Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Enterprise BusinessLog 970x120 1
320x100 Itcentric

Tag: cisa

Microsoft Exchange nel mirino: la guida del CISA per sopravvivere agli attacchi!

Una risposta rapida alle minacce in aumento contro l’infrastruttura di posta elettronica è stata fornita dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), in collaborazione con la National Security Agency (NSA), l’Australian Cyber Security Centre (ACSC) e il Canadian Centre for Cyber Security. Il documento, intitolato “Microsoft Exchange Server Security Best Practices“, sottolinea le misure di rafforzamento proattive in caso di attacchi persistenti a questi sistemi critici, che gestiscono comunicazioni aziendali sensibili. È fondamentale dare priorità a una manutenzione scrupolosa degli aggiornamenti di sicurezza e delle patch per adottare un approccio che metta al centro la prevenzione, come evidenziato nella guida che enfatizza

RCE critica in Microsoft WSUS sfruttata attivamente. CISA avverte: rischio imminente

Un’allerta globale è stata lanciata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, riguardante lo sfruttamento attivo di una falla critica di esecuzione di codice remoto (RCE) nel servizio di aggiornamento dei server Windows (WSUS) di Microsoft, rivolta a tutte le organizzazioni mondiali. La vulnerabilità, catalogata come CVE-2025-59287, presenta un punteggio CVSS pari a 9,8, permettendo a malintenzionati senza autenticazione di eseguire codice a con diritti di amministratore all’interno di una rete, minacciando così le organizzazioni. La falla di sicurezza, originata dalla deserializzazione all’interno di WSUS, ha subito una parziale correzione mediante la patch mensile Microsoft di ottobre, tuttavia si

Vulnerabilità critica nel client SMB di Windows: CISA lancia l’allarme

Il 20 ottobre 2025, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha pubblicato un’allerta urgente riguardante una vulnerabilità critica, CVE-2025-33073, presente nel client SMB di Windows di Microsoft. Questa falla, caratterizzata da un controllo degli accessi inadeguato, potrebbe comportare un aumento significativo dei privilegi per gli aggressori. La vulnerabilità rappresenta un rischio elevato per gli attacchi informatici in tutto il mondo, motivo per cui è stata segnalata con urgenza. Il CISA sollecita nel suo bollettino un’azione immediata: applicare le ultime patch di Microsoft come indicato nei loro avvisi di sicurezza o seguire la Direttiva operativa vincolante (BOD) 22-01 per

Vulnerabilità F5 BIG-IP: 266.000 dispositivi a rischio nel mondo! 2500 in Italia

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e il Multi-State Information Sharing & Analysis Center (MS-ISAC) pubblicano questo avviso congiunto sulla sicurezza informatica (CSA) in risposta allo sfruttamento attivo di CVE-2022-1388. Questa vulnerabilità, recentemente divulgata in alcune versioni di F5 Networks, Inc. (F5) BIG-IP, consente a un attore non autenticato di ottenere il controllo dei sistemi interessati tramite la porta di gestione o gli indirizzi IP personali. F5 ha rilasciato una patch per CVE-2022-1388 il 4 maggio 2022 e da allora sono stati resi pubblici exploit proof of concept (POC), consentendo ad attori meno sofisticati di sfruttare la vulnerabilità. A causa del

Allarme CISA: il bug Sudo colpisce Linux e Unix! Azione urgente entro il 20 ottobre

Il Cyberspace and Infrastructure Security Center (CISA), ha recentemente inserito la vulnerabilità critica nell’utility Sudo al suo elenco KEV (Actively Exploited Vulnerabilities ). Questo di fatto spinge le agenzie governative ad adottare misure immediate per risolvere il problema. L’elenco è stato aggiornato lunedì con l’aggiunta di altre quattro vulnerabilità. La vulnerabilità in questione è il CVE-2025-32463 (punteggio di minaccia CVSS 9.3 ), che colpisce tutte le versioni di Sudo precedenti alla 1.9.17p1, sia sulle distribuzioni Linux che sui sistemi simili a Unix. “Sudo contiene una vulnerabilità che consente di richiamare funzionalità di terze parti senza verificarne l’ambito di controllo”, afferma la pubblicazione

Da user a root in un secondo! il CISA avverte: milioni di OS a rischio. Patchate!

