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Tag: codice dannoso

Pericolo per gli utenti OneDrive: le DLL infette si nascondono nei file condivisi

Gli aggressori stanno utilizzando una tecnica avanzata che implica il caricamento laterale di DLL tramite l’applicazione Microsoft OneDrive. In questo modo riescono ad eseguire codice malevolo senza essere rilevati dai meccanismi di sicurezza. L’attacco informatico utilizza una libreria dll modificata come strumento per deviare i processi legittimi di Windows e assicurare la persistenza sui sistemi infetti. Questo metodo si dimostra particolarmente efficace perché evita le modifiche persistenti al codice che i sistemi di rilevamento basati sulle firme solitamente identificano. Secondo l’avviso di sicurezza di Kas-sec, gli aggressori hanno inserito un file version.dll contraffatto nella stessa directory di OneDrive.exe, sfruttando l’ordine di ricerca

100 pacchetti di Infostealer caricati su NPM sfruttando le allucinazioni delle AI

Da agosto 2024, la campagna PhantomRaven ha caricato 126 pacchetti dannosi su npm, che sono stati scaricati complessivamente oltre 86.000 volte. La campagna è stata scoperta da Koi Security, che ha riferito che gli attacchi sono stati abilitati da una funzionalità poco nota di npm che gli consente di aggirare la protezione e il rilevamento. Si sottolinea che al momento della pubblicazione del rapporto erano ancora attivi circa 80 pacchetti dannosi. Gli esperti spiegano che gli aggressori sfruttano il meccanismo Remote Dynamic Dependencies (RDD). In genere, uno sviluppatore vede tutte le dipendenze di un pacchetto in fase di installazione, scaricate dall’infrastruttura NPM

Un nome di un file può compromettere un sistema Linux? Gli hacker cinesi dicono di sì

I ricercatori di Trellix hanno scoperto un insolito schema di attacco su Linux, in cui l’elemento chiave non è un allegato con contenuto dannoso, ma il nome del file all’interno dell’archivio stesso. La campagna inizia con un invio di massa di email progettate come invito a partecipare a un sondaggio sui cosmetici con la promessa di un bonus in denaro. La particolarità di questo attacco è che il codice dannoso è incorporato direttamente nel nome del file, non nel suo contenuto. Quando si tenta di elaborare un nome del genere con script non sicuri, vengono iniettati dei comandi. Il trucco funziona grazie

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