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Tag: truffe online

I dati personali come merce: come l’accesso facile alimenta i mercati della cybercriminalità

Oggi i dati personali sono diventati una delle merci più importanti su internet. Tuttavia, molte persone non si rendono conto che le informazioni che li riguardano, disponibili online, possono in realtà nuocere quando vengono raccolte silenziosamente, vendute e rivendute da data broker e piattaforme di ricerca persone. Una volta che i dati vengono venduti, c’è un’enorme probabilità che siano utilizzati in truffe, furti d’identità e campagne di molestia. Questo significa che è necessario essere più vigili riguardo a ciò che si condivide online. Molti non si accorgono che i propri dati stanno già circolando attraverso pipeline digitali. Con elenchi pubblici, social media

Dal Vaticano a Facebook con furore! Il miracolo di uno Scam divino!

Negli ultimi anni le truffe online hanno assunto forme sempre più sofisticate, sfruttando non solo tecniche di ingegneria sociale, ma anche la fiducia che milioni di persone ripongono in figure religiose, istituzionali o di forte carisma. Un esempio emblematico è rappresentato da profili social falsi che utilizzano l’immagine di alti prelati o persino del Papa per attirare l’attenzione dei fedeli. Questi profili, apparentemente innocui, spesso invitano le persone a contattarli su WhatsApp o su altre piattaforme di messaggistica, fornendo numeri di telefono internazionali. Come funziona la truffa I criminali informatici creano un profilo fake, come in questo caso di Papa Leone XIV.

38 milioni di Numeri di telefono di Italiani in vendita nel Dark Web. E’ che Smishing Sia!

Sette italiani su dieci hanno il proprio numero di telefono incluso in questa banca dati. Ma cosa significa attualmente disporre di un tale quantitativo di numeri telefonici concentrati all’interno di un determinato territorio? Un nuovo annuncio comparso sul forum underground XSS in lingua russa, accessibile su presentazione nella sua versione onion, ha destato particolare preoccupazione all’interno della comunità della sicurezza informatica. Nel post, i ricercatori di DarkLab, hanno rilevato la vendita di un enorme database contenente oltre 38 milioni di numeri di telefono di cittadini italiani, con un prezzo fissato a diverse migliaia di dollari. A cosa può servire un elenco di

Trend Micro: attenzione alla “Task scam”, la truffa che colpisce chi cerca lavoro online

L’ultima ricerca del leader di security rivela i meccanismi fraudolenti che si nascondono dietro le finte opportunità di lavoro proposte dalle piattaforme digitali In tutto il mondo aumentano le vittime della “Task scam”, una truffa in rapida crescita che Trend Micro, leader globale di cybersecurity, analizza nella sua ultima ricerca “Unmasking Task Scams to Prevent Financial Fallout From Fraud“. La “Task scam” è una sofisticata truffa che colpisce gli utenti che cercano lavoro online. Questa tipologia di frode, dopo un’iniziale proposta di impiego all’apparenza seria, attira la vittima in attività digitali ripetitive che la privano di ingenti somme di denaro. “La task

Truffe online e sextorsion: il lato oscuro delle organizzazioni criminali asiatiche

È stato scoperto che le organizzazioni criminali del Sud-est asiatico, note per le loro truffe basate su criptovalute e le truffe sentimentali, sono coinvolte in attività ancora più losche. Una nuova ricerca dell’International Justice Mission (IJM) ha scoperto un legame diretto tra le organizzazioni criminali in Cambogia, Myanmar e Laos e l’aumento della sextorsion ai danni di minori. Questi centri di truffe operano come campi di lavoro forzato, dove decine di migliaia di persone provenienti da diversi paesi sono trattenute contro la loro volontà e costrette a ingannare le vittime in tutto il mondo. Secondo IJM, da gennaio 2022 ad agosto 2024,

È bastata una ん di troppo! Phishing che impersona Booking.com con la tecnica degli omoglifi

