
Chip di base, allarme USA: Troppo dipendenti dalla Cina entro il 2030
Il 2 ottobre il Financial Times ha pubblicato un’analisi di Mike Kuiken, ricercatore presso l’Hoover Institution e consulente senior per la sicurezza nazionale. L’esperto ha messo in guardia contro un rischio poco discusso ma rilevante: la crescente dipendenza degli Stati Uniti dalla Cina nella produzione dei cosiddetti “chip di base”. Mentre l’attenzione politica e industriale americana è concentrata sui semiconduttori avanzati destinati all’intelligenza artificiale, Pechino starebbe consolidando una posizione dominante nel mercato dei chip maturi, ossia quelli con processo produttivo a 28 nanometri o superiore. Questi componenti, spesso considerati erroneamente obsoleti, sono invece indispensabili per il funzionamento di un’ampia gamma di tecnologie:



