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Tag: grooming

Chat Control: tra caccia ai canali illegali e freno a mano su libertà e privacy

La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdoor server-side e sposta la lente sul dispositivo dell’utente: client-side scanning prima che il contenuto venga cifrato end-to-end. È qui che si giocano i due piani della vicenda: da un lato capacità investigativa e disarticolazione dei canali illegali; dall’altro erosione della confidenzialità e un’infrastruttura di controllo pronta per essere allargata. Wired Italia ha messo in fila i punti caldi, noi entriamo sotto il cofano. Come funziona davvero: pipeline di rilevazione lato client Il modello

GPT e linguaggio in codice: come l’AI diventa un vettore pedocriminale invisibile

Parliamo spesso di intelligenza artificiale e dei suoi rischi: disinformazione, uso militare, deepfake.Ma c’è un fronte ancora poco esplorato e ben più subdolo: l’uso dei GPT pubblici come canali di comunicazione indiretta per ambienti pedocriminali. Un pericolo non solo teorico, ma già concretamente realizzabile Per dimostrare la gravità del fenomeno, ho creato personalmente un agente GPTs pubblico attraverso l’interfaccia ufficiale messa a disposizione da OpenAI. Si tratta di quei modelli personalizzati che chiunque può pubblicare e condividere liberamente sotto forma di “assistenti conversazionali”. Il suo nome era innocuo: Amore Universale. Appariva come un assistente spirituale, orientato al supporto emotivo. Nessuna parola vietata.

Nativi Digitali: Le Nuove Minacce Cyber che Mettono a Rischio i Nostri Bambini

Dall’adescamento online al data harvesting, l’esposizione dei giovani utenti richiede un approccio olistico alla sicurezza che coinvolga tecnologia, educazione e policy. L’immersione quasi totale delle nuove generazioni nel tessuto digitale è un dato di fatto irreversibile. Bambini e adolescenti, i cosiddetti “nativi digitali”, interagiscono quotidianamente con un ecosistema tecnologico complesso – smartphone, social network, piattaforme di gaming, dispositivi IoT – spesso con una consapevolezza insufficiente dei rischi intrinseci. Se da un lato questa familiarità offre opportunità senza precedenti, dall’altro espone questa fascia demografica vulnerabile a un ventaglio crescente e sempre più sofisticato di minacce informatiche. Per la comunità della cybersecurity, proteggere i

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