Luca Galuppi : 20 Marzo 2025 17:08
Una nuova vulnerabilità critica scuote il mondo della cybersecurity: questa volta tocca a Veeam Backup & Replication, con la CVE-2025-23120, una falla che consente l’esecuzione remota di codice (RCE) da parte di utenti di dominio autenticati. Il punteggio CVSS v3.1 di 9.9 non lascia spazio a dubbi: il rischio è elevatissimo!
Questa vulnerabilità colpisce le versioni 12, 12.1, 12.2 e 12.3 di Veeam Backup & Replication (come riportato nel report) e riguarda in particolare i server di backup collegati al dominio. Un dettaglio che va contro le Best Practice di Sicurezza & Compliance, ma che, purtroppo, si riscontra ancora in molte infrastrutture IT.
In pratica, un utente autenticato nel dominio può sfruttare questa falla per eseguire codice arbitrario da remoto, aprendo le porte a scenari devastanti: furto di dati, attacchi ransomware, compromissione dell’intera infrastruttura IT. Il rischio è ancor più elevato se il controllo sugli account di dominio non è adeguato.
![]() Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Le TTP (Tactics, Techniques, and Procedures) adottate da gruppi APT e cybercriminali dimostrano quanto vulnerabilità di questo tipo siano ambite per attacchi mirati. Minacce avanzate come ransomware-as-a-service (RaaS) potrebbero sfruttare CVE-2025-23120 per distribuire payload malevoli sui sistemi vulnerabili. Inoltre, attori sponsorizzati da stati nazionali potrebbero utilizzarla per movimento laterale e persistenza, ottenendo il controllo di intere infrastrutture senza essere rilevati immediatamente.
A lanciare l’allerta è stato Piotr Bazydlo di watchTowr, dimostrando ancora una volta quanto sia fondamentale il coinvolgimento della community nella scoperta e segnalazione di falle critiche.
Le organizzazioni devono correre ai ripari immediatamente: ora che la vulnerabilità è stata divulgata, gli attacchi ai sistemi non aggiornati sono solo questione di tempo.
Veeam ha già rilasciato la patch risolutiva nella versione 12.3.1 (build 12.3.1.1139). Se la vostra infrastruttura utilizza una delle versioni vulnerabili, l’aggiornamento non è un’opzione.
Oltre all’update, le aziende devono rivedere la configurazione dei loro backup server, evitando di integrarli nel dominio e adottando strategie di sicurezza più rigorose per limitare gli accessi.
Ogni volta che una vulnerabilità critica viene resa pubblica, il tempo per mettersi al sicuro è limitato. Gli attaccanti non perdono un secondo nel tentare di sfruttare falle come la CVE-2025-23120 per penetrare nelle infrastrutture aziendali.
Chi gestisce ambienti IT deve agire subito: aggiornare, rivedere le configurazioni di sicurezza e limitare al massimo i permessi di dominio. Perché nel mondo della cybersecurity, chi arriva tardi paga il prezzo più alto.
In un mondo in cui la musica è da tempo migrata verso lo streaming e le piattaforme digitali, un appassionato ha deciso di tornare indietro di sei decenni, a un’epoca in cui le melodie potevano anc...
La frase “Costruiremo sicuramente un bunker prima di lanciare l’AGI” dal quale prende spunto l’articolo, è stata attribuita a uno dei leader della Silicon Valley, anche se non è chiaro a chi...
Negli Stati Uniti, una vasta campagna coordinata tramite botnet sta prendendo di mira i servizi basati sul protocollo Remote Desktop Protocol (RDP). Un pericolo notevole è rappresentato dalla scala e...
Un’ondata di messaggi di phishing sta colpendo in questi giorni numerosi cittadini lombardi. Le email, apparentemente inviate da una società di recupero crediti, fanno riferimento a presunti mancat...
La scorsa settimana, Oracle ha avvisato i clienti di una vulnerabilità zero-day critica nella sua E-Business Suite (CVE-2025-61882), che consente l’esecuzione remota di codice arbitrario senza aute...