Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
TM RedHotCyber 970x120 042543
2nd Edition GlitchZone RHC 320x100 2
Apple: indietro con il bug bounty. Tutto questo premia i broker zeroday.

Apple: indietro con il bug bounty. Tutto questo premia i broker zeroday.

Redazione RHC : 11 Settembre 2021 07:04

Apple supporta il Vulnerability Bounty Program da cinque anni, offrendo fino a 1 milione di dollari per i bug più pericolosi. Tuttavia, molti esperti di sicurezza informatica lamentano che l’azienda corregge le vulnerabilità con molto ritardo e non sempre paga una remunerazione adeguata.

In generale, i ricercatori ritengono che l’approccio chiuso di Apple danneggi il programma e metta a rischio la sicurezza dei loro prodotti, scrive il Washington Post.

Apple ha lanciato il programma bug bounty nel 2016. Secondo Ivan Krstic, responsabile dello sviluppo della sicurezza di Apple, quest’anno l’azienda ha pagato il doppio dei premi dell’anno precedente e i suoi premi rispecchiamo un importo medio rispetto ai broker zeroday.

Tuttavia, i ricercatori intervistati da TWP non sono d’accordo con questa affermazione. Programmi simili come Facebook, Microsoft e Google sono più aperti e forniscono più risorse per raggiungere un pubblico più ampio di esperti. Inoltre, molti di loro pagano più di Apple.

Ad esempio, nel 2020, Microsoft ha pagato ai ricercatori un totale di 13,6 milioni di dollari, Google – 6,7 milioni e Apple ha speso 3,7 milioni per questi scopi.

Allo stesso tempo, l’azienda accumula vulnerabilità che rimangono senza patch. A causa di questo approccio, molti ricercatori non segnalano ad Apple i problemi che riscontrano, ma preferiscono venderli a dipartimenti governativi o aziende che sviluppano strumenti di hacking come appunto i broker zeroday.

Secondo Krstic, Apple intende migliorare il suo approccio al programma di bug bounty e quindi rispondere più rapidamente alle segnalazioni dei ricercatori e aggiungere nuovi incentivi.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
La Truffa del CEO! l’inganno che sta travolgendo le aziende italiane
Di Redazione RHC - 27/11/2025

Questa mattina Paragon Sec è stata contattata da un’azienda italiana vittima di un nuovo tentativo di frode conosciuto come Truffa del CEO. L’ufficio contabilità ha ricevuto un’e-mail urgente,...

Immagine del sito
Italia: allarme intelligenza artificiale, cliniche e referti falsi circolano online
Di Redazione RHC - 27/11/2025

i ricercatori di Check Point Software, hanno recentemente pubblicato un’indagine sull’aumento delle truffe farmaceutiche basate sull’intelligenza artificiale. È stato rilevato come i criminali ...

Immagine del sito
ENISA assume il ruolo di Root nel programma CVE per la sicurezza informatica europea
Di Redazione RHC - 27/11/2025

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha assunto il ruolo di Root all’interno del programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), diventando il principale punt...

Immagine del sito
Tor Browser e Tails OS pronti per il nuovo standard CGO
Di Redazione RHC - 27/11/2025

Il progetto Tor ha annunciato l’introduzione di un nuovo schema di crittografia, chiamato Counter Galois Onion (CGO), destinato a sostituire il precedente metodo Tor1 Relay. L’aggiornamento mira a...

Immagine del sito
Cybersicurezza, l’evoluzione normativa verso la prevenzione infrastrutturale e la crisi di fiducia
Di Paolo Galdieri - 27/11/2025

L’attuale accelerazione normativa in materia di cybersicurezza non è un fenomeno isolato, ma il culmine di un percorso di maturazione del Diritto penale che ha dovuto confrontarsi con la dematerial...