
Redazione RHC : 1 Luglio 2025 08:15
Un gruppo di pirati informatici con presunti legami iraniani ha riaffermato la propria influenza, annunciando di essere riuscito ad accedere ad alcune nuove email del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dei suoi più stretti collaboratori. Secondo Reuters , le email ammontano a circa 100 gigabyte e includono quelle del suo capo di gabinetto Susie Wiles, dell’avvocato Lindsay Halligan, del consigliere Roger Stone e materiale relativo all’attrice Stormy Daniels, precedentemente coinvolta in importanti controversie legali con Trump.
Il gruppo che si fa chiamare “Robert” aveva già guadagnato notorietà in vista delle elezioni del 2024 quando fece trapelare ai media la sua prima serie di email. La corrispondenza includeva gli avvocati di Robert Kennedy Jr., ora Segretario alla Salute degli Stati Uniti, nonché discussioni su possibili pagamenti a Stormy Daniels e sulle strategie interne al partito della campagna di Trump. L’autenticità di alcune delle email è stata confermata dai giornalisti. Dopo quell’incidente, il gruppo si sarebbe “ritirato”, ma è ricomparso nel giugno di quest’anno, subito dopo il massiccio attacco israeliano agli impianti nucleari iraniani e i raid aerei statunitensi su tre impianti iraniani.
Ora, i membri del gruppo hanno dichiarato a Reuters che intendono vendere l’accesso ai materiali ancora da pubblicare, ma non hanno specificato a chi esattamente o quando ciò potrebbe accadere. L’FBI ha affermato che chiunque sia coinvolto nelle fughe di notizie sarà indagato a fondo e ritenuto responsabile ai sensi delle leggi sulla sicurezza nazionale. Allo stesso tempo, la Cybersecurity and Infrastructure Protection Agency degli Stati Uniti ha già emesso un avviso ufficiale alle aziende che operano nel settore della difesa e delle infrastrutture critiche in merito alla crescente minaccia di attacchi da parte di gruppi informatici iraniani.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il documento sottolinea che, nell’attuale contesto geopolitico, tali gruppi potrebbero ricorrere a ransomware e altri tipi di attacchi, spesso in collaborazione con operatori che forniscono servizi nell’ambito del modello di cooperazione di affiliazione. In particolare, si osserva che gli hacker iraniani hanno già violato sistemi di approvvigionamento idrico e altri impianti industriali sfruttando vulnerabilità presenti in apparecchiature di produzione israeliana, utilizzate attivamente in diversi settori, dall’industria automobilistica a quella petrolchimica.
Gli analisti ritengono che, nel contesto di attacchi alle infrastrutture di difesa iraniane, alle unità informatiche potrebbe essere ordinato di utilizzare tutti i mezzi di influenza disponibili, cercando al contempo di evitare un’escalation del conflitto. La diffusione di un’ulteriore serie di email è una di queste forme di pressione asimmetrica che consente di infliggere danni politici senza ostilità aperte.
Nel frattempo, a Washington crescono le preoccupazioni circa possibili attacchi informatici a strutture sanitarie, energetiche e governative. Ariel Parnes, ex ufficiale dell’unità informatica israeliana 8200, ha affermato che l’Iran considera le operazioni informatiche un mezzo di influenza economico ed efficace. Secondo lui, non si tratta di incursioni caotiche, ma di azioni calcolate volte alla destabilizzazione e a una dimostrazione di forza.
La CISA non ha ancora commentato le segnalazioni di nuove attività del gruppo Robert, ma i segnali generali indicano che il conflitto informatico tra Iran e Stati Uniti continua ad intensificarsi e una nuova escalation potrebbe essere solo questione di tempo.
Redazione
Piaccia o meno, l’invio di un’email a un destinatario errato costituisce una violazione di dati personali secondo il GDPR. Ovviamente, questo vale se l’email contiene dati personali o se altrime...

Nel gergo dei forum underground e dei marketplace del cybercrime, il termine combo indica un insieme di credenziali rubate composto da coppie del tipo email:password. Non si tratta di semplici elenchi...

Sulla veranda di una vecchia baita in Colorado, Mark Gubrud, 67 anni, osserva distrattamente il crepuscolo in lontananza, con il telefono accanto a sé, lo schermo ancora acceso su un’app di notizie...

Anthropic ha rilasciato Claude Opus 4.5 , il suo nuovo modello di punta, che, secondo l’azienda, è la versione più potente finora rilasciata e si posiziona al vertice della categoria nella program...

Il lavoro da remoto, ha dato libertà ai dipendenti, ma con essa è arrivata anche la sorveglianza digitale. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un articolo riportando che tali strumenti di monitor...