Una donna affitta un sicario per uccidere la sua rivale, ma qualcosa va storto
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Una donna affitta un sicario per uccidere la sua rivale, ma qualcosa va storto

Una donna affitta un sicario per uccidere la sua rivale, ma qualcosa va storto

8 Novembre 2023 08:09

Zandra Ellis, 34 anni, residente a New Orleans, è stata condannata a 18 mesi di prigione per aver tentato di assumere un sicario attraverso il sito Rentahitman.com. Secondo la donna, il suo motivo principale era eliminare la sua rivale.

Rentahitman.com è una risorsa fake creata per scopi umoristici. La pagina del sito afferma che è “conforme al 100% HIPPA“, riferendosi al fittizio “Hitman Privacy and Security Act del 1964“.

Immagine presa dal sito Rentahitman.com.

Ellis ha acceduto sul sito web con lo pseudonimo di Jasmine Brown. Nel questionario ha fornito informazioni dettagliate sulla vittima, compreso il luogo di residenza, il numero di telefono e persino l’account Instagram. Il motivo dichiarato era: “Voglio che muoia perché sta cercando di uccidermi“.


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È interessante notare che nella domanda Ellis ha lasciato il suo vero indirizzo email (che contiene il suo nome e cognome), così come un numero di telefono e persino un indirizzo fisico. Il gestore del sito ha immediatamente inoltrato i dati all’FBI.

Poco dopo, un uomo di nome Ace contattò Ellis e si offrì di incontrarla per discutere i dettagli dell’“ordine”. Naturalmente, quest’uomo si è rivelato essere un agente sotto copertura. In un incontro in un bar Waffle House a New Orleans, è stato concordarono il prezzo di 1000 dollari ed Ellis fece persino un deposito di 100.

Lei e la “potenziale” vittima hanno avuto figli dallo stesso uomo e tempo fa su questa base è sorto un conflitto tra le donne. “Se qualcuno avesse voluto fare del male a me e al mio bambino, avrebbe dovuto morire“, ha detto Ellis all’agente.

È curioso che Ellis abbia portato all’incontro un bambino piccolo in un passeggino e che avesse una pistola con munizioni vere nello zaino. L’arma è stata sequestrata durante l’arresto.

Immagine presa dal sito Rentahitman.com.

Al termine del processo, la Corte distrettuale degli Stati Uniti ha condannato Ellis non solo al carcere, ma anche a una multa di 100 dollari. Il sito Rentahitman.com ha temporaneamente cessato le operazioni – questo è riportato nell’annuncio nella pagina principale.

La storia di Ellis ci ricorda ancora una volta l’importanza del pensiero critico nell’era di Internet. Occorre rendersi conto che è improbabile che i criminali (soprattutto gli assassini) offrano apertamente i loro “servizi”; Anche nella darknet tali siti e annunci pubblicitari si rivelano quasi sempre una truffa e un modo per le forze dell’ordine di acquisire informazioni su potenziali vittime.

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