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Tag: Velociraptor

Velociraptor usato in attacchi attivi per distribuire il ransomware LockBit e Babuk

Gli hacker hanno iniziato a utilizzare Velociraptor, lo strumento di analisi forense e risposta agli incidenti digitali (DFIR), per sferrare attacchi con i ransomware LockBit e Babuk. I ricercatori di Cisco Talos attribuiscono queste campagne al gruppo Storm-2603, operativo in Cina. Secondo gli analisti, gli aggressori hanno utilizzato una versione obsoleta di Velociraptor con una vulnerabilità di escalation dei privilegi (CVE-2025-6264 , punteggio CVSS 5,5) per ottenere il controllo completo sui sistemi infetti. Velociraptor è stato creato da Mike Cohen come strumento DFIR open source e successivamente acquisito da Rapid7 che ne sta sviluppando la versione commerciale. A fine agosto, i ricercatori

Gli aggressori utilizzano Velociraptor per gli attacchi informatici. Rapid7 è al corrente

Gli specialisti della sicurezza di Sophos hanno attirato l’attenzione su un attacco informatico in cui aggressori sconosciuti hanno utilizzato lo strumento forense open source Velociraptor per monitorare gli endpoint . “In questo incidente, gli aggressori hanno utilizzato uno strumento per scaricare ed eseguire Visual Studio Code con il probabile intento di creare un tunnel verso un server di comando e controllo”, hanno affermato gli esperti della Sophos Counter Threat Unit. Il rapporto sottolinea che gli aggressori spesso impiegano tattiche di tipo “living-off-the-land” (LotL) e utilizzano legittimi strumenti di monitoraggio e controllo remoto negli attacchi, ma l’uso di Velociraptor segnala un’evoluzione di tali

Living-off-the-Land 2.0: quando gli aggressori trasformano gli strumenti di sicurezza in armi

Sophos ha messo in guardia da una pratica sempre più sofisticata da parte degli aggressori: l’utilizzo di strumenti di sicurezza informatica legittimi nell’ambito della tattica Living-off-the-Land (LotL), in cui un attacco viene effettuato utilizzando software esistente o disponibile al pubblico, anziché malware sviluppato internamente. In un ultimo incidente, degli aggressori sconosciuti hanno introdotto Velociraptor, uno strumento open source di monitoraggio degli endpoint e di analisi forense digitale, nell’infrastruttura della vittima. Lo strumento è stato installato tramite msiexec, scaricando il programma di installazione MSI da un dominio sulla piattaforma Cloudflare Workers. E’ risaputo che gli autori delle minacce, spesso, utilizzano tecniche “living-off-the-land” (LotL) o

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