Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Allarme Xloader: Come un Malware Usa SharePoint per Colpire le Aziende

Luca Galuppi : 18 Dicembre 2024 08:26

Nell’era della digitalizzazione, le minacce informatiche diventano sempre più sofisticate e difficili da rilevare. Recentemente, una campagna di attacco mirata ha sfruttato SharePoint per distribuire Xloader, un malware noto anche come Formbook.

Questo attacco rappresenta un esempio di alto livello di ingegneria del cybercrimine, con tecniche avanzate di evasione e compromissione.

L’attacco dietro SharePoint

Source: sublime.security

Gli attaccanti hanno orchestrato un attacco complesso basato su email ingannevoli che simulavano comunicazioni ufficiali di SharePoint. Un pulsante fittizio “Open Files” indirizzava le vittime a un file .zip dannoso, ospitato su un server esterno. Al suo interno, un file binario denominato document.exe era progettato per eseguire attività malevole.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Il Sublime Threat Research Team ha identificato l’attacco grazie a indicatori sospetti:

  • Impersonificazione del marchio Microsoft: Loghi falsi e modelli di SharePoint creati con tecniche di visione artificiale.
  • Domini sospetti: I domini del mittente non corrispondevano alle destinazioni dei link.
  • Linguaggio manipolatorio: Frasi studiate per rubare credenziali attraverso l’ingegneria sociale.

Grazie al servizio LinkAnalysis, il team ha seguito il percorso dei link, scaricato i file e analizzato ogni elemento. Il binario document.exe si è rivelato essere uno script AutoIT, un linguaggio di scripting legittimo ma spesso abusato dai cybercriminali.

L’analisi ha evidenziato

  • Obfuscazione complessa: Shellcode mascherato, con trucchi anti-analisi come GetTickCount e Sleep per sfuggire alle emulazioni.
  • Injection avanzato: Lo script si iniettava in processi come svchost.exe e netsh.exe, una caratteristica distintiva dei malware loader.
  • Tracce lasciate: Un file denominato “lecheries” nella directory temporanea ha permesso ulteriori indagini sul comportamento del malware.

Strumenti come Ghidra e x32dbg hanno rivelato l’uso di API critiche (CreateProcessW, VirtualAlloc, SetThreadContext), sottolineando la sofisticazione dell’attacco.

La payload finale è stata identificata come Xloader, un infostealer capace di:

  • Raccogliere credenziali, screenshot e sequenze di tasti.
  • Effettuare injection in più processi, incluso explorer.exe.
  • Utilizzare il doppio caricamento di ntdll.dll per aggirare i rilevatori.

L’indagine ha anche collegato l’attacco a TrickGate, un noto packer malware utilizzato per distribuire Xloader. Gli elementi iniziali dello script AutoIT e dello shellcode presentavano tecniche associate a TrickGate, come confermato da precedenti ricerche.

Conclusione

Questa campagna evidenzia la necessità di un monitoraggio costante e di strategie difensive sempre più avanzate per contrastare le minacce informatiche. Le tecniche sofisticate impiegate dai cybercriminali richiedono risposte rapide, preventive e basate su aggiornamenti tempestivi, oltre a una consapevolezza organizzativa elevata.

Proteggersi non è solo una questione tecnica, ma un impegno continuo nell’analisi delle dinamiche di attacco e nella costruzione di infrastrutture digitali resilienti. La capacità di adattarsi a un panorama digitale sempre più complesso è fondamentale per ridurre i rischi e garantire la sicurezza in un contesto interconnesso e in continua evoluzione.

Luca Galuppi
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Il kernel Linux verso il “vibe coding”? Le regole per l’utilizzo degli assistenti AI sono alle porte
Di Redazione RHC - 26/07/2025

Sasha Levin, sviluppatore di kernel Linux di lunga data, che lavora presso NVIDIA e in precedenza presso Google e Microsoft, ha proposto di aggiungere alla documentazione del kernel regole formali per...

Google trasforma il web in una vetrina per l’AI! Un disastro a breve per l’economia digitale
Di Redazione RHC - 26/07/2025

Google sta trasformando il suo motore di ricerca in una vetrina per l’intelligenza artificiale, e questo potrebbe significare un disastro per l’intera economia digitale. Secondo un nuovo...

Gli Exploit SharePoint sono in corso: aziende e enti nel mirino
Di Sandro Sana - 26/07/2025

Il panorama delle minacce non dorme mai, ma stavolta si è svegliato con il botto. Il 18 luglio 2025, l’azienda di sicurezza Eye Security ha lanciato un allarme che ha subito trovato eco ne...

Operazione Checkmate: colpo grosso delle forze dell’ordine. BlackSuit è stato fermato!
Di Redazione RHC - 25/07/2025

Nel corso di un’operazione internazionale coordinata, denominata “Operation Checkmate”, le forze dell’ordine hanno sferrato un duro colpo al gruppo ransomware BlackSuit (qu...

I Mostri sono stati puniti! GreySkull: 18 condanne e 300 anni di carcere per i pedofili
Di Redazione RHC - 25/07/2025

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha segnalato lo smantellamento di quattro piattaforme darknet utilizzate per la distribuzione di materiale pedopornografico. Contemporaneamente, un dicio...