Redazione RHC : 9 Aprile 2025 07:35
Microsoft Threat Intelligence ha rivelato lo sfruttamento attivo di una vulnerabilità zero-day nel Common Log File System (CLFS) di Windows, identificata come CVE-2025-29824. L’exploit, utilizzato in modo diffuso, ha permesso agli aggressori di aumentare i privilegi sui computer compromessi e di diffondere payload ransomware.
L’attività di sfruttamento è stata attribuita a Storm-2460, un gruppo di autori di minacce motivati da interessi finanziari, collegato anche alle operazioni del backdoor PipeMagic e del ransomware RansomEXX.
Gli attacchi hanno preso di mira un numero limitato di organizzazioni operanti in vari settori, tra cui:
Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AIVuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro. Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La vulnerabilità, identificata come CVE-2025-29824, è localizzata nel driver del kernel Common Log File System (CLFS). Lo sfruttamento di questa falla zero-day consente a un aggressore con un account utente standard di aumentare i propri privilegi. Microsoft ha rilasciato aggiornamenti di sicurezza l’8 aprile 2025 per risolvere questa vulnerabilità.
L’indagine di Microsoft ha rivelato che l’exploit zero-day CLFS è stato distribuito dal malware PipeMagic. L’attività di sfruttamento è attribuita a Storm-2460, un autore di minacce noto anche per utilizzare PipeMagic per diffondere ransomware.
Il report di Microsoft sottolinea il valore degli exploit di elevazione dei privilegi per gli autori di ransomware, affermando : ” Gli autori di minacce ransomware apprezzano gli exploit di elevazione dei privilegi post-compromissione perché questi potrebbero consentire loro di intensificare l’accesso iniziale“. Questo accesso consente agli aggressori di ottenere “una distribuzione del ransomware all’interno di un ambiente di produzione”.
Dopo aver sfruttato la vulnerabilità con successo, gli aggressori iniettano un payload in winlogon.exe. Questo payload, a sua volta, ha iniettato lo strumento procdump.exe di Sysinternals per svuotare la memoria del processo LSASS e ottenere le credenziali dell’utente.
Il rapporto afferma che ” Microsoft ha osservato attività ransomware sui sistemi presi di mira. I file sono stati crittografati e gli è stata aggiunta un’estensione casuale, ed è stata rilasciata una richiesta di riscatto con il nome !READ_ME_REXX2!.txt “.
Microsoft consiglia vivamente alle organizzazioni di “dare priorità all’applicazione degli aggiornamenti di sicurezza per le vulnerabilità di elevazione dei privilegi, per aggiungere un livello di difesa contro gli attacchi ransomware nel caso in cui gli autori della minaccia riescano a mettere piede per la prima volta nelle loro infrastrutture”.
In particolare, si invitano i clienti ad applicare gli aggiornamenti di sicurezza rilasciati l’8 aprile 2025 per risolvere la vulnerabilità CVE-2025-29824 il prima possibile. In particolare, “I clienti che utilizzano Windows 11, versione 24H2, non sono interessati dallo sfruttamento osservato, anche se la vulnerabilità fosse presente “.
I servizi segreti statunitensi hanno riferito di aver scoperto e sequestrato una rete di apparecchiature di telecomunicazione nell’area di New York in grado di interrompere il servizio di telefonia ...
Il colosso Cloudflare ha reso noto di aver gestito in autonomia un attacco DDoS (Distributed Denial-of-Service) senza precedenti, il più grande mai visto fino ad ora. L’attacco ipervolumetrico ha r...
Il cyberspazio non è più una dimensione marginale ma un vero e proprio dominio operativo strategico. La sua rilevanza è oggi equiparabile a quella di terra mare aria e spazio. L’accelerazione tec...
Da qualche giorno sta circolando la notizia, che al momento non mi risulta sia stata confermata da fonti ufficiali, di un attacco ransomware veicolato attraverso la funzionalità di gestione delle “...
L’Agenzia europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha annunciato di aver identificato il ransomware che ha bloccato gli aeroporti europei. L’incidente ha colpito diverse città europee, tra cu...