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Tag: configurazione

SonicWall avvisa i clienti di modificare le credenziali dopo la violazione sicurezza

SonicWall ha avvisato i propri clienti di modificare le credenziali di accesso il prima possibile. Un attacco informatico agli account MySonicWall ha compromesso i file di backup della configurazione del firewall. SonicWall segnala che, dopo la scoperta dell’incidente, l’accesso degli aggressori ai sistemi aziendali è stato bloccato. Il produttore sta attualmente collaborando con le agenzie di sicurezza informatica e le forze dell’ordine per indagare sulle conseguenze della violazione. “Nell’ambito del nostro impegno per la trasparenza, vi informiamo di un incidente che ha portato alla compromissione dei file di backup della configurazione del firewall archiviati in alcuni account MySonicWall”, ha affermato l’azienda. “L’accesso

AAA + Captive Portal: La combo perfetta per una rete WiFi a prova di attacco

In questo articolo della nostra Rubrica WiFI parleremo dell’’implementazione di un sistema di autenticazione AAA come il captive portal:  Abbinata a un captive portal rappresenta il primo livello di controllo per una rete WiFi aperta. Questo approccio consente di gestire in modo sicuro l’accesso degli utenti, stabilire regole di navigazione e monitorare l’utilizzo della rete. Come funziona nel dettaglio Quando il client si collega ad una rete con Captive Portal il Network Access Controller (NAC), verifica se l’utente fa parte di quelli autenticati o con permessi alla navigazione. Se è così il client può navigare, altrimenti avviene il redirect dell’utente verso il

Nella trappola virtuale! Come gli Honeypot migliorano la sicurezza della tua rete

Se possiamo definirlo in poche parole direi che l’HoneyPot è un succulento dolcetto in bella vista pronto ad essere azzannato. Infatti contiene dei servizi e vulnerabilità comuni che hanno l’obiettivo di attirare l’attenzione un aggressore che volesse eseguire una ricognizione nei nostri sistemi o possibili movimenti laterali. Grazie a questa esca, una volta che l’aggressore esegue attività di ricognizione come scansioni, attacchi brute force ecc…, queste vengono prontamente comunicati alla vittima in modo che possa prendere le adeguate contromisure e conoscere l’esistenza di un ospite indesiderato. Queste esche possono essere posizionate su un qualunque perimetro, come per esempio DMZ, nelle reti IT

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