Redazione RHC : 16 Luglio 2023 22:22
In una recente udienza presso la Corte Suprema di Saskatchewan, in Canada, il giudice ha preso una decisione che potrebbe cambiare seriamente le regole delle moderne comunicazioni aziendali.
A suo avviso, l’uso dell’emoji “pollice in su” può essere equiparato a una firma legale.
Il caso si basava su una controversia per un contratto non rispettato, a causa del quale un semplice agricoltore doveva pagare una multa di 82.000 dollari canadesi (circa 56.300 euro).
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
La storia è iniziata nel marzo 2021, quando Kent Mickleborough, un venditore di grano al South West Terminal, ha inviato messaggi di testo ai clienti offrendo di acquistare 86 tonnellate di lino per 17 dollari canadesi per staio.
Mickleborough e l’agricoltore Chris Achter stavano parlando al telefono. In quel momento Chris ha ricevuto un messaggio nel messenger con i termini del contratto e una richiesta di conferma. L’agricoltore ha risposto con un pollice in su.
A novembre scorso, quando è arrivato il momento della consegna, Chris non ha adempiuto ai suoi obblighi anche perché i prezzi erano aumentati e quindi l’acquisto venne abbandonato. Inizia così la polemica sull’interpretazione dell’emoji del pollice alzato. Mickleborough era sicuro che l’emoji implicasse l’accordo di Achter sui termini del contratto: altri contratti erano già stati conclusi tramite messaggi di testo.
Akhter ha sostenuto in tribunale che non c’era tempo per leggere il contratto e voleva solo confermare di aver ricevuto un messaggio da parte di Mickleborough. Durante l’udienza, l’avvocato dell’agricoltore si è opposto e ha chiesto il significato dell’emoji, affermando che Chris “non è un esperto del settore”.
Il giudice Timothy Keane, esaminando il caso, si è basato sulla definizione di “pollice in su” da dictionary.com. Nella sua decisione, ha osservato: “Questa corte accetta prontamente che questa emoji sia un metodo non convenzionale per ‘firmare’ un documento, ma, nelle circostanze, era un modo valido per confermare due scopi contemporaneamente”. Ha anche respinto l’argomento della difesa secondo cui il riconoscimento dell’emoji “pollice in su” come firma legale “aprirebbe le porte” a nuove interpretazioni di altri emoji. Ad esempio, “pugno” o “stretta di mano”.
Keane ha sottolineato che il tribunale non può (e non dovrebbe) tentare di fermare l’afflusso di tecnologia e diversi metodi di comunicazione, specialmente nei messenger. Questa è una nuova realtà e i tribunali devono essere preparati ad affrontare nuove sfide, comprese quelle relative all’uso di emoji e simboli simili.
Un esperto di sicurezza informatica ha individuato falle zero-day che coinvolgono undici noti gestori di password, mettendo a rischio potenzialmente decine di milioni di utenti per il furto di credenz...
Un Initial Access Broker mette in vendita accesso ai server di Nike USA in un celebre forum underground. Un post apparso recentemente su un forum del dark web ha sollevato nuove preoccupazioni in meri...
Il Cyberpandino ha compiuto l’impensabile: attraversare continenti, deserti e catene montuose fino a raggiungere il traguardo del Mongol Rally. Un’impresa folle e visionaria, nata dall&#...
Il ricercatore BobDaHacker ha scoperto che la convalida dei punti premio dell’App di McDonalds veniva gestita solo lato client, consentendo agli utenti di richiedere articoli gratuiti come i nu...
Su un popolare forum dedicato alle fughe di dati è apparso un annuncio pubblicitario per la vendita di un database che presumibilmente contiene 15,8 milioni di account PayPal con indirizzi email ...