Redazione RHC : 16 Agosto 2021 22:02
Il crimine informatico dilaga mentre diminuiscono i reati generali, questo in un dossier pubblicato di recente del Viminale che descrive uno spostamento del crimine organizzato verso il cybercrime, più redditizio e più sicuro.
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Il dossier del Viminale parla chiaro, calano del 7,1% i reati generali nell’ultimo anno che passano dai 2.019.277 registrati tra il 1 agosto 2019 e il 31 luglio 2020 ai 1.875.038 rilevati dal 1 agosto 2020 al 31 luglio 2021.
Diminuiscono del 6,4% gli omicidi, che passano da 295 (1 agosto 2019-31 luglio 2020) a 276 (1 agosto 2020-31 luglio 2021), i furti (-12,8%) e le rapine (-3,8%), aumentano le truffe (+16,2%) e c’è un aumento vertiginoso dei reati informatici che si portano a +27,3%.
Decuplicati gli attacchi informatici rilevati nell’ultimo anno: sono 4.938 contro i 460 registrati tra il 1 agosto 2019 e 31 luglio 2020.
Un dato non confrontabile con quello dell’anno precedente, spiega il Viminale, perché la rilevazione (1 agosto 2020–31 luglio 2021) è comprensiva degli attacchi registrati dalle articolazioni territoriali della Polizia Postale e delle Comunicazioni grazie alla progressiva attivazione dei Nuclei Operativi di Sicurezza Cibernetica (Nosc) ma che comunque fotografa un fenomeno in ascesa.
Sempre in tema di sicurezza informatica sono aumentano del 21,2% gli alert diramati che sono stati 102.517 contro gli 84.606 dell’anno precedente.
Nell’attività di prevenzione antiterrorismo sono stati 61.033 i contenuti web monitorati, il 54% in più rispetto ai 39.626 dell’anno precedente. I contenuti web oscurati sono stati invece l’88,7% in meno.
Quanto alla pedopornografia on-line sono 2.490 i siti presenti in black list, il 3,7% in più rispetto all’anno precedente.
Aumentano del 107,1% le perquisizioni, del 234,9% gli arrestati e dell’86,1% i denunciati.
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