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Tag: gestione dei dati

GDPR: fra il dire e il fare c’è di mezzo… l’accountability!

Accountability, bestia strana. Viene citata dal 2016, quando il GDPR era un po’ come l’Inverno di Game of Thrones. Che poi in realtà è arrivato ma non è stato tutta questa confusione, il grosso dei danni l’hanno fatto per lo più operatori e, soprattutto, autorità di controllo che non si sono dimostrate granché pronte. Ma acqua passata non macina più, ma ha comportato dei gap cognitivi niente male. Primo fra tutti intendere – o concordare – che cosa si intende con quel principio cardine di accountability o responsabilizzazione. Che già a colpo d’occhio dovrebbe richiamare un’assunzione di responsabilità, l’interiorizzazione di una tendenza

Cyberstorage: La Risposta degli IT Manager Italiani ai Ransomware

Cyberstorage: la risposta degli IT manager italiani a ransomware sempre più sofisticati. Negli ultimi anni lo scenario è cambiato: ransomware più aggressivi, esfiltrazione dei dati prima della cifratura, interruzioni dei servizi dovute a eventi fisici e non solo. In questo contesto, “salvare” i dati non basta più: lo storage diventa parte della sicurezza. Proprio per questo motivo, tra gli IT manager italiani cresce l’attenzione verso il cyberstorage: uno storage progettato per resistere agli attacchi direttamente dove risiedono i dati. Alla base c’è un principio architetturale chiave: la frammentazione e distribuzione nativa del dato su più sedi geografiche. A questo si affiancano funzionalità

Open Data e Big Data: gestione del dato e confronto tra Hadoop vs Spark

Oggi, per tutte le grandi aziende, i dati rappresentano una risorsa strategica di primaria importanza. Grazie alle informazioni ricavate, è possibile fondare strategie decisionali che, in ogni settore, possono implementare le attività e i profitti di un’azienda. Analoghe considerazioni possono essere rivolte all’interno della Pubblica Amministrazione, dove i dati non solo rappresentano uno strumento per migliorare l’efficienza interna e i processi decisionali, ma, se resi disponibili alla collettività, possono generare valore sociale ed economico. Seppur con modalità e finalità differenti, in questo contesto si inseriscono due fenomeni fondamentali, accomunati dalla necessità di gestire grandi quantità di informazioni; stiamo parlando di Open Data

I dati sensibili non si sono offesi: esistono ancora (e il GDPR li cita pure)

Premessa: il GDPR non ha eliminato i dati sensibili. Per gli spiritosoni che dicono “i dati sensibili che sono? quelli che si offendono?” sparandosi la gimmick da espertoni di GDPR, faccio notare che la definizione del GDPR categorie particolari di dati è quella presenta già nella direttiva 95/46/CE all’art. 8 mentre invece i dati sensibili resistono e vivono pur nella nuova normativa ma in accordo con il loro significato dal punto di vista della sicurezza delle informazioni. Il presente regolamento prevede anche un margine di manovra degli Stati membri per precisarne le norme, anche con riguardo al trattamento di categorie particolari di

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