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Tag: #futuro

FlorentIA: uno sguardo all’Intelligenza Artificiale nel cuore di Firenze

Con l’inizio del mese corrente, Firenze ha ospitato il 1 Ottobre scorso un evento unico: FlorentIA. FlorentIA si presenta come un appuntamento imperdibile per la comprensione dell’Intelligenza Artificiale e dei suoi molteplici impatti nella vita delle persone, delle aziende, della pubblica amministrazione, delle scuole e, in generale, dell’intero contesto globale. L’evento è stato promosso da S&NT, leader nelle soluzioni IT e nella consulenza, con il supporto dei partner Trend Micro e NinjaOne, con il patrocinio di AIxIA e in adesione all’Avviso Pubblico di Regione Toscana per la ricerca di soggetti interessati ad attivare iniziative congiunte per la promozione dell’Intelligenza artificiale in Toscana

Tra AI e paura Skynet insegna: “Costruiremo dei bunker prima di lanciare l’AGI”

La frase “Costruiremo sicuramente un bunker prima di lanciare l’AGI” dal quale prende spunto l’articolo, è stata attribuita a uno dei leader della Silicon Valley, anche se non è chiaro a chi si riferisse esattamente con “noi”. La frase ha catturato perfettamente il paradosso dei nostri tempi e l’ironia è evidente: coloro che stanno facendo progredire l’intelligenza artificiale più sofisticata a livello mondiale sono gli stessi che sono tremendamente preoccupati per le sue ripercussioni. Mentre stanno proseguendo nelle loro ricerche, stanno al contempo escogitando strategie di evasione. La situazione è simile a quella di chi costruisce una diga consapevole che finirà per

Crollo shock: -71% di offerte di lavoro per ingegneri software in tre anni

Un nuovo rapporto di Google evidenzia come l’intelligenza artificiale sia ormai parte integrante del lavoro quotidiano dei professionisti della tecnologia. Lo studio, condotto dalla divisione di ricerca DORA (DevOps Research and Assessment) e basato su 5.000 interviste a esperti del settore in tutto il mondo, rivela che il 90% degli intervistati fa uso di strumenti di IA. Si tratta di un incremento del 14% rispetto al 2024. L’indagine arriva in un momento in cui l’evoluzione dell’IA alimenta allo stesso tempo entusiasmo e timori, soprattutto in relazione al suo impatto sull’occupazione. A maggio, il CEO di Anthropic, Dario Amodei, aveva previsto un potenziale

James Cameron: l’IA può causare devastazione come Skynet e Terminator

“Il sistema di difesa militare Skynet entrerà in funzione il 4 agosto 1997. Comincerà ad autoistruirsi imparando a ritmo esponenziale e diverrà autocosciente alle 2:14 del giorno 29 agosto. Prese dal panico le autorità gli ordineranno di disinserirsi. Skynet disubbidirà e lancerà i suoi missili contro i bersagli in Russia”, Da “Terminator 2 – Il giorno del giudizio” (Terminator 2: Judgment Day, 1991). Il regista James Cameron ha espresso preoccupazione per i pericoli dell’IA. Ha affermato che l’IA può causare distruzione come le armi nucleari e devastazione come Terminator. Per questo, i leader mondiali dovrebbero stabilire regole severe e adottare misure rigorose

Oltre il codice: quando l’IA ci ricorda chi siamo

Siamo a un bivio. Non uno qualunque, ma quello esistenziale. L’Intelligenza Artificiale non è più fantascienza, è la nebbia che si addensa sul nostro cammino, ridefinendo ogni certezza. Ci costringe a una domanda scomoda: “siamo pronti a rimettere in discussione chi siamo?” Questa non è una minaccia, è un’occasione. È l’opportunità di guardarci dentro, di riscoprire la nostra essenza più selvaggia e irriducibile. Questo articolo è un viaggio intrapreso da chi, come me, ha unito l’indagine filosofica all’azione del coaching. Un dialogo potente tra due forze antiche: la filosofia che scava nell’abisso umano (da Platone a Sartre) e il coaching che trasforma

La minaccia più grande dell’Intelligenza Artificiale? E’ che i giovani non sapranno più pensare!

