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Categoria: Diritti

Digital Crime: La violazione della corrispondenza informatica

Art. 616 c.p. :< Chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza chiusa, a lui non diretta, ovvero sottrae o distrae, al fine di prenderne o di farne da altri prender cognizione, una corrispondenza chiusa o aperta, a lui non diretta, ovvero, in tutto o in parte, la distrugge o sopprime, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di legge, con la reclusione fino a un anno o con la multa da euro 30 a euro 516. Se il colpevole, senza giusta causa, rivela, in tutto o in parte, il contenuto della corrispondenza, è punito, se

Microsoft torna sui suoi passi su Windows Recall. Occorrerà richiederlo esplicitamente

Microsoft ha annunciato che non obbligherà tutti gli utenti ad abilitare la controversa funzionalità Recall, basata sull’intelligenza artificiale. L’attivazione della nuova tecnologia verrà ora effettuata esclusivamente su richiesta dell’utente. La funzione Recall, attualmente in fase di test di pre-produzione per Copilot+ PC, acquisisce screenshot dello schermo ogni cinque secondi e li analizza per evidenziare le informazioni rilevanti. Il lancio ufficiale della funzionalità era originariamente previsto per il 18 giugno 2024. Concepito come una memoria fotografica simile all’intelligenza artificiale, Recall ha attirato critiche immediate da parte della comunità della sicurezza e della privacy. Gli esperti hanno condannato l’azienda per le misure di sicurezza insufficienti che

Google Offre un Risarcimento Milionario per Evitare il Processo sul Monopolio Pubblicitario

Nel tentativo di evitare un processo sulla sua monopolizzazione della pubblicità online, Google ha preso quella che ritiene sia la decisione logica. Emettere un assegno al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per risolvere le richieste di risarcimento danni. Secondo un documento giudiziario depositato la scorsa settimana in Virginia, Google ha offerto al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti un importo non specificato. Questo risarcimento è volto a coprire “l’intero danno monetario richiesto dal Dipartimento di Giustizia”. In tal modo, Google ha affermato di aver risolto il problema con le richieste di risarcimento danni del Dipartimento di Giustizia. Ha eliminato il motivo per richiedere un processo

Europa Digitale: Un Piano Ambizioso, ma servirà il giusto Mix di Regole e Innovazione

Europa Digitale: Il nuovo quadro normativo è sufficiente per il successo? Molti si stanno facendo questa domanda. L’evolversi delle tecnologie ha sicuramente dato la possibilità a tutti, o alla maggioranza, di poterne fare uso a costi sempre più ridotti, digitalizzando i propri processi lavorativi con l’introduzione di soluzioni che ne efficientano la produttività. Questa evoluzione ha però portato ad un innalzamento dei rischi legati alla sicurezza delle proprie informazioni, alla privacy dei propri dati, all’etica del lavoro ecc. e nessun settore ne è esente: chi in grande e chi in minima parte, ma siamo tutti coinvolti. L’Europa non è stata con le

Samsung chiede ai centri di riparazione indipendenti l’accesso alle informazioni personali dei clienti

Samsung richiede alle officine di riparazione indipendenti di fornire le informazioni personali dei clienti in cambio della possibilità di acquistare parti di riparazione. Il contratto, ottenuto da 404 Media, stabilisce che i centri di riparazione sono tenuti a fornire a Samsung nomi, informazioni di contatto, ID del dispositivo e informazioni sui reclami dei clienti. Il contratto impone inoltre alle officine di riparazione di “smontare immediatamente” tutti i dispositivi che sono stati precedentemente riparati utilizzando parti di terze parti e di informare Samsung di tale utilizzo. Questa situazione provoca un’ondata di indignazione tra gli esperti e le organizzazioni pubbliche. Il contratto prevede che le officine di riparazione

Digital Crime: Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche

Articolo Art. 617-sexies c.p.: <<Chiunque al fine di procurare a sè o ad altri un vantaggio o di arrecare ad altri un danno, forma falsamente ovvero altera o sopprime, in tutto o in parte, il contenuto anche occasionalmente intercettato, di taluna delle comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, è punito, qualora ne faccia uso o lasci che altri ne faccia uso, con la reclusione da uno a quattro anni.             La pena è della reclusione da uno a cinque anni nei casi previsti dal quarto comma dell’articolo 617-quater.>> Il contenuto della norma          L’art 617-sexies

Lo stalking passa attraverso il tracciamento dei veicoli: un’ombra digitale sulla sicurezza domestica

In tutta l’America, le vittime di stalking e violenza domestica si trovano sempre più spesso ad affrontare il problema del tracciamento dei veicoli. Sorge a causa di politiche di sicurezza vaghe, responsabilità aziendali incerte e modelli comportamentali rischiosi nel mondo digitale, che sono già diventati la norma nelle relazioni umane. Le auto moderne sono dotate di molte funzionalità intelligenti simili a quelle presenti nei semplici smartphone. Wi-Fi, ricarica wireless, numerose fotocamere, avvio remoto e persino diagnostica in tempo reale. In questo mucchio di funzioni intelligenti è particolarmente degna di nota la funzione di localizzazione che, sebbene progettata per rispondere, ad esempio, al furto d’auto,

Digital Crime: Intercettazione, impedimento o interruzione  illecita di comunicazioni informatiche o telematiche

Art.617-quater c.p. : Chiunque fraudolentemente intercetta comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, ovvero le impedisce o le interrompe, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.Salvo che il fatto costituisca più grave reato la stessa pena si applica a chiunque rivela , mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, in tutto o in parte, il contenuto delle comunicazioni di cui al primo comma.I delitti di cui ai commi primo e secondo sono punibili a querela della persona offesa.Tuttavia si procede di ufficio e la pena è della reclusione da uno a cinque

Protezione Online per Bambini: Nuovo Piano Regolatorio nel Regno Unito

Le autorità britanniche hanno presentato un piano innovativo per la protezione dei bambini online, come riportato dall’Online Safety Act, approvato nel mese di ottobre. Questo piano prevede una serie di misure pratiche volte a garantire una maggiore sicurezza per i giovani utenti mentre navigano sul web. Tra le proposte più significative, vi è l’obbligo per i social network più diffusi, tra cui Facebook, Instagram e TikTok, di adattare i propri algoritmi per limitare o ridimensionare la diffusione di contenuti dannosi. Questo include contenuti relativi al suicidio, all’autolesionismo e alla pornografia, che potrebbero essere nocivi per i bambini. Secondo il regolatore Ofcom, le

Digital Crime: la detenzione e diffusione abusiva dei codici di accesso ai sistemi informatici

Art.615-quater c.p. : Chiunque al fine di procurare a sé o ad altri un profitto o di arrecare ad altri un danno, abusivamente si procura, riproduce, diffonde, comunica o consegna codici , parole chiave o altri mezzi idonei all’accesso ad un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ,o comunque fornisce indicazioni o istruzioni idonee al predetto scopo, è punito con la reclusione sino ad un anno e con la multa sino a euro 5.164. La pena è della reclusione da uno a due anni e della multa da euro 5.164 a euro 10.329 se ricorre taluna delle circostanze di

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