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Attacco Ransomware: La Minaccia che Può Bloccare la Tua PMI

Matteo Brandi : 24 Settembre 2024 07:06

Hai mai pensato che un semplice clic potrebbe mettere in ginocchio la tua azienda? La mattina arrivi in azienda già pensando che devi pagare gli F24 che ti ha mandato il commercialista. Accendi il tuo PC (sei il primo ad arrivare) e scopri che tutti i tuoi dati sono inaccessibili perché criptati. Sullo schermo un avviso che ti illustra cosa è successo: li ha resi indisponibili e ti sta chiedendo un riscatto. Dramma. La giornata è compromessa. Forse anche tutta le settimana. Questo è un attacco Ransomware! Ma non finisce qui.

Ci sono i dati dei tuoi clienti in mano a dei criminali che potrebbero venderli (e lo faranno) sul Dark Web. Coincidenza ti chiama il tuo avvocato perchè dovevi mandargli dei dati per quella cosa…

“Ma te li hanno rubati?” ti chiede lui. Rispondi che credi di si.


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    “Allora probabilmente devi fare la notifica al Garante e potrebbe esserci una sanzione, preparati”. 

    Le PMI vengono viste come bersagli facili: con meno risorse per la sicurezza informatica ma con dati preziosi che possono essere sfruttati.

    Non ci credi? Un piccolo report qui.

    I criminali spesso lasciano aperto un canale di trattativa ma…spoiler: pagare la non è la soluzione.

    Le buone notizie: il gruppo HackerHood di Red Hot Cyber, ha questo programma di aiuto per le attività colpite, il No Pay Ransomware. Per i dettagli clicca QUI.

    Come Funziona un Attacco Ransomware

    Un attacco ransomware può iniziare in diversi modi. Spesso, tutto parte da un’email ingannevole che sembra provenire da un fornitore o da un collega. L’email contiene un allegato o un link che, una volta cliccato, scarica il malware. Oppure da un software scaricato da internet che si pensava fosse legittimo. Altri attacchi sfruttano vulnerabilità nei software aziendali o nei sistemi operativi non aggiornati.

    Il malware si installa silenziosamente e una volta attivato, sfruttando le funzioni crittografiche del sistema operativo, cripta tutti i file del tuo PC.

    Poi manda la chiave di decodifica creata ai criminali via internet. Finto qui? Non solo cripta i file nel tuo PC, ma anche nelle altre sezioni delle rate a cui quel PC ha accesso (NAS per esempio). 

    Se vuoi conoscere meglio questo mondo, qui un articolo molto approfondito di Massimiliano Brolli (clicca QUI per leggerlo).

    Perché le PMI Sono un Obiettivo Facile per i Cybercriminali

    “Perché dovrebbero colpire proprio la mia azienda e non una grande multinazionale?” Ecco la dura verità: le PMI sono bersagli più facili e accessibili. Spesso, non hanno le risorse per un’adeguata sicurezza informatica e i loro dipendenti non sono sufficientemente formati sui rischi del cybercrimine.

    Gli attacchi ransomware possono sembrare eventi rari e isolati, ma la realtà è molto diversa. Secondo uno studio del primo trimestre del 2024 condotto da Ransomfeed (il report lo trovi QUI ) , solo nei primi 3 mesi dell’anno ci sono stati 39 casi nel nostro paese con un trend di crescita mondiale del 34% rispetto al 2022.

     Le Conseguenze di un Attacco Ransomware per le PMI

    I danni di un attacco ransomware possono essere devastanti:

    1. perdita di produttività
    2. perdita di fiducia dei clienti
    3. possibili sanzioni

    In soldoni? Fatti due conti.

    Come Proteggere la Tua PMI dal Ransomware

    Scommetto che vuoi sapere quali azioni concrete puoi intraprendere per proteggere la tua azienda da un attacco ransomware. Vediamole nel dettaglio:

    1. Backup Regolari sconnessi dalla rete o comunque immutabili: Il primo passo è assicurarsi di avere backup regolari dei dati aziendali. Questi backup devono essere conservati offline o su cloud resi sicuri con la tecnica della versione immutabile. Devono essere testati periodicamente per verificare che possano essere ripristinati rapidamente.
    1. Aggiornamenti Software: Spesso, gli attacchi ransomware sfruttano falle nei software non aggiornati. Assicurati di mantenere tutti i programmi e i sistemi operativi aggiornati con le ultime patch di sicurezza.
    2. Formazione del Personale: Il 90% degli attacchi ransomware inizia con un errore umano. Formare i tuoi dipendenti sui rischi legati alle email sospette, agli allegati e ai link può fare la differenza.
    3. Firewall e Antivirus: Utilizzare firewall, software antivirus e soluzioni di sicurezza avanzate è essenziale per bloccare eventuali tentativi di attacco prima che possano causare danni. Un Antivirus può bloccare un file dannoso mentre il Firewall può bloccare la comunicazione del ransomware con l’esterno. 

    Perchè pagare non è una opzione

    Semplicemente perchè non ti puoi fidare. Ecco cosa potrebbe succedere dopo un attacco ransomware:

    1. paghi il riscatto
    2. ti inviano un file che dicono contenere il codice per riavere i dati
    3. ti dicono che perchè funzioni, devi disabilitare l’antivirus
    4. lo scarichi, lo apri e…
    5. non succede niente

    Pare che non sia successo niente: non solo non hai sbloccato i dati, ma adesso nel tuo PC c’è un software di accesso remoto. Possono accedere quando vogliono e magari rubarti non solo altri dati, ma anche le password dei servizi che usi.

    Pensaci.

    Matteo Brandi
    Imprenditore Digitale, Cyber Security Enthusiast. Certificato TCM Security Pratical Network Penetration Tester e CompTIA Security+. Con la sua attività aiuta Aziende e PMI del nostro paese a difendersi dalle minacce informatiche. Membro del Gruppo Hackerhood di Red Hot Cyber.

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