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Tag: attacchi ransomware

Il 95% delle aziende si crede pronta al ransomware. Ma solo il 15% lo è davvero!

La diffusa fiducia delle aziende nella propria resilienza informatica si trova ad affrontare una nuova ondata di minacce, questa volta provenienti dall’intelligenza artificiale. Secondo l’OpenText Cybersecurity 2025 Report, il 95% delle organizzazioni in tutto il mondo ritiene di potersi riprendere da un attacco ransomware. Tuttavia, la realtà si è rivelata molto più complessa: solo il 15% delle vittime ha effettivamente recuperato tutti i propri dati e un numero crescente di incidenti è attribuito all’uso dell’intelligenza artificiale per scopi offensivi. Uno studio condotto su quasi 1.800 professionisti della sicurezza e dirigenti aziendali provenienti da Stati Uniti, Canada, Europa e Australia mostra che i

Data breach: cosa leggiamo nella relazione del Garante Privacy

All’interno della relazione presentata da parte dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali con riferimento all’attività svolta nel 2024, un capitolo è dedicato ai data breach. Saltano all’occhio il numero di notifiche e la particolare frequenza delle violazioni di riservatezza e disponibilità. Non solo: nel 66,6 % dei casi (quindi: 2 su 3), è avvenuta una notifica per fasi con una notifica preliminare e successive notifiche integrative. Doverosa considerazione di metodo: il rapporto riguarda i settori che hanno notificato o per cui sono stati rilevati data breach da parte dell’autorità di controllo. Questo impone pertanto di fare attenzione a non incappare

Esce DarkMirror H1 2025. Il report sulla minaccia Ransomware di Dark Lab

Il ransomware continua a rappresentare una delle minacce più pervasive e dannose nel panorama della cybersecurity globale. Nel consueto report “DarkMirror” realizzato dal laboratorio di intelligence DarkLab di Red Hot Cyber, relativo al primo semestre del 2025, gli attacchi ransomware hanno mostrato un’evoluzione significativa sia nelle tecniche utilizzate che negli obiettivi colpiti. Questo report offre una panoramica delle principali tendenze emerse, con un focus sui dati quantitativi e sulle implicazioni per la sicurezza informatica. Vengono analizzati i trend italiani e globali della minaccia ransomware relativi al secondo semestre del 2025, con un focus sulle tendenze emergenti, le tattiche dei gruppi criminali e

Italia sotto attacco: Aumentano gli attacchi informatici a luglio 2025. Il report di Check Point

Check Point Research (CPR), la divisione di Threat Intelligence di Check Point Software Technologies Ltd pioniere e leader globale nelle soluzioni di sicurezza informatica, ha pubblicato il suo Global Threat Intelligence Report relativo a luglio 2025: si rivela un forte aumento sia della portata che della sofisticazione degli attacchi informatici. Nel mese di luglio, in Italia le aziende e le organizzazioni hanno subito in media 2.434 attacchi informatici a settimana, facendo registrare un incremento del +9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore rilevato nel nostro Paese è superiore del 25% al numero medio di attacchi perpetrati a livello globale: 1.947

La Democratizzazione della Criminalità informatica è arrivata! “Non so programmare, ma scrivo ransomware”

I criminali informatici stanno rapidamente padroneggiando l’intelligenza artificiale generativa, e non stiamo più parlando di lettere di riscatto “spaventose”, ma di sviluppo di malware a tutti gli effetti. Il team di ricerca di Anthropic ha riferito che gli aggressori si affidano sempre più a modelli linguistici di grandi dimensioni, fino all’intero ciclo di creazione e vendita di strumenti di crittografia dei dati. Parallelamente, ESET ha descritto un concetto di attacco in cui i modelli locali, dal lato dell’aggressore, assumono le fasi chiave dell’estorsione. La totalità delle osservazioni mostra come l‘intelligenza artificiale rimuova le barriere tecniche e acceleri l’evoluzione degli schemi ransomware. Secondo