Gli aggressori hanno iniziato a utilizzare un trucco insolito per mascherare i link di phishing, facendoli apparire come indirizzi di Booking.com. La nuova campagna malware utilizza il carattere hiragana giapponese “ん” (U+3093). In alcuni font e interfacce, assomiglia visivamente a una barra, facendo apparire l’URL come un normale percorso sul sito, sebbene in realtà conduca a un dominio falso. Il ricercatore JAMESWT ha scoperto che nelle e-mail di phishing il collegamento si presenta così: https://admin.booking.com/hotel/hoteladmin/… ma in realtà indirizza l’utente a un indirizzo del tipo https://account.booking.comんdetailんrestric-access.www-account-booking.com/en/. Tutto ciò che precede “www-account-booking[.]com” è solo un sottodominio che imita la struttura del sito reale.

Hai conosciuto una ragazza su internet? Quattro ghanesi potrebbero averti fatto il pacco

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato quattro cittadini ghanesi per il loro coinvolgimento in una massiccia rete di frodi internazionali che ha rubato oltre 100 milioni di dollari attraverso truffe sentimentali e attacchi che compromettevano le comunicazioni aziendali. Secondo gli inquirenti, il gruppo criminale ha operato negli Stati Uniti dal 2016 a maggio 2023, prendendo di mira sia individui che aziende, ed era strutturato gerarchicamente. Gli imputati, ricoprivano posizioni di alto rango nell’organizzazione, nota come “sakawa boys“, o “game boys“. Tutti e quattro sono stati estradati dal Ghana e condotti negli Stati Uniti il 7 agosto. Due di loro,

Over 60, Sotto Tiro! Sono 700 i milioni di dollari rubati dai criminal hacker agli anziani

Gli americani over 60 hanno perso la sorprendente cifra di 700 milioni di dollari a causa di frodi online nel 2024, la cifra più alta mai registrata dalla Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti D’America. Il nuovo Consumer Protection Data Spotlight rileva perdite in tutte le categorie, dalle piccole alle multimilionarie, in aumento rispetto agli anni precedenti, con un aumento particolarmente netto nei furti più grandi. Secondo le statistiche, il colpo più duro è stato arrecato alle vittime che hanno perso più di 100.000 dollari in un singolo episodio: tali perdite ammontano a 445 milioni di dollari, ovvero otto volte di

Università di Padova nel mirino! Una campagna di phishing è in corso avverte il CERT-AgID

Nelle ultime ore è emersa una nuova campagna di phishing mirata contro l’Università degli Studi di Padova, che utilizza una pagina di accesso falsificata per carpire le credenziali di studenti e personale accademico. L’immagine mostra un sito che imita in modo piuttosto fedele il portale di Single Sign-On dell’ateneo, ma ospitato su un dominio sospetto (“hoster-test.ru”), elemento che dovrebbe subito insospettire l’utente attento. Il layout e i loghi originali sono stati copiati per rendere la truffa più credibile, ma la barra dell’indirizzo e l’assenza di connessione sicura (indicata da “Non sicuro”) rivelano la natura malevola del sito. L’allarme è stato diramato dal

Hai pagato per mesi una VPN che non ha fatto altro che spiarti

La complessa infrastruttura della rete pubblicitaria fraudolenta VexTrio Viper è tornata alla ribalta dopo che i ricercatori di Infoblox hanno rivelato i dettagli di un massiccio schema di app mobile false . Sotto le mentite spoglie di servizi legittimi – dalle VPN alle utility di pulizia della RAM, dai filtri antispam alle app di incontri – i truffatori hanno inserito programmi dannosi negli store ufficiali di Apple e Google. Questi programmi sono stati distribuiti per conto di presunti sviluppatori diversi, tra cui HolaCode, LocoMind, Hugmi, Klover Group e AlphaScale Media. Il numero totale di download ammonta a milioni. Una volta installate, queste

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