Un pericoloso 0-day su Outlook utilizzato dagli hacker di Fancy Bear è stato fixato
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
2nd Edition GlitchZone RHC 970x120 2
2nd Edition GlitchZone RHC 320x100 2
Un pericoloso 0-day su Outlook utilizzato dagli hacker di Fancy Bear è stato fixato

Un pericoloso 0-day su Outlook utilizzato dagli hacker di Fancy Bear è stato fixato

15 Marzo 2023 11:54

Microsoft ha corretto una vulnerabilità zero-day presente su Outlook (CVE-2023-23397) che è stata sfruttata da un gruppo di hacker collegato al servizio di intelligence militare russo GRU per prendere di mira le organizzazioni europee.

La vulnerabilità di sicurezza è stata sfruttata in attacchi per prendere di mira e violare le reti di 15 organizzazioni governative, militari, energetiche e dei trasporti tra metà aprile e dicembre 2022.

Il gruppo di hacker nazionali Fancy Bear (APT28, STRONTIUM, Sednit, Sofacy) ha inviato mail di spam su Outlook tramite richieste di negoziazione NTLM, costringendo i dispositivi degli obiettivi ad autenticarsi nelle condivisioni SMB controllate dagli aggressori.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Le credenziali rubate sono state utilizzate per effettuare dei movimenti laterali all’interno delle reti delle vittime e per modificare i permessi della cartella della casella di posta di Outlook, una tattica che consente l’esfiltrazione della posta elettronica per account specifici.

Microsoft ha condiviso queste informazioni in un report di analisi delle minacce che è stato analizzato da BleepingComputer e disponibile per i clienti con abbonamenti a Microsoft 365 Defender, Microsoft Defender for Business o Microsoft Defender per Endpoint Plan 2.

La vulnerabilità (CVE-2023-23397) è stata segnalata dal CERT-UA (il Computer Emergency Response Team for Ukraine) ed è una falla di sicurezza critica che consente l’elevazione dei privilegi di Outlook sfruttabile senza l’interazione dell’utente in attacchi a bassa complessità.

Gli attori delle minacce possono sfruttarlo inviando messaggi con proprietà MAPI estese contenenti percorsi UNC a una condivisione SMB (sulla porta TCP 445) sotto il loro controllo.

“L’attaccante potrebbe sfruttare questa vulnerabilità inviando un’e-mail appositamente predisposta che si attiva automaticamente quando viene recuperata ed elaborata dal client Outlook. Ciò potrebbe portare allo sfruttamento prima che l’e-mail venga visualizzata nel riquadro di anteprima”, afferma Microsoft.

“La connessione al server SMB remoto invia il messaggio di negoziazione NTLM dell’utente, che l’attaccante può quindi inoltrare per l’autenticazione contro altri sistemi che supportano l’autenticazione NTLM”, spiega Redmond aggiunto in un post sul blog separato.

Il CVE-2023-23397 ha effetto su tutte le versioni supportate di Microsoft Outlook per Windows, ma non su quelle di Outlook per Android, iOS o macOS.

Inoltre, poiché i servizi online come Outlook Web e Microsoft 365 non supportano l’autenticazione NTLM, non sono vulnerabili agli attacchi che sfruttano questa vulnerabilità di inoltro NTLM.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Kimwolf, la botnet che ha trasformato smart TV e decoder in un’arma globale
Redazione RHC - 20/12/2025

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze ...

Immagine del sito
35 anni fa nasceva il World Wide Web: il primo sito web della storia
Redazione RHC - 20/12/2025

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.c...

Immagine del sito
ATM sotto tiro! 54 arresti in una gang che svuotava i bancomat con i malware
Redazione RHC - 20/12/2025

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milio...

Immagine del sito
Un bambino, una mutazione, un algoritmo: così l’AI ha sconfitto una malattia mortale
Redazione RHC - 19/12/2025

Solo un anno fa, i medici non potevano dire con certezza se KJ Muldoon sarebbe sopravvissuto al suo primo anno di vita. Oggi sta muovendo i primi passi a casa, con la sua famiglia al suo fianco. Quest...

Immagine del sito
Vulnerabilità critica in FreeBSD: eseguibile codice arbitrario via IPv6
Redazione RHC - 19/12/2025

Una nuova vulnerabilità nei componenti FreeBSD responsabili della configurazione IPv6 consente l’esecuzione remota di codice arbitrario su un dispositivo situato sulla stessa rete locale dell’agg...