Il Ransomware Sfrutta SharePoint! Scoperto 4L4MD4R, l’attacco ibrido che spaventa anche i governi

Una massiccia campagna per sfruttare una serie di vulnerabilità in Microsoft SharePoint continua a prendere piede, coinvolgendo ora anche gruppi ransomware. Durante l’analisi della serie di attacchi, Palo Alto Networks (Unità 42) ha scoperto l’introduzione del ransomware 4L4MD4R, una variante basata sul codice open source di Mauri870. La sua attività è direttamente correlata a una serie di exploit denominato ToolShell. La prima infezione è stata rilevata il 27 luglio, quando è stato individuato un malware di tipo loader che ha ricevuto e lanciato 4L4MD4R dal server theinnovationfactory[.]it all’indirizzo IP 145.239.97[.]206. Il motivo del rilevamento è stato un tentativo di exploit non riuscito,

Il Regno Unito dice STOP agli attacchi Ransomware! Basta Pagamenti dei riscatti per la PA

Il governo del Regno Unito ha annunciato i preparativi per una misura radicale per combattere la criminalità informatica: il divieto di pagare riscatti dopo gli attacchi ransomware. Il nuovo divieto si applica alle organizzazioni del settore pubblico e alle infrastrutture critiche, inclusi enti locali, scuole e il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) finanziato con fondi pubblici. La mossa arriva in un momento in cui il ransomware minaccia di diffondersi, causando perdite economiche per decine di milioni di sterline ogni anno e interrompendo servizi vitali. Il governo afferma che, eliminando gli incentivi finanziari per gli aggressori, si mira a indebolire il modello di business

Boom di cyberattacchi in Europa! Ogni 3 minuti un’azienda viene colpita

Con la rapida crescita delle minacce digitali, le aziende di tutto il mondo sono sotto attacco informatico. Secondo gli ultimi dati di Check Point Research, ogni organizzazione subisce in media 1,984 tentativi di attacchi a settimana, con un aumento del 143% rispetto a quattro anni fa. Nel secondo trimestre del 2025, il volume degli attacchi è aumentato del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 58% rispetto al 2023 e di quasi 2,5 volte rispetto al 2021. Gli aggressori sono particolarmente attivi negli attacchi alle istituzioni educative. In media, ogni settimana vengono registrati 4.388 attacchi in questo settore, con un aumento

Il phishing cos’è: evitiamo di abboccare all’amo del pesc-hack-tore.

Con l’aumentare degli attacchi ransomware – spesso avviati attraverso e-mail di phishing – è davvero importante, cruciale, agire in modo proattivo per proteggere se stessi nonché la sicurezza dell’organizzazione in cui si lavora. Certamente, avere a disposizione computers e servers che siano aggiornati per quanto riguarda patch di sistema e di sicurezza, antivirus ed altri endpoint tools aiuta molto nel ridurre il rischio di insieme d’infezione, ma l’essere preparati al sapere riconoscere le e-mail di phishing ed anche educare gli impiegati della propria organizzazione a comportarsi in modo proattivo è un nodo cruciale. Il phishing cos’è Per capire come ragiona un attore

Qual è stato il primo Ransomware della storia? Alla scoperta di Trojan AIDS

Molto spesso parliamo di ransomware su Red Hot Cyber e di cyber gang criminali. Ma chi inventò questa pericolosa “arma” di ricatto cibernetico? Oggi gli attacchi ransomware sono divenuti conosciuti dalla maggior parte delle persone, anche vista l’escalation degli ultimi anni che ha visto come protagonisti gli ospedali italiani o le infrastrutture critiche, come la Colonial Pipeline degli Stati Uniti D’America. Il primo ransomware della storia Mentre oggi gli attacchi ransomware avvengono tramite dei malware inoculati nei sistemi partendo da una email di phishing o da una cattiva esposizione di strumenti di amministrazione di una azienda (come abbiamo visto nell’articolo sul Ransomware

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