore IT e della sicurezza informatica, affiancati da una rete di fonti qualificate che operano anche in forma riservata. Il team lavora quotidianamente nell’analisi, verifica e pubblicazione di notizie, approfondimenti e segnalazioni su cybersecurity, tecnologia e minacce digitali, con particolare attenzione all’accuratezza delle informazioni e alla tutela delle fonti. Le informazioni pubblicate derivano da attività di ricerca diretta, esperienza sul campo e contributi provenienti da contesti operativi nazionali e internazionali.

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCybercrime
Invece di salvare le aziende dal ransomware, le attaccavano. Due esperti affiliati di BlackCat
Redazione RHC - 31/12/2025

Nel panorama delle indagini sui crimini informatici, alcuni casi assumono un rilievo particolare non solo per l’entità dei danni economici, ma per il profilo delle persone coinvolte. Le inchieste sul ransomware, spesso associate a gruppi…

Immagine del sitoCybercrime
Cybercrime 2026: Quando gli attacchi informatici diventano violenza reale
Redazione RHC - 31/12/2025

Nel 2025, la criminalità informatica andrà sempre più oltre il “semplice denaro”: gli attacchi non riguardano solo fatture per tempi di inattività e pagamenti di riscatti, ma anche conseguenze umane reali, dalle interruzioni dell’assistenza sanitaria…

Immagine del sitoCybercrime
La schizofrenia USA è alle stelle! Europa, hai capito che sulla tecnologia ci si gioca tutto?
Chiara Nardini - 30/12/2025

Nel 2025 il dibattito sull’intelligenza artificiale ha smesso di essere una questione per addetti ai lavori. È diventato pubblico, rumoroso, spesso scomodo. Non si parla più solo di efficienza o di nuovi modelli, ma di…

Immagine del sitoCybercrime
La mangiatoia del gatto ti sta spiando? I bug di sicurezza vanno oltre le semplici CAM
Redazione RHC - 30/12/2025

È stata scoperta una serie di vulnerabilità nel popolare ecosistema di distributori automatici di cibo per animali domestici Petlibro. Nel peggiore dei casi, queste vulnerabilità consentivano a un aggressore di accedere all’account di qualcun altro,…

Immagine del sitoCybercrime
La filiera Apple nel mirino degli hacker: incidente segnalato in Cina
Redazione RHC - 30/12/2025

Nel corso della prima metà di dicembre, un’azienda cinese impegnata nell’assemblaggio di dispositivi per Apple è stata colpita da un attacco informatico avanzato che potrebbe aver esposto informazioni sensibili legate a una linea produttiva. L’episodio…