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Autore: Michele Pinassi

Chaos Computer Club rileva 6,4 milioni di record in oltre 50 data leaks.

Autore: Michele PinassiData Pubblicazione: 23/02/2021 “Nelle ultime settimane, i ricercatori sulla sicurezza del Chaos Computer Club (CCC) hanno segnalato più di cinquanta data leaks” inizia il post pubblicato sul sito web del prestigioso club di hacker tedesco “Sono state colpite istituzioni statali e società di diverse aree di attività […] Complessivamente, i ricercatori hanno avuto accesso a oltre 6,4 milioni di record personali. Sono stati colpiti clienti, passeggeri, richiedenti, pazienti, assicurati e utenti dei social network. Anche i terabyte di dati dei log e codice sorgente trovati impallidivano rispetto alla quantità di dati personali.“ L’articolo, in tedesco (tradotto dal sottoscritto grazie all’aiuto

Perché Google deve sapere che iscrivo mio figlio alla scuola pubblica?

Autore: Michele Pinassi Data Pubblicazione: 27/01/2021 Sul portale delle Iscrizioni OnLine del Ministero dell’Istruzione sono installati dei tracker di Google. E la risposta alla richiesta di spiegazioni non è stata particolarmente convincente, motivandone la presenza per non meglio precisati “motivi di sicurezza”. Tutto inizia da una esigenza burocratica improrogabile, da espletare necessariamente online su un portale ministeriale dedicato allo scopo: l’iscrizione del figlio a scuola. Da buon curioso quale sono, mi ha insospettito la segnalazione di voto “C+” del privacy inspector di DuckDuckGo sulla presenza di tre trackers nella pagina: googletagmanager.com Analyticsgoogleads.g.doubleclick.net Advertisingstatic.doubleclick.net Advertising Ma perché Google, una azienda privata dalle spesso

I dati della ULSS6 sono ancora oggi raggiungibili dalla rete Onion. Ecco come funziona.

Autore: Michele Pinassi Data Pubblicazione: 23/01/2022 Il provvedimento di sequestro che la Procura di Padova ha svolto nei confronti del dominio uzbeko, tecnicamente parlando è pressoché inutile e non risolve l’enorme problema di lesione dei diritti e delle libertà degli interessati coinvolti nella violazione. La vicenda che ha investito la ULSS 6 Euganea, con la pubblicazione in rete di migliaia di file contenenti informazioni personali e riservate sull’azienda sanitaria veneta e molti suoi pazienti, ha ovviamente fatto i suoi passi anche sul piano giudiziario. È notizia recente che la Procura di Padova ha disposto il “sequestro” del sito web che la gang

La PA e la cybersecurity del “lavoro agile”

Autore: Michele Pinassi Data Pubblicazione: 07/12/2021 Pubblicate le nuove linee guida in materia di lavoro “agile” nella PA italiana, a cura del Ministero della Pubblica Amministrazione. Senza scendere in considerazioni politiche, per le quali credo sia sufficienti le dichiarazioni del Min. Brunetta, le linee guida scendono anche nei dettagli tecnici relativi alle dotazioni tecnologiche dei dipendenti “agili”. Le linee guida sono scaricabili a questa URL: www.funzionepubblica.gov.it/sites/funzionepubblica.gov.it/files/lineeguidalavoroagile.pdf Parere del tutto personale, era meglio se si fossero astenuti su questi aspetti. Quantomeno, considerando che parliamo di un documento ministeriale, probabilmente sarebbe stato opportuno farle preventivamente valutare da un esperto ICT. La “PARTE SECONDA –

Il lungo autunno cyber della PA italiana

Autore: Michele Pinassi Data Pubblicazione: 9/11/2021 “L’inefficienza della Pubblica Amministrazione contraddice l’essenza stessa della democrazia perché da essa trae alimento e forza una minoranza, mai la maggioranza e, tanto meno, la parte più debole dei cittadini.”. (Cit. Giuseppe Alvaro) A fronte di innumerevoli annunci, la situazione generale della PA italiana in tema di sicurezza informatica non sembra essere migliorato poi molto. Il problema è politico e il caldo autunno, non tanto per le temperature quanto per il numero e l’impatto degli attacchi informatici, non lascia presagire niente di buono per il futuro. La questione non è più (da qualche tempo) solo esclusivamente

…e se spuntasse fuori il green pass di Adolf Hitler?

Autore: Michele Pinassi Data Pubblicazione: 27/10/2021 Un utente ha pubblicato in Rete un QRCode “green pass” rilasciato a Adolf Hitler, nato il 1 gennaio 1900. Si tratta, evidentemente, di un certificato fasullo, ma che risulta perfettamente regolare dalle verifiche attraverso le applicazioni preposte. Un precedente preoccupante che, se confermato, rischia di scatenare un bel problema… “L’assurdo è la lucida ragione che constata i suoi limiti.”Albert Camus Sappiamo che il meccanismo di verifica dei certificati DGC “green pass” funziona attraverso un sistema di firma digitale a chiave pubblica/privata che garantisce la validità dei dati contenuti nel QRcode. Le specifiche dei DGC sono pubbliche

Facebook down, e questo dovrebbe preoccuparci tutti.

Il lungo down dei servizi di Facebook, WhatsApp e Instagram, con tutte le conseguenze economiche e sociali del caso, deve farci interrogare sullo strapotere che queste piattaforme hanno sulla nostra quotidianità. Per reagire e non farsi più cogliere impreparati, puntiamo sulle alternative libere. Autore: Michele Pinassi Data Pubblicazione: 8/10/2021 Periodo complicato per la Rete, tra attacchi, leaks eccellenti e blackout come quello accaduto nel pomeriggio (UTC) di lunedì 4 ottobre 2021: Facebook, Whatsapp e Instagram sono rimasti indisponibili per oltre 6 ore, con tutte le conseguenze del caso. E non era neppure la prima volta. Le descrizioni tecniche dell’incidente sono state ampiamente

Fortinet VPN: 1000 realtà italiane ancora a rischio?

Autore: Michele Pinassi Data Pubblicazione: 12/09/2021 Le VPN di Fortinet non patchate mettono a serio rischio oltre 900 realtà italiane, dopo la diffusione di oltre 500.000 credenziali da parte del gruppo ransomware Groove La notizia che un attore ha pubblicato un lungo elenco di oltre 500.000 account prelevati da 12.856 VPN Fortinet compromesse su RAMP, un forum di hacking russo sul darkweb, ha fatto tornare prepotentemente alla ribalta lo spettro di quando, un anno fa, l’enorme impatto dei 4 CVEs relativi alle VPN Fortinet fece passare notti insonni ad amministratori di sistema di mezzo mondo. CVE-2018-13379: Pre-auth arbitrary file reading CVE-2018-13380: Pre-auth

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