Redazione RHC : 28 Novembre 2024 15:16
Nel plugin anti-spam sviluppato da CleanTalk sono state scoperte due vulnerabilità critiche. Questi bug consentono a un utente malintenzionato non autorizzato di installare e attivare plug-in dannosi su siti vulnerabili, il che può portare all’esecuzione di codice in modalità remota e al completo controllo della risorsa.
Le vulnerabilità nei plugin Protezione spam, Anti-Spam e FireWall, installati più di 200.000 volte, hanno ricevuto gli identificatori CVE-2024-10542 e CVE-2024-10781 (9,8 punti su 10 possibili sulla scala CVSS). È stato riferito che sono già stati corretti nelle versioni 6.44 e 6.45.
Il plug-in CleanTalk Spam è pubblicizzato come uno “strumento anti-spam tutto in uno” che blocca lo spam nei commenti, nei sondaggi, nelle registrazioni e altro ancora.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Secondo gli specialisti di Wordfence, entrambe le vulnerabilità sono associate a un problema di bypass dell’autorizzazione, che alla fine consente a un utente malintenzionato di installare e attivare plug-in di terze parti. Ciò potrebbe portare all’esecuzione di codice in modalità remota se il nuovo plugin contiene anche una vulnerabilità sfruttata dall’hacker.
I ricercatori spiegano che il primo bypass di autorizzazione (CVE-2024-10542) ha interessato una funzione che gestisce le chiamate remote e le installazioni di plug-in, che eseguivano l’autorizzazione del token per queste azioni. E altre due funzioni utilizzate per verificare l’indirizzo IP e il nome di dominio erano vulnerabili allo spoofing IP e DNS, che consentiva agli hacker di specificare un IP e un sottodominio sotto il loro controllo e aggirare l’autorizzazione.
Allo stesso tempo, il problema originale CVE-2024-10542 è stato scoperto alla fine di ottobre e risolto il 1° novembre con il rilascio della versione 6.44. Tuttavia, la versione corretta del plugin si è rivelata vulnerabile a CVE-2024-10781, un altro modo per aggirare l’autorizzazione.
Come nel caso della prima vulnerabilità, lo sfruttamento riuscito del CVE-2024-10781 ha consentito l’installazione e l’attivazione di plugin arbitrari, quindi sfruttati per un attacco RCE. Una patch per questo bug è stata rilasciata con la versione 6.45 il 14 novembre 2024.
Secondo le statistiche ufficiali, al 27 novembre 2024, circa la metà delle installazioni attive del plugin non sono ancora state aggiornate alla versione corretta, il che significa che sono potenzialmente vulnerabili agli attacchi.
In un settore un tempo dominato da star dal vivo, i personaggi digitali si stanno facendo sempre più strada. Durante un summit a Zurigo, Ellin van der Velden, attrice, comica e tecnologa, ha annuncia...
La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha aggiunto una vulnerabilità critica nella popolare utility Sudo, utilizzata su sistemi Linux e Unix-like, al suo catalog...
Negli ultimi anni gli attacchi informatici sono diventati una delle principali minacce per le aziende, indipendentemente dal settore. Se i reparti tecnici si concentrano sulla risoluzione dei problemi...
Nel 2025 l’Unione Europea vuole avere il controllo totale sulle chat private. Il Regolamento “Chat Control” (proposta COM(2022)209) promette di combattere la pornografia minorile con la scansion...
Qualche produttore di spyware starà probabilmente facendo ginnastica… strappandosi i capelli. Ma ormai è il solito teatrino: c’è chi trova, chi incassa, chi integra e poi arriva il ricercatore ...