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha aggiunto una vulnerabilità critica nella popolare utility Sudo, utilizzata su sistemi Linux e Unix-like, al suo catalogo di vulnerabilità attualmente sfruttabili (KEV). Il bug è registrato come CVE-2025-32463 e ha un punteggio CVSS di 9,3. Riguarda le versioni di Sudo precedenti alla 1.9.17p1 e consente a un utente locale, tramite l’opzione -R (–chroot), di eseguire comandi arbitrari come root, anche se la loro esecuzione non è specificata nella configurazione di sudoers. Il problema è stato segnalato per la prima volta dal ricercatore di Stratascale Rich Mirch a fine giugno 2025. Sebbene

Attacchi globali ai dispositivi Cisco: le Agenzie Cyber avvertono della crisi in corso

Le principali agenzie di tutto il mondo, hanno lanciato l’allarme per una minaccia critica all’infrastruttura di rete: le vulnerabilità dei dispositivi Cisco Adaptive Security Appliance (ASA) e Firepower sono state colpite da una raffica di attacchi. L’allerta fa seguito all’emissione della Direttiva di Emergenza 25-03 da parte della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti , che impone a tutte le agenzie civili federali di rivedere e proteggere urgentemente i propri dispositivi per fermare una campagna di attacchi su larga scala. L’incidente ha coinvolto lo sfruttamento di diverse vulnerabilità precedentemente sconosciute nei sistemi Cisco, consentendo l’esecuzione remota di codice arbitrario

Vulnerabilità Zero-Day in Google Chrome: il CISA Avverte e inserisce il bug su KEV

Gli Stati Uniti hanno ricevuto un’allerta dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) in merito ad una falla zero-day di alta criticità presente in Google Chrome, attualmente oggetto di sfruttamento in attacchi in corso. In risposta allo sfruttamento attivo, la CISA ha ordinato alle agenzie del ramo esecutivo civile federale (FCEB) di applicare gli aggiornamenti di sicurezza necessari entro il 14 ottobre 2025, in conformità con la direttiva operativa vincolante (BOD) 22-01. Una vulnerabilità, contrassegnata come CVE-2025-10585, è stata inserita nella lista delle vulnerabilità sfruttate note (KEV) dall’agenzia CISA, evidenziando l’immediata necessità di un intervento urgente da parte degli utenti e degli

Allarme sicurezza: vulnerabilità in Ivanti Endpoint Manager Mobile. Il CISA Avverte

La Cybersecurity Agency (CISA) statunitense ha emesso un avviso riguardante due kit malware scoperti sulla rete di un’organizzazione non identificata dopo aver sfruttato nuove vulnerabilità nel sistema di gestione dei dispositivi mobili Ivanti Endpoint Manager Mobile (EPMM). Gli aggressori hanno sfruttato le vulnerabilità CVE-2025-4427 e CVE-2025-4428, entrambe utilizzate in attacchi zero-day prima del rilascio degli aggiornamenti di Ivanti a maggio 2025. La prima vulnerabilità consente di bypassare l’autenticazione e accedere a risorse protette, mentre la seconda consente l’esecuzione di codice arbitrario da remoto. Insieme, consentono l’esecuzione non autorizzata di comandi arbitrari sul server EPMM vulnerabile. CISA osserva che l’attacco è iniziato intorno

CISA lancia nuovo piano per migliorare qualità CVE e difesa informatica globale

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha presentato il documento “CISA Strategic Focus CVE Quality for a Cyber Secure Future”, una visione strategica volta a ridefinire il programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE). L’obiettivo è orientare il sistema verso le reali esigenze della comunità globale della sicurezza informatica, ponendo al centro fiducia, reattività e qualità dei dati. Il documento segna il passaggio da una fase di crescita quantitativa a un’”era di qualità”, che mira a rafforzare la logica costruttiva e l’evoluzione del sistema di difesa cibernetica. Il progetto CVE, nato come strumento universale di identificazione delle vulnerabilità, ha

Categorie