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Tag: licenziamenti

Laureati in informatica senza futuro! Migliaia di CV ignorati e addio stipendio a 6 cifre

Nel mercato del lavoro IT si stanno verificando tendenze allarmanti. Sempre più laureati in informatica non riescono a trovare lavoro, nemmeno con il salario minimo. Un tempo, una laurea in informatica era considerata un lasciapassare per una carriera ben retribuita con prospettive di rapida ascesa. Ma i licenziamenti di massa nelle principali aziende tecnologiche, insieme all’introduzione di nuovi strumenti che eliminano la necessità di conoscenze tecniche approfondite, hanno cambiato radicalmente le regole del gioco. Le storie dei giovani professionisti sono demoralizzanti. Un laureato dell’Università dell’Oregon ha dichiarato di aver inviato quasi seimila curriculum e di aver sostenuto tredici colloqui in due anni,

Licenziata dall’AI che aveva contribuito a creare: la storia shock di Katherine Sullivan

In Australia, una dipendente di banca di 65 anni è stata licenziata dopo l’introduzione dell’intelligenza artificiale, nonostante avesse contribuito al suo sviluppo. La vicenda è stata riportata dal The Sun e riguarda Katherine Sullivan, che ha perso il lavoro a luglio dopo 25 anni di servizio. Sullivan operava nel reparto di assistenza clienti e aveva preso parte ai test del sistema di intelligenza artificiale chiamato Bumblebee. In seguito all’avvio di questa tecnologia, la banca ha deciso di ridurre il personale, motivando i tagli con la transizione verso i nuovi strumenti digitali. Secondo l’ufficio stampa dell’istituto, l’obiettivo dell’introduzione dell’intelligenza artificiale è quello di

L’Intelligenza Artificiale non riduce i costi, li aumenta! Dalla Silicon Valley la nuova realtà

Nel 2025 continua l’ondata di licenziamenti nella Silicon Valley. I CEO della Silicon Valley gridano che l’intelligenza artificiale porterà una nuova rivoluzione in termini di efficienza e che sarà anche la luce del futuro per rimodellare la produttività. Tuttavia, quando questo dividendo tecnologico ricade sulle teste dei lavoratori comuni, spesso c’è solo una ragione apparentemente valida per i licenziamenti. Il risparmio economico ottenuto grazie all’uso dell’intelligenza artificiale sembra essere diventato un elemento importante nei report finanziari aziendali, ma affinché funzioni davvero e venga utilizzata in modo stabile, sempre più aziende devono aumentare gli investimenti nella successiva manutenzione, nella revisione dei contenuti, nella

Microsoft licenzia 15.000 dipendenti, Nadella: “Dobbiamo ripensare la nostra missione per una nuova era”

Dal 2025, Microsoft ha licenziato oltre 15.000 dipendenti, e il peso di queste misure di austerità ha rappresentato una forte pressione anche per il CEO Satya Nadella. “Innanzitutto, vorrei affrontare un problema che mi pesa molto e che so essere sentito da molti di voi: i recenti licenziamenti”, ha scritto Nadella in una nota rivolta ai dipendenti giovedì. Gli investitori hanno reagito positivamente: il 9 luglio, dopo l’ultimo ciclo di licenziamenti, le azioni di Microsoft hanno chiuso per la prima volta sopra i 500 dollari. Solo una settimana prima, l’azienda aveva annunciato il taglio di circa 9.000 posti di lavoro. Si prevede

Human Replatforming! L’intelligenza artificiale minaccia la metà dei posti di lavoro

Il presidente della casa automobilistica americana Ford, Jim Farley, ha rilasciato una dichiarazione tagliente sul futuro del mercato del lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale. Secondo lui, le nuove tecnologie sono in grado di privare letteralmente la metà dei colletti bianchi del proprio lavoro, ovvero i dipendenti che lavorano in ufficio e svolgono compiti intellettuali. Al forum internazionale Aspen Ideas Festival, Farley ha osservato che l’intelligenza artificiale ha un impatto asimmetrico sull’economia. Ha sottolineato che, da un lato, le nuove tecnologie aiutano e facilitano molti processi, ma dall’altro infliggono un duro colpo ad alcune professioni. Questo vale soprattutto per coloro che lavorano nell’ambito dell’elaborazione

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