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Tag: sicurezza dei dati

Le Aziende italiane dei call center lasciano online tutte le registrazioni audio

Le aziende italiane che utilizzano piattaforme di telefonia online (VoIP) basate su software open-source come Asterisk e Vicidial, si affidano a questi sistemi per contattare quotidianamente i cittadini italiani, proponendo la vendita di prodotti e servizi di varia natura. Paragon Sec, durante una ricerca nelle underground, ha individuato numerosi call center di aziende italiane attivi in diversi settori dalla promozione di pannelli fotovoltaici alla fornitura di acqua, luce e gas, fino a prodotti di benessere. Quello che abbiamo scoperto, però, è allarmante: una fuga di registrazioni audio private tra operatori e clienti, rese pubblicamente accessibili sul web senza alcuna protezione. Perché è

9,9 su 10! Tutti i sistemi SAP S/4HANA a rischio: patch subito!

È stata identificata una vulnerabilità critica , la CVE-2025-42957 , in SAP S/4HANA , che ha ricevuto un punteggio CVSS di 9,9. L’errore consente a un utente con privilegi minimi di eseguire l’iniezione di codice e di fatto assumere il controllo dell’intero sistema. È stato scoperto dal team di SecurityBridge Threat Research Labs, che ha anche confermato lo sfruttamento in attacchi reali. La vulnerabilità interessa tutte le versioni di S/4HANA, comprese quelle Private Cloud e On-Premise. Per hackerare con successo, un aggressore necessita solo di un account con privilegi bassi, dopodiché ottiene i privilegi di eseguire comandi a livello di sistema operativo,

Anche Cloudflare violata nell’incidente Salesforce! I rischi del cloud colpiscono tutti

Un’intrusione di dati è stata rilevata da Cloudflare, dove un aggressore esperto ha potuto accedere e quindi rubare i dati sensibili dei propri clienti da quella che era l’istanza Salesforce messa a disposizione proprio dalla società. La violazione faceva parte di un attacco più ampio alla supply chain che sfruttava una vulnerabilità nell’integrazione del chatbot Salesloft Drift, colpendo centinaia di organizzazioni in tutto il mondo. E’ importante notare, che oltre CloudFlare, sono rimaste vittima di questo incidente alla supply chain anche: L’incidente che ha colpito Cloudflare, insieme a realtà di primo piano come Palo Alto Networks, Zscaler e persino Google, dimostra quanto

Trend Micro: attenzione alla “Task scam”, la truffa che colpisce chi cerca lavoro online

L’ultima ricerca del leader di security rivela i meccanismi fraudolenti che si nascondono dietro le finte opportunità di lavoro proposte dalle piattaforme digitali In tutto il mondo aumentano le vittime della “Task scam”, una truffa in rapida crescita che Trend Micro, leader globale di cybersecurity, analizza nella sua ultima ricerca “Unmasking Task Scams to Prevent Financial Fallout From Fraud“. La “Task scam” è una sofisticata truffa che colpisce gli utenti che cercano lavoro online. Questa tipologia di frode, dopo un’iniziale proposta di impiego all’apparenza seria, attira la vittima in attività digitali ripetitive che la privano di ingenti somme di denaro. “La task

Open Data e Big Data: gestione del dato e confronto tra Hadoop vs Spark

Oggi, per tutte le grandi aziende, i dati rappresentano una risorsa strategica di primaria importanza. Grazie alle informazioni ricavate, è possibile fondare strategie decisionali che, in ogni settore, possono implementare le attività e i profitti di un’azienda. Analoghe considerazioni possono essere rivolte all’interno della Pubblica Amministrazione, dove i dati non solo rappresentano uno strumento per migliorare l’efficienza interna e i processi decisionali, ma, se resi disponibili alla collettività, possono generare valore sociale ed economico. Seppur con modalità e finalità differenti, in questo contesto si inseriscono due fenomeni fondamentali, accomunati dalla necessità di gestire grandi quantità di informazioni; stiamo parlando di Open Data

Proofpoint: Allarme CISO italiani, l’84% teme un cyberattacco entro un anno, tra AI e burnout

Proofpoint pubblica il report “Voice of the CISO 2025”: cresce il rischio legato all’AI e rimane il problema umano, mentre i CISO sono a rischio burnout. L’84% dei CISO italiani prevede un attacco informatico materiale nel prossimo anno. Rischio umano e perdita di dati dovuta alla GenAI sono in cima alle loro preoccupazioni. Proofpoint, Inc., azienda leader nella cybersecurity e nella compliance, ha pubblicato oggi la quinta edizione annuale del suo report “Voice of the CISO”, che analizza le principali sfide, aspettative e priorità dei Chief Information Security Officer (CISO) a livello globale. Il report 2025, che ha coinvolto 1.600 CISO a

GitHub e GitLab sempre più nel mirino! Attacchi mirati agli sviluppatori tramite repository falsi

Ospitando progetti falsi su piattaforme di sviluppo popolari (GitHub e GitLab), gli aggressori inducono gli utenti a eseguire payload dannosi che estraggono componenti aggiuntivi da un repository controllato dagli hacker. Di conseguenza, trojan di accesso remoto e spyware vengono scaricati sui dispositivi delle vittime. Gli analisti di Positive Technologies hanno presentato un rapporto sulle minacce informatiche per la prima metà del 2025. Secondo i loro dati, il metodo principale per attaccare con successo le organizzazioni rimane il malware: è stato utilizzato nel 63% dei casi. Allo stesso tempo, la quota di distribuzione di malware tramite siti web ha raggiunto il 13%: quasi

FreePBX sotto attacco: exploit zero-day già in uso, rilasciata una patch di emergenza

Il mondo della telefonia VoIP è finito ancora una volta nel mirino dei criminali informatici. Questa volta tocca a FreePBX, la piattaforma open-source costruita su Asterisk e diffusissima in aziende, call center e provider di servizi. La Sangoma FreePBX Security Team ha lanciato l’allarme: una vulnerabilità zero-day sta colpendo i sistemi che espongono in rete l’Administrator Control Panel (ACP). E non si tratta di una minaccia teorica: da giorni l’exploit è già attivamente sfruttato, con conseguenze pesanti per chi non ha preso adeguate contromisure. L’attacco: comandi arbitrari e compromissioni di massa Secondo le prime segnalazioni, l’exploit permette agli aggressori di eseguire qualsiasi

Il Phishing per le AI è arrivato! ChatGPT, clicca subito qui per non perdere l’accesso!

Gli attacchi di phishing stanno diventando sempre più sofisticati e ora prendono di mira non solo gli utenti, ma anche le difese automatizzate basate sull’intelligenza artificiale. I ricercatori hanno scoperto una campagna in cui gli aggressori incorporano istruzioni nascoste nelle e-mail per confondere i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati dai SOC per classificare e filtrare le minacce. L’email in sé aveva un aspetto tradizionale: l’oggetto era “Avviso di scadenza accesso 20/08/2025 16:56:21”, il testo era una notifica sull’imminente scadenza della password ad un indirizzo di posta elettronica con la proposta di confermare o aggiornare urgentemente i dati. Questa tecnica si basa su

Il 2029 sarà l’anno del Q-Day? Ma se la sostituzione di SHA1 ha impiegato 12 anni?

Gli esperti di sicurezza parlano sempre più spesso di “Q-Day”, il momento in cui i computer quantistici saranno in grado di gestire i moderni algoritmi di crittografia. Le previsioni dei principali attori, da IBM e Google agli analisti di Gartner, si riducono a una data allarmante: il traguardo potrebbe arrivare già nel 2029. Il paradosso è che non ci saranno segnali d’allarme clamorosi. I server continueranno a rispondere alle richieste, i browser apriranno pagine familiari, i sistemi aziendali rimarranno operativi. Cambierà solo la parte invisibile del quadro: gli aggressori che da anni “raccolgono” dati crittografati aspetteranno il momento in cui potranno essere

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