Redazione RHC : 10 Marzo 2025 12:07
Negli Stati Uniti, la corte ha condannato uno sviluppatore di software Davis Lu, 55 anni, il quale è stato dichiarato colpevole di aver deliberatamente sabotato i sistemi informatici della sua ex azienda dopo essere stato declassato. L’incidente è avvenuto presso Eaton, una grande azienda impegnata nella gestione dell’energia e nella fornitura di soluzioni nei campi dell’ingegneria elettrica, idraulica e meccanica.
Lou lavorava nell’azienda dal 2007, ma le sue responsabilità e il suo stipendio sono stati notevolmente ridotti in seguito a una riorganizzazione aziendale nel 2018. In risposta, ha sviluppato un malware e ha installato un “kill switch” sui sistemi aziendali, che ha poi causato un grave guasto. Il codice dannoso includeva loop infiniti che sovraccaricavano le risorse del server di produzione, causando arresti anomali e impedendo agli utenti di effettuare l’accesso.
Inoltre, Lou ha eliminato i profili dei suoi colleghi e ha implementato un meccanismo di blocco che si attivava quando il suo account veniva disabilitato in Windows Active Directory. Questo software, chiamato tecnicamente “kill switch” è stato crittografato con il nome “IsDLEnabledinAD“, che sta per “Is Davis Lou Active in Active Directory“.
Cybersecurity Awareness per la tua azienda? Scopri BETTI RHC!Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Red hot cyber ha sviluppato da diversi anni una Graphic Novel, l'unica nel suo genere nel mondo, che consente di formare i dipendenti sulla sicurezza informatica attraverso la lettura di un fumetto. Scopri di più sul corso a fumetti di Red Hot Cyber. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Al momento del suo licenziamento, il 9 settembre 2019, il codice ha automaticamente bloccato l’accesso ai sistemi per migliaia di dipendenti.
Il giorno in cui gli fu ordinato di restituire il portatile aziendale, Lou cancellò i dati crittografati. Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, le ricerche di Lu su Internet indicavano tentativi di trovare modi per aumentare i privilegi, nascondere processi ed eliminare rapidamente file.
Le azioni di Lou costarono all’azienda centinaia di migliaia di dollari di danni. Il tribunale lo ha ritenuto colpevole di aver intenzionalmente danneggiato computer protetti, reato che prevede una pena massima di 10 anni di carcere. Non è ancora stata fissata la data della sentenza.
Il 15 ottobre 2025 segna un anniversario di eccezionale rilievo nella storia della sicurezza nazionale italiana: cento anni dalla nascita del Servizio Informazioni Militare (SIM), primo servizio di in...
Un nuovo post sul dark web offre l’accesso completo a migliaia di server e database MySQL appartenenti a provider italiani di hosting condiviso. Nelle ultime ore è apparso su un forum underground u...
Un grave incidente di sicurezza è stato segnalato da F5, principale fornitore di soluzioni per la sicurezza e la distribuzione delle applicazioni. Era stato ottenuto l’accesso a lungo termine ai si...
Un nuovo e insolito metodo di jailbreaking, ovvero l’arte di aggirare i limiti imposti alle intelligenze artificiali, è arrivato in redazione. A idearlo è stato Alin Grigoras, ricercatore di sicur...
Nel suo ultimo aggiornamento, il colosso della tecnologia ha risolto 175 vulnerabilità che interessano i suoi prodotti principali e i sistemi sottostanti, tra cui due vulnerabilità zero-day attivame...