“Ora che il genio è uscito dalla lampada, è impossibile rimetterlo dentro!”. Quante volte abbiamo scritto queste parole riguarda l’intelligenza artificiale? Ora che il genio è fuori, come nei racconti delle Mille e una notte, non possiamo far finta che nulla sia cambiato. Le tecnologie basate sull’IA ci stanno cambiando rapidamente – e profondamente – in ogni aspetto della nostra vita. Scriviamo con l’AI, parliamo con l’AI, disegniamo con l’AI, scriviamo musica con l’AI e ancora programmiamo, impariamo e perfino pensiamo con l’AI. Ma siamo davvero pronti? A guardarci indietro, da Alan Turing a John von Neumann passando da Marvin Minsky a

Due sviluppatori, una Panda, 14.000 km e zero paura! Cosa ne esce fuori? Nerd in fuga a tutto Open Source!

Prendi una Fiat Panda seconda serie del 2003, con 140.000 km sul groppone, il classico motore Fire 1.1, e nessuna dotazione moderna. Ora immagina di trasformarla in una specie di Cybertruck in miniatura, con fari LED stampati in 3D, infotainment touchscreen, comandi da astronave e una connessione satellitare globale. No, non è una puntata di Black Mirror, è tutto vero. Si chiama Cyberpandino, ed è il progetto assurdo (e geniale) di due sviluppatori romani, Matteo e Roberto, che hanno deciso di iscriversi al Mongol Rally 2025 , Red Hot Cyber, essendo sempre pronta per le sfide epiche e impossibili, ha supportato questo

We Make Future 2025, speech Federico Faggin

Bologna brucia di futuro: quando 70.000 visionari ridisegnano il domani

La svolta di Riyadh cambia tutto Red Hot Cyber, primo e principale riferimento italiano sulla cybersecurity, è stato tra gli ospiti al We Make Future 2025 di Bologna su esclusivo invito di Search On. In questo reportage, vi portiamo dentro i laboratori dell’avvenire della fiera che ha riunito 70.000 innovatori sotto lo slogan “One World, One Future”. Dalle startup più innovative alle riflessioni critiche sull’IA, fino agli highlights esclusivi. Nei prossimi giorni pubblicheremo analisi specialistiche settore per settore. Immaginate 70.000 innovatori uniti da un solo obiettivo: plasmare l’avvenire digitale. “One World, One Future”. Dal 4 al 6 giugno, negli spazi di BolognaFiere,

Cybersecurity, infrastrutture critiche e difesa del sistema Paese: tecnologia e cultura per vincere le sfide del futuro

A cura di Aldo Di Mattia, Director of Specialized Systems Engineering and Cybersecurity Advisor Italy and Malta di Fortinet Nel 2024 i cyber criminali hanno intensificato in modo significativo gli attacchi alle infrastrutture critiche, sia in Italia che a livello globale. Come emerge dai dati dei FortiGuard Labs pubblicati nell’ultimo Rapporto Clusit, l’Italia è stata colpita dal 2,91% delle minacce globali, un aumento significativo rispetto allo 0,79% dell’anno precedente. Si tratta di una fotografia chiara della crescente esposizione del Paese agli attacchi informatici, che coinvolgono tutte le categorie di attori: cyber criminali mossi da interessi economici, gruppi hacktivisti e attacchi sponsorizzati da

Segnali Inarrestabili di Interesse: La Cybersicurezza Accende le Nuove Generazioni alla RHC Conference

Scrivevo un paio di anni fa su queste pagine di come taluni paesi europei e non, avessero forze fresche e giovani da impiegare nel settore dell’informatica. La nostra crisi demografica è sotto gli occhi di tutti – solo i politici sognatori  ancora non riescono a comprenderlo – e questo in un’ottica a lungo termine sarà certamente un problema. Ancor di più lo sarà se non riusciremo a recuperare il gap con quei paesi vicini che hanno investito molto nella cybersecurity e nei giovani frequentatori delle scuole, delle università per la formazione sempre continua del settore. Ho visto però un barlume di speranza

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