Redazione RHC : 26 Settembre 2024 18:27
Il gruppo criminale dietro a Vidar sta mostrando un forte accanimento in Italia, intensificando le sue operazioni e utilizzando le caselle PEC come canale principale per veicolare i suoi attacchi riporta il CERT-AgID.
Questa strategia si sta dimostrando particolarmente efficace, evidenziando un crescente interesse nello sfruttare le PEC per diffondere malware nel nostro paese.
Questa è la terza campagna malevola di Vidar osservata e contrastata dal CERT-AGID con il supporto dei Gestori PEC che ormai hanno acquisito una certa familiarità con il template utilizzato.
CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce.
Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.
Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
L’analisi di questa nuova campagna ha fatto emergere una novità su quello che sembrava un comportamento ben noto: oltre all’uso dei profili su Steam community, già osservato per altre campagne, i malintenzionati stanno sfruttando anche i profili su Telegram, in cui la bio viene usata per riportare gli indirizzi IP dei server di comando e controllo (C2).
È interessante evidenziare che uno degli indirizzi IP contattati da Vidar è già noto per essere stato utilizzato da altri malware, come evidenziato ieri in questo tweet.
Le attività di contrasto sono state già messe in atto con il supporto dei Gestori PEC. Gli IoC relativi alla campagna sono stati diramati attraverso il Feed IoC del CERT-AGID verso i Gestori PEC e verso le strutture accreditate.
Si raccomanda di prestare sempre la massima attenzione alle comunicazioni ricevute via PEC, in particolare quando contengono link ritenuti sospetti. Nel dubbio, è sempre possibile inoltrare le email ritenute sospette alla casella di posta [email protected]
Nel mondo del cybercrime moderno, dove le frontiere tra criminalità e imprenditoria si fanno sempre più sfumate, il gruppo ransomware LockBit rappresenta un caso di studio affascinante. Atti...
Microsoft 365 Copilot è uno strumento di intelligenza artificiale integrato in applicazioni Office come Word, Excel, Outlook, PowerPoint e Teams. I ricercatori hanno recentemente scoperto che lo ...
Una vulnerabilità di sicurezza critica nei Servizi Desktop remoto di Windows, monitorata con il codice CVE-2025-32710, consente ad aggressori non autorizzati di eseguire codice arbitrario in...
Ghost Security, noto anche come GhostSec, è un gruppo hacktivista emerso nel contesto della guerra cibernetica contro l’estremismo islamico. Le sue prime azioni risalgono alla fase success...
Gli analisti di Cisco Talos hanno segnalato che le infrastrutture critiche in Ucraina sono state attaccate da un nuovo malware che distrugge i dati chiamato PathWiper. I ricercatori scrivono...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006