
Chiara Nardini : 31 Luglio 2023 12:43
Il gruppo di hacktivisti filorussi di NoName057(16) sta conducendo una serie di attacchi informatici contro l’Italia nella giornata di oggi, 31/07/2023.
Dopo che questa mattina è stata colpita intorno alle 10:00 la AMAT Palermo Spa, Azienda Municipalizzata Auto Trasporti (e la sua form di login al servizio), ora è il turno di AmiGO, il servizio di Car Sharing di Palermo, utilizzabile tramite il sito www.amigosharing.it o la app amiGO (disponibile sia in ambiente iOS sia Android).
Noname057(16) riporta anche un messaggio di critica al Senato della Repubblica italiana dicendo che “sono impazziti e hanno adottato una risoluzione che riconosce il cosiddetto Holodomor: genocidio del popolo ucraino”
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🔻I russofobi al Senato italiano sono impazziti e hanno adottato una risoluzione che riconosce il cosiddetto Holodomor "genocidio del popolo ucraino"🙄.
Un'altra decisione viziata delle autorità italiane è stata commentata dalla rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova:
"... Roma non tiene affatto conto dei milioni di persone che furono vittime della carestia del 1932-1933 nella regione russa del Volga. Invitiamo i cittadini italiani a chiedere al loro governo: tale ignoranza dei fatti è causata dall'ignoranza della storia del mondo o c'è un'aperta segregazione delle persone lungo linee etniche?"
È ovvio che tali azioni delle autorità italiane, che continuano a fare schifo ai neonazisti ucraini, rimandano le prospettive di normalizzazione delle relazioni russo-italiane🤬
E continuiamo a punire l'Italia e chiudere il sito web del servizio di noleggio biciclette di Palermo "AmiGO":

Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) sono una forma comune di attacco informatico che mira a sopraffare un sistema o una rete di computer sovraccaricandoli con un’enorme quantità di traffico illegittimo. A differenza di altri tipi di attacchi informatici che cercano di infiltrarsi o compromettere un sistema, gli attacchi DDoS si concentrano sull’indisponibilità del servizio, rendendo le risorse inaccessibili agli utenti legittimi.
NoName057(16) è un gruppo di hacktivisti filorussi che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa, dopo l’inizio della guerra tra Ucraina e Russia.
Come nostra consuetudine, lasciamo spazio ad una dichiarazione dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda e saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Per mitigare un attacco di Slow HTTP, ci sono diverse tecniche che possono essere utilizzate a seconda delle specifiche esigenze e della configurazione del sistema. Ad esempio è possibile:
In sintesi, il geolocking risulta essere una mitigazione temporanea, in quanto la soluzione definitiva è attivare firewall applicativi come i Web Application FIrewall (WAF) oppure affidarsi a dei servizi CDN come ad esempio Akamai o CloudFlare.
Uno Slow HTTP attack (o HTTP Slowloris) è un tipo di attacco informatico che sfrutta una vulnerabilità nella gestione delle connessioni HTTP da parte del server di destinazione. In pratica, l’attacco mira a tenere aperte molte connessioni HTTP con il server di destinazione, impedendogli di elaborare nuove richieste.
Nello specifico, l’attaccante invia una serie di richieste HTTP parziali al server di destinazione, ma non invia mai la richiesta completa. Questo fa sì che il server mantenga aperta la connessione e attenda il completamento della richiesta, senza però riceverlo mai. L’attaccante può quindi ripetere questo processo su molte connessioni contemporaneamente, utilizzando solo una piccola quantità di banda, ma saturando la capacità del server di elaborare altre richieste.
In altre parole, l’attacco Slow HTTP sfrutta il fatto che molti server HTTP attendono che una richiesta venga completata entro un certo intervallo di tempo (timeout). Poiché l’attaccante non completa mai la richiesta, il server continua ad attendere, impedendo la connessione di essere liberata per altri clienti.
Questo tipo di attacco può essere particolarmente efficace contro server web con connessioni a bassa larghezza di banda o capacità di elaborazione limitata, come ad esempio alcuni server web legacy o alcuni dispositivi IoT. Gli attacchi Slow HTTP possono anche essere utilizzati in combinazione con altri attacchi DDoS per aumentarne l’efficacia.
Relativamente all’Italia, il gruppo ha effettuato una serie di attacchi di Distributed Denial of Service ad obiettivi come:
Chiara Nardini
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