Redazione RHC : 10 Aprile 2024 11:48
Nell’ultimo aggiornamento di sicurezza Patch Tuesday, Microsoft ha annunciato un numero record di correzioni. 149 vulnerabilità sono state corrette in prodotti come Windows, Office, Azure, .NET Framework, Visual Studio, SQL Server, DNS Server, Windows Defender e Bitlocker.
Si tratta della più grande patch rilasciata dall’azienda dal 2017, sottolinea Dustin Childs della Zero Day Initiative (ZDI). Allo stesso tempo, solo tre delle vulnerabilità scoperte ad aprile hanno ricevuto il punteggio di gravità più elevato. Mentre solo due sono state sfruttate come vulnerabilità zero-day prima del rilascio della patch.
Di particolare interesse è stata la vulnerabilità in Outlook per Windows – CVE-2024-20670 (CVSS: 8.1), che consente di acquisire la password di un utente tramite un collegamento fraudolento in un’e-mail.
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Inoltre, in Azure sono state scoperte credenziali hardcoded, ID vulnerabilità CVE-2024-29063 (CVSS: 7.3). Ciò solleva problemi di sicurezza nel contesto dei recenti attacchi all’intelligenza artificiale.
A sua volta, CVE-2024-29988 (CVSS: 8.8) dimostra la capacità di aggirare Windows SmartScreen, già utilizzato dagli aggressori in attacchi attivi. La stessa sorte è toccata alla CVE-2024-26234 (CVSS: 6.7), una vulnerabilità di spoofing del driver proxy già sfruttata dagli hacker prima della correzione.
Nel complesso, il rilascio si distingue per la correzione di 68 bug di esecuzione di codice remoto (RCE), 31 bug di escalation dei privilegi, 26 bug di bypass delle funzionalità di sicurezza e 6 bug di negazione del servizio (DoS). È interessante notare che 24 errori di bypass della sicurezza su 26 sono correlati alla funzionalità Secure Boot .
Gli aggiornamenti mensili di sicurezza di Microsoft evidenziano l’importanza di tenere il passo con le vulnerabilità del software, soprattutto nelle infrastrutture e nelle tecnologie critiche da cui dipendiamo per la nostra vita quotidiana.
Sebbene la maggior parte delle vulnerabilità identificate siano state prontamente risolte, esse dimostrano la vulnerabilità dei sistemi agli attacchi dei criminali informatici. Tutto ciò dovrebbe incoraggiare i produttori di software, gli esperti di sicurezza e gli utenti finali. Oltre ad adottare un approccio ancora più vigile e coordinato alla sicurezza informatica.
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