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Ancora Local Privilege Escalation 0day per Windows in vendita a 150.000 dollari

Raffaela Crisci : 11 Luglio 2024 14:41

Di recente è mersa una nuova vulnerabilità di tipo Local Privilege Escalation (LPE) su tutte le versioni di Windows. Conosciuta come una vulnerabilità zero-day, questa falla non è ancora stata individuata né corretta dai produttori del software, rendendo immediatamente vulnerabili milioni di dispositivi in tutto il mondo.

L’annuncio presente sul dark web, mette in vendita l’exploit per una somma di 150.000 dollari, evidenziando la gravità della minaccia e l’urgenza di una risposta da parte delle comunità di sicurezza informatica.

Dettagli vulnerabilità

L’annuncio descrive una vulnerabilità di tipo LPE, che consente a un utente malintenzionato di elevare i propri privilegi su un sistema locale, bypassando le restrizioni di sicurezza tipiche del sistema operativo. Questo tipo di exploit può essere devastante, poiché consente agli attaccanti di ottenere accesso amministrativo completo, potendo così manipolare il sistema, eseguire codice arbitrario, installare malware e rubare dati sensibili.

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Su un noto forum underground, il threat actor noto come ‘Cvsp” afferma di avere in possesso una vulnerabilità di Local Privilege Escalation (LPE) in Windows pronta alla vendita.

Immagine del post rinvenuto nel darkweb

Dettagli post:

  • Versioni Affette: Tutte le versioni di Windows sono vulnerabili, indicando una falla sistemica e non circoscritta a specifiche edizioni del sistema operativo.
  • Tasso di Successo: L’exploit vanta un impressionante tasso di successo del 98%, suggerendo che è stato testato ampiamente e verificato come altamente efficace.
  • Dettagli e PoC: I dettagli tecnici dell’exploit e un Proof of Concept (PoC) sono disponibili solo tramite messaggi privati.
  • Prezzo: Il costo dell’exploit è fissato a 150.000$, una cifra significativa che riflette l’alto valore percepito di questa vulnerabilità nel dark web.

Al momento non è possibile verificare la validità dell’exploit, senza prove, le affermazioni di Cvsp rimangono non verificate.

L’attore Cvsp è comparso nel settembre 2023, la sua reputazione è descritta come “discreta”, il che implica che non è particolarmente noto né totalmente sconosciuto, ma ha acquisito una certa credibilità all’interno della comunità. Cvsp ha messo in vendita altre vulnerabilità zero-day nei mesi scorsi, specificamente per VMware ESXi e Microsoft Outlook, ma in entrambi i casi precedenti non ha fornito prove concrete dell’esistenza e dell’efficacia delle vulnerabilità. Di conseguenza, non è possibile verificare se le affermazioni di Cvsp siano vere.

Metodi di contatto e acquisto

Cvsp può essere contattato tramite TOX, un protocollo di messaggistica crittografata e garantisce anonimato e la protezione dei dati durante lo scambio di informazioni sensibili.

L’autore dell’annuncio specifica che le transazioni saranno effettuate tramite un servizio di escrow, nello specifico tramite l’inermediario IntelBroker. Questo metodo di pagamento, comune nei contesti di alta sicurezza, garantisce che i fondi siano trattenuti da una terza parte fiduciaria fino a quando tutte le condizioni dell’accordo non sono state soddisfatte. Questo suggerisce una transazione ben orchestrata e professionale.

Conclusioni

La scoperta di questa nuova vulnerabilità zero-day in tutte le versioni di Windows sottolinea ancora una volta la costante minaccia rappresentata dagli exploit non divulgati. Le implicazioni di un exploit di tipo Local Privilege Escalation sono gravi, poiché permettono agli attaccanti di ottenere il controllo completo dei sistemi affetti, esponendo dati sensibili e compromettendo la sicurezza generale dell’infrastruttura IT. Gli utenti e gli amministratori di sistema devono assicurarsi che tutti i sistemi Windows siano aggiornati con le ultime patch di sicurezza non appena diventano disponibili. Questo riduce la superficie di attacco e protegge contro le vulnerabilità note.

La comunità di sicurezza informatica deve rimanere vigile e collaborativa per affrontare rapidamente queste minacce e proteggere gli utenti da potenziali attacchi. La divulgazione responsabile delle vulnerabilità e la collaborazione con i produttori di software sono fondamentali per mantenere sicuri i nostri sistemi informatici.

Raffaela Crisci
Membro del gruppo di Red Hot Cyber Dark Lab. Ingegnere informatico laureata con lode presso l'Università degli Studi del Sannio, con specializzazione in Cyber Security. Esperta in Cyber Threat Intelligence con esperienza in una multinazionale leader del settore. Forte disciplina e capacità organizzative sviluppate attraverso lo sport

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