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Tag: Raspberry Pi

E’ possibile riscaldare una casa con i Raspberry Pi? Nel Regno Unito la risposta è si

Nel Regno Unito, hanno iniziato a testare un modo insolito per riscaldare le case: utilizzare mini data center alimentati da Raspberry Pi. Il progetto è implementato da UK Power Networks nell’ambito del programma SHIELD (Smart Heat and Intelligent Energy in Low-Income Areas). UK Power Networks gestisce la rete elettrica e le sottostazioni nel sud-est dell’Inghilterra ed è responsabile dell’”ultimo miglio” della fornitura di energia ai consumatori. Il programma SHIELD prevede l’installazione di pannelli solari e batterie nelle abitazioni e, in alcuni casi, la sostituzione delle caldaie a gas con i sistemi di elaborazione dati compatti HeatHub. HeatHub è sviluppato e gestito da

Esce Kali Linux 2025.3! Nuova release con miglioramenti e nuovi strumenti

Gli sviluppatori di Kali Linux hanno rilasciato una nuova release, la 2025.3, che amplia le funzionalità della distribuzione e aggiunge dieci nuovi strumenti di penetration testing. L’aggiornamento migliora i processi di deployment in ambienti virtuali, ripristina il supporto dei driver wireless per Raspberry Pi, rielabora diversi plugin e interrompe il supporto per l’architettura legacy ARMel. Gli sviluppatori hanno completamente riprogettato il processo di creazione delle immagini virtuali, aggiornando l’integrazione con HashiCorp Packer e Vagrant. Gli script ora utilizzano lo standard versione 2, garantendo coerenza nella generazione dei template. I file di preconfigurazione per le installazioni automatizzate sono stati standardizzati e gli script

Mr Robot Insegna: un Raspberry Pi con supporto 4G usato dagli hacker per accedere alla rete di una banca

E’ stato segnalato da Group-IB che un Raspberry Pi con supporto 4G e’ stato sfruttato dal gruppo di pirati informatici UNC2891, conosciuto anche con il nome di LightBasin, al fine di superare le misure di sicurezza e accedere alla rete della banca. Attraverso la connessione allo stesso switch di rete del bancomat, il computer a scheda singola ha creato un varco nella rete interna della banca, permettendo ai malfattori di operare in modo laterale ed installare delle backdoor. I ricercatori, che hanno individuato la violazione durante l’esame di operazioni sospette sul sistema informatico della banca, hanno rilevato che l’attacco era finalizzato ad

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