Un ransomware come allegato? Knight Fa la Sua Mossa in Italia attraverso un mare di email malevole
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
UtiliaCS 970x120
Enterprise BusinessLog 320x200 1
Un ransomware come allegato? Knight Fa la Sua Mossa in Italia attraverso un mare di email malevole

Un ransomware come allegato? Knight Fa la Sua Mossa in Italia attraverso un mare di email malevole

3 Ottobre 2023 07:43

Il ransomware Knight, distribuito in Italia tramite una falsa fattura, è Cyclops 2.0. Il gruppo omonimo ha rilasciato a maggio di quest’anno la nuova versione con un nuovo nome.

Stando a quanto è stato pubblicizzatoKnight è in grado di infettare sistemi WindowsLinux (incluso l’hypervisor ESXi) e MacOS.

E’ inoltre in grado di esfiltrare file dalle macchine compromesse al fine di sfruttare la classica strategia della double extortion in cui la vittima è spinta al pagamento del riscatto sia per riottenere i propri file che per non vederli pubblicati in rete.

Il gruppo Knight fornisce il ransomware Knight come RaaS


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Il modello di business del gruppo non prevede un programma di affiliazione come avviene per altri gruppi ransomware finora osservati. Il software è acquistabile da chiunque e pronto all’uso: solo il componente dedito alla cifratura dei file (il ransomware vero e proprio) viene venduto separatamente da quello atto al furto dei file (lo stealer in gergo). Non è stata infatti rilevata capacità di esfiltrazione dati nello studio del campione analizzato dal CERT-AGID.

Essendo Knight un RaaS, non è sorprendente più di tanto che sia stato diffuso tramite e-mail nella campagna ad inizio di questo mese ma rappresenta comunque una anomalia. I gruppi ransomware più strutturati sfruttano delle risorse apposite per le prime fasi dell’infezione di una vittima (RRAE – Reconnaissance, Resource, Access, Execution) oppure comprano questo servizio da attori esterni (in gergo: IAB – Initial Access Broker, nome che per estensione indica anche personale interno al gruppo stesso).

Quello che caratterizza gli IAB è l’utilizzo di malware di tipo infostealer o RAT. Ad esempio, il malware Ursnif, che conosce bene il nostro paese, si è evoluto da Banking Trojan a malware in grado di effettuare Discovery, cioè in grado di ottenere quel genere di informazioni necessarie a determinare il valore della vittima per, si presume, poi operare come IAB.

Questo modo di operare rende difficile percepire la reale gravità della minaccia

Ricevere un ransomware per e-mail è quindi piuttosto insolito: il gruppo Knight però non ha IAB o risorse per ottenere un accesso iniziale ed il suo modello d’impresa si basa sul ricevere delle commissioni sull’operato di altri criminali che comprano e veicolano il loro ransomware come meglio desiderano.

È quindi ipotizzabile che attori opportunistici, senza grandi capacità tecniche, tentino la fortuna inviando Knight a quanti più account e-mail possibili.

Le realtà della “macro-cibercriminalità”, caratterizzata da attori persistenti ed avanzati, e quella della “micro-cibercriminalità”, dove gli attori sono opportunistici, si confondono e solo il tempo potrà dire se una nuova campagna ransomware massiva si ripeterà o rimarrà un fenomeno isolato.

Rimane quindi fondamentale l’analisi dei fenomeni ransomware e, più in generale, dei malware (visto che non è possibile scindere completamente i due aspetti) per determinare un quadro più completo delle singole minacce. L’attribuzione e la previsione delle campagne malware sono attività la cui complessità è molto variegata e che richiedono un bagaglio di capacità e risorse non indifferenti, al momento non troppo disponbili.

L’avvio del ransomware e il packer IDAT loader

Le prime fasi dell’infezione sono descritte in dettaglio nell’articolo pubblicato ad inizio mese dal CERT-AgID. Il click su uno dei collegamenti presenti nello ZIP non porta però all’avvio immediato del malware che invece viene diffuso tramite il packer IDAT loader, che ha lo scopo di evitare il rilevamento da parte degli EDR (grazie a Nunzio e Cyb3rWhiteSnake per averci indicato il nome di questo packer).

Questo packer è caratteristico nel suo genere per una serie di TTP peculiari di cui si riportano qui in seguito le caratteristiche principali:

  • Si presenta come un’installer (NSIS) o un extractor (WinRAR SFX) che contiene un software lecito ma il cui codice è stato modificato. Ad esempio, nel corso delle analisi del CERT-AGID è stato osservato un installer NSIS che estraeva ed eseguiva un package Python innocuo. L’interprete Python estratto però era stato modificato per eseguire codice malevolo all’avvio. Un altro esempio riguarda l’utilizzo di uno strumento di sincronizzazione di software Adobe con affiancata una DLL del CRT modificata.
  • Contiene generalmente stadi multipli in ognuno dei quali viene usato software lecito ma modificato. Questi stadi successivi sono solitamente salvati in un percorso temporaneo.
  • I file dello stadio successivo, con il loro nome, sono presenti in memoria in un BLOB di dati.
  • Il BLOB cifrato può essere recuperato da un URL o da un file locale (estratto dall’installer o da uno stadio precedente). Si presenta sottoforma di PNG il cui contenuto (compresso) dei chunk IDAT (da cui il nome) sono i byte del BLOB.

Lo stadio finale del packer estrae ed esegue il ransomware Knight in memoria.

Il resto dell’analisi svolta dal CERT-AgID potete trovala nel loro sito.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Cybersecurity Italia 2026: tra ransomware, supply chain e sicurezza nazionale
Roberto Villani - 22/12/2025

In Italia la cybersicurezza non è più un tema da “reparto IT”. È una questione di sicurezza nazionale, resilienza economica e tenuta democratica. Se si leggono insieme tre livelli di fonte pubblica — Relazione annuale…

Immagine del sito
PuTTY, il cavallo di Troia perfetto: come gli hacker si nascondono nei tool più usati dagli IT
Redazione RHC - 22/12/2025

Gli hacker amano sfruttare i tool più innocui per infiltrarsi nelle reti dei loro obiettivi e questo noi tutti lo sappiamo. E, in questo caso, stanno puntando a PuTTY, il client SSH popolare. È come…

Immagine del sito
Account Microsoft 365 violati senza password: ecco il nuovo incubo OAuth
Redazione RHC - 22/12/2025

I criminali informatici stanno diventando sempre più furbi e hanno trovato un nuovo modo per sfruttare i protocolli di sicurezza aziendali. Sembra incredibile, ma è vero: stanno usando una funzionalità di autenticazione Microsoft legittima per…

Immagine del sito
Sbarca sul Dark Web DIG AI! Senza Account, Senza costi e … senza nessuna censura
Redazione RHC - 21/12/2025

Un nuovo strumento AI è apparso sul dark web e ha rapidamente attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza, e non per le migliori ragioni. Si tratta di un servizio di intelligenza artificiale chiamato DIG AI,…

Immagine del sito
Il cloud USA può diventare un’arma geopolitica? Airbus inizia a “cambiare rotta”
Redazione RHC - 21/12/2025

Negli ultimi mesi, una domanda sta emergendo con sempre maggiore insistenza nei board aziendali europei: il cloud statunitense è davvero sicuro per tutte le aziende? Soprattutto per quelle realtà che operano in settori strategici o…