Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Anatomia di un Buffer Overflow. Scopriamo nel dettaglio il suo funzionamento

Redazione RHC : 29 Settembre 2022 08:00

Autore: Manuel Roccon

Prefazione: Il gruppo HackerHood è un gruppo della community di Red Hot Cyber che si è specializzato in attività tecnico specialistiche finalizzate ad incentivare la divulgazione dell’ethical hacking, la programmazione, le attività di malware Analysis e di Penetration test. HackerHood svolge inoltre attività di formazione all’interno delle scuole medie e superiori per incentivare i ragazzi alla conoscenza di questa materie e svolge attività di ricerca di vulnerabilità non documentate.

In questo articolo analizzeremo cosa sia un buffer overflow (abbreviato BOF), una vulnerabilità di lunga data che viene sfruttata per violare applicazioni e servizi.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Dipende molto dal linguaggio di sviluppo utilizzato.

Applicazioni scritte in C e C++ ne sono più affette, in quanto non hanno nativamente dei meccanismi di controllo (come type-safety o memory-safety) al contrario di Perl, Python, Java, C# e Visual Basic.

Prima di capire cosa sia, iniziamo però a illustrare velocemente l’organizzazione della memoria e dello stack.

MEMORIA:

Una volta che il programma viene compilato e poi avviato, questo viene diviso in segmenti, che consistono in  un insieme di indirizzi virtuali continui, contenente sia codice che dati all’interno della memoria.

I vari segmenti sono:

  • Il area text: contiene il codice del programma eseguito e le costanti.
  • L’area data: salva invece le variabili globali inizializzate.
  • L’area bss:contiene le variabili globali non inizializzate.
  • Lo stack: è composto da 2 parti, l’heap che esegue il mapping della memoria utilizzando l’allocazione dinamica delle variabili globali e lo stack che contiene lo stack del programma, e viene utilizzato quando si effettua una chiamata ad una funzione o per salvare le variabili locali.

STACK:

Understanding the Stack — A Precursor to exploiting Buffer Overflow | by  Vinay Kumar | Dev Genius

Lo stack contiene i parametri attuali della funzione, indirizzi di ritorno e le variabili locali, utilizzate come buffer.

Lo stack utilizza la logica LIFO (Last In First Out), l’ultimo elemento entrante sarà il primo ad uscire, come una pila di piatti, i piatti verranno aggiunti da sopra e rimossi sempre da sopra.

Lo stack viene gestito da diversi registri. I registri sono indirizzi di memoria del processore (CPU) di un computer. Sono utilizzati durante l’elaborazione dati per eseguire le istruzioni in linguaggio macchina

Il registro EIP (instruction pointer) contiene l’indirizzo ritorno, che ne determina l’esatta posizione nello stack.

L’indirizzo di ritorno è un riferimento a un’area di memoria contenuta nella parte inferiore dello stack, viene usato per spostare l’esecuzione della runtime in altre parti di memoria (es. uscita alla funzione chiamante).

Un altro importante registro che lo stack usa è ESP (stack pointer), un registro che tiene traccia della posizione di riferimento più recente dello stack, verrà incrementato o diminuito a seguito delle operazioni di pop e push.

EBP invece, chiamato anche base pointer, tiene traccia dell’inizio dello stack, anche questo cambia continuamente in quanto lo stack viene allocato e de allocato continuamente.

Altri registri come EAX, EBX, ECX, EDX, ESI, e EDI vengono usati per salvare dati temporanei.

BUFFER OVERFLOW:

Quello che succede in un overflow, è il riempimento spropositato di questo spazio di memoria (del buffer) fino a sovrascrivere l’indirizzo di ritorno (quindi buffer overflow), così che il programma non avendo più il riferimento valido alla successiva area di memoria che contenente la prossima istruzione da eseguire, va in crash oppure esegue un accesso non autorizzato a un’altra area di memoria.

Un esempio è quello di avere un buffer che può contenere 6 caratteri di dati, al carattere 7 è presente l’indirizzo di ritorno.

Immaginiamo un secondo di avere uno stack Ideale di questo tipo: 

Se inseriamo la parola “codice” non si crea nessun problema. Nell esempio sopra l’indirizzo di ritorno non verrà alterato e il programma proseguirà come previsto eseguendo l’istruzione alla posizione 170.

Se invece viene inserita la parola hacking ecco che il carattere G andrà a sovrascrivere l’indirizzo di ritorno alla posizione 7.

Il contenuto della posizione 7 non punterà a un’area valida (G) e l’esecuzione si bloccherà.

Attraverso questa anomalia un malintenzionato, avendo calcolato quantità esatta di byte che servono per sovrascrivere EIP, può modificare il flusso dell’applicazione, modificando il puntamento di ritorno alla posizione 7 e occupando gli spazi successivi con altro codice dannoso.

Il programma prenderà per valido l’indirizzo di ritorno modificato e continuerà nel eseguire le prossime istruzioni che sono state arbitrariamente iniettate.

Il processo illustrato è estremamente semplificato e non reale, ma rende l’idea del meccanismo dietro allo sfruttamento di un buffer overflow.

Nella pratica in questo esempio alla posizione 7 è necessario che il nuovo puntamento faccia riferimento a un’area di memoria contenente un istruzione (opcode) che indurrà il proseguire l’esecuzione dalla posizione 8.

In casi più complessi è necessario modificare lo stack e il contenuto dei registri, in altri casi lo spazio dello stack dopo a disposizione dopo il BU potrebbe essere insufficiente a contenere il payload ed è necessario optare per una tipologia staged di esecuzione, per eseguire il payload in un’altra area dello stack.

Nell’articolo al link di seguito si è eseguita una analisi del software Sync Breeze Enterprise.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Da AI white ad AI black il passo è breve. Nuovi strumenti per Script Kiddies bussano alle porte

I ricercatori di Okta  hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...

Linux Pwned! Privilege Escalation su SUDO in 5 secondi. HackerHood testa l’exploit CVE-2025-32463

Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...

Hackers nordcoreani a libro paga. Come le aziende hanno pagato stipendi a specialisti IT nordcoreani